Legge di polizia: articoli poco trasparenti

0
490

Le votazioni sono imminenti, qualcuno avrà già apportato le proprie risposte, ma altri magari non sono ancora decisi, e quindi vorrei mettere a disposizione di questi ultimi la mia opinione di cittadina e politica in erba. Mi manca ancora esperienza, ma nel mio piccolo cerco di fare quello che ritengo giusto per il bene comune. Fra questi obbiettivi vi è anche il desiderio di formulare leggi chiare ed essenziali e, dove possibile, di ridurre la burocrazia.

Valutando in quest’ottica la Legge di Polizia su cui il popolo dovrà esprimersi, purtroppo non posso riscontrare la giusta semplicità che ci si prefigge nel messaggio.

Naturalmente è condivisa l’esigenza di fornire all’esecutivo strumenti adeguati per lo svolgimento dei propri compiti, ma il testo, così come sottoposto, non soddisfa a mio parere questo requisito, diversi sono gli articoli poco trasparenti che potrebbero generare confusione, non da ultimo anche all’organo di Polizia stesso.

Ad una lettura veloce la proposta potrebbe sembrare sensata e essenziale, ma ad una valutazione più profonda presenta alcuni contenuti critici di cui faccio esempio:

Art. 8. “Qualsiasi utilizzo del suolo pubblico (…) per riunioni, dimostrazioni, esibizioni o rappresentazioni pubblicitarie necessita l’autorizzazione” La definizione di riunioni, dimostrazioni, esibizioni e rappresentazioni pubblicitarie non è chiara. Se per definizione una riunione è semplicemente il riunirsi di più persone in uno stesso luogo, significa che tutto ciò che contempla quest’azione necessita di un’autorizzazione? Il ritrovarsi per esempio di una società sportiva sulle rive del lago? L’attraversamento del corteo funebre della Piazza?

Art. 12 “È proibito recare disturbo (…)”. Com’è definito il limite entro cui si reca o non si reca disturbo?

Art. 13. “Divieto di consumare bevande alcoliche e di fumo nella zona definita “zona salute, come per esempio gli edifici scolastici (…)” Non sono menzionate le droghe leggere quali tabacco da naso e tabacco da masticare. Chi ha il potere di proclamare una zona “zona salute”? Un datore di lavoro? Un padrone di casa?

Art. 14. “Sono proibite le emissioni inquinanti aventi effetti eccessivi.” Definizione soggettiva e quindi non chiara del termine “eccessivo”.

15.5 “È proibita la produzione immotivata di rumori molesti nelle vicinanze dei cimiteri, dell’ospedale (…)” Detto in questo modo, sembra che si possano produrre rumori molesti (definire molesti) in modo immotivato (definire immotivato) in tutti gli altri luoghi.

Art. 30. “Su tutto il territorio comunale è vietato l’uso di sostanze che (…) possono costituire pericolo per l’ambiente o per l’uomo” definizione imprecisata che potrebbe comprendere una vasta gamma di prodotti di uso comune.

Sicuramente qualcuno mi accuserà di peccare di pignoleria, e che per applicare correttamente questa legge così come proposta basterà il buon senso, ma perché dare gli strumenti per disturbare il quieto vivere di tutti a chi di buon senso è sprovvisto e potrebbe abusare di questo testo?

Tra l’altro la legge risulta anche inutilmente dilungata in quanto ripetitiva di articoli già contemplati in esistenti leggi Comunali o superiori. Questo potrebbe causare un evidente dispendio burocratico qualora, alla modifica di una delle sopracitate leggi, sarebbe auspicabile aggiornare e rivotare il presente testo.

Inoltre spero non vi sarà difficile condividere la mia opinione se valutiamo anche:

  • la complessità che è stata scelta per esempio per formulare in quali orari è lecito fare cosa, creando inutili categorie, differenziando in ora legale e ora solare, in tipo di rumore, in lavoro agricolo e privato ecc.;
  • la poca chiarezza e coerenza nel capire, a chi, in quale forma e in quali tempi deve essere richiesta un’autorizzazione per le numerose, troppe, eccezioni previste;
  • la strategia di non voler sottoporre ai cittadini, nemmeno per informazioni, l’ammontare delle multe previste.

Per questi motivi ritengo la proposta in oggetto non sufficientemente matura, e ne auspico la rielaborazione, invito quindi le mie compaesane e i miei compaesani a voler respingere la Legge di Polizia.


Veronica Battilana