È iniziata davvero bene la rassegna “I monologanti” in Casa Besta. Con una scelta audace, Begoña Feijoo Fariña ha deciso di lanciare il programma di spettacoli che si protrarrà fino ad aprile 2019 con un pezzo in lingua calabrese. Malgrado le difficoltà di ordine linguistico, il pubblico è rimasto incantato di fronte alla bravura di Carlo Gallo, istrionico interprete e autore del pezzo nato da una accurata ricerca sulla Calabria e la sua memoria. E così in soli 45 minuti di intenso spettacolo l’urlo di gioia “bollari”, utilizzato dai pescatori nel momento in cui avvistavano i banchi di tonni, è diventato quasi familiare.
Le poche frasi in italiano, saggiamente distribuite nella recita a scadenze regolari quasi fossero delle boe, unite a una recitazione di forte impatto basata su una gestualità raffinata e sulla straordinaria musicalità della lingua utilizzata, hanno ricostruito un suggestivo ritratto di quella che è stata la cruda realtà dei pescatori dello Jonio a cavallo del periodo storico tra l’avvento del fascismo e lo scoppio del secondo conflitto mondiale.
Inutile dire che è già attesa in vista del prossimo appuntamento fissato per il 10 novembre con “Cunti di casa”, allorché ad esibirsi sarà Egidia Bruno.
Selena Raselli
Meraviglioso.
Carpe diem Nando Nussio