Verso un operatore culturale regionale in Valposchiavo?

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    Uno scatto dalla Festa danzante, un esempio di evento culturale

    Mercoledì 13 febbraio al Ristorante Motrice, il direttore di Valposchiavo Turismo, Kaspar Howald, ha invitato tutti i promotori culturali e amici della cultura in Valposchiavo, per un incontro ormai annuale.
    Quasi una ventina di persone hanno risposto all’invito, e sedute attorno ad un tavolo, hanno potuto presentare, ognuno nel proprio settore, le numerose proposte culturali in cantiere per l’anno in corso. Davvero tanta roba: avessimo messo un fiore sul tavolo per ogni evento, si sarebbe accesa la primavera!
    Un bel segno di vivacità per la nostra regione, sempre un po’ ai margini di grandi eventi, ma mai rassegnata, anzi, piena di iniziative originali, magari di nicchia, ma importanti e irrinunciabili.
    Purtroppo, le difficoltà per tutti sono sempre le stesse: coordinare le date degli eventi, trovare la giusta ubicazione, raggiungere i sostegni finanziari.

    C’era dunque una certa aspettativa sulla tematica della serata, e cioè l’informazione sulla realizzazione di un profilo regionale della cultura in Valposchiavo, progetto coordinato dall’Ufficio Cantonale per la Ricerca sulla Cultura.
    Kaspar Howald ha provato a semplificare, spiegandolo, tutto l’iter in corso. A dire il vero, malgrado la chiarezza dell’esposto, chi vi scrive, ha pensato alle scatole cinesi, ma proviamo a riassumere.

    Il Consiglio di Fondazione della Ricerca sulla Cultura Grigione ha deciso di finanziare l’elaborazione di un dossier, pronto per marzo 2019, che servirà poi da base per elaborare un Profilo regionale della cultura in Valposchiavo.

    E che cosa è un “profilo regionale della cultura”?
    Risposta: un’analisi del potenziale per la promozione culturale regionale, il cui fine ultimo sarebbe ottenere un operatore culturale regionale.

     

    Oh ecco, l’ultima matrioska è uscita alla luce. Chi mi legge e ancora non ha desistito, può tirare il fiato. Obiettivo dunque: operatore culturale regionale!

    Un iter lungo e complicato, forse più difficile da spiegare che da realizzare, che vede come fine ultimo la realizzazione di un Centro di competenza culturale valligiano, rappresentato dall’operatore culturale, con i seguenti compiti:

    • coordinamento degli eventi
    • sviluppo di sinergie (non manca mai questo termine in un progetto!)
    • consulenza per organizzazione di eventi maggiori
    • aiuto nella ricerca fondi e sponsor

    Da tanto tempo si parla in valle della necessità, oltre di un centro culturale, anche di un operatore culturale. Secondo Howald, prendere a bordo del progetto il Cantone, è forse l’unica strada per sperare in una buona riuscita. E’ proprio seguendo questo iter che le regioni della Via Mala e Schanfigg sono riuscite ad ottenere un operatore culturale!

    Così, in attesa che la grande matrioska abbia partorito tutte le sue bamboline, auguriamo a chi si impegna per la cultura in valle che continui a farlo con entusiasmo e dedizione, dimostrando che i contenuti per dare lavoro ad un operatore culturale (e aggiungiamo noi per animare un centro culturale) ci sono.


    Serena Bonetti