Esami d’ammissione: “Al ta par da murì”

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Mesi fa gli allievi delle seconde e delle terze secondarie, affiancati dai rispettivi genitori e insegnanti, hanno fatto una scelta molto importante per il loro futuro; ovvero se sostenere oppure no gli esami d’ammisione grigionesi, in programma il prossimo 12 marzo, per poter accedere alla prima liceo.

Manca meno di un mese, e i ben 10 scolari (quest’anno tutti di seconda) che hanno deciso di affrontare queste verifiche stanno perfezionando e ripassando gli ultimi temi.
Gli esami vengono affrontati nell’arco di una giornata, e comprendono le conoscenze che vengono apprese dalla prima elementare fino alla metà della seconda superiore, nelle lezioni di matematica, geometria, inglese ed italiano.

Anche se detto così sembra esagerato, essi non rappresentano un grandissimo problema per l’alunno. Infatti, la scuola ha da sempre preparato davvero bene gli allievi; da quest’anno l’organizzazione è ancora maggiore in quanto gli scolari, grazie al Piano di studio 21, hanno avuto la possibilità, ad inizio anno, di essere partecipi ad una lezione extra di matematica, italiano ed inglese alla settimana, dove principalmente ci si concentra sulle tematiche richieste negli esami.

Il risultato dell’esame influenzerà poi le scelte dello studente. Con la media del 4 si ha la possibilità di continuare gli studi nella 1a classe della scuola media specializzata (SS) o alla scuola media commerciale (SC); con la media del 4.5 si ha invece l‘accesso alla 3a classe del liceo.

Abbiamo fatto alcune domande a due ragazze, Emma e Flavia, che hanno affrontato con successo gli esami l‘anno scorso.

Come avete vissuto il giorno dell’esame?
F: Ero sicuramente molto agitata, soprattutto perché, a differenza dei nostri risultati scolastici che vengono definiti nell‘arco di un intero semestre, gli esami d‘ammissione si svolgono durante una sola giornata, per cui non c‘è nessuna nota che si può migliorare il giorno successivo studiando un po‘ di più; quello che in poschiavino si dice “tirà sü la nota”.

E: “Al ta par tipu da murì”. Non so se si possa morire per l’agitazione, ma se così fosse penso che sarei morta.

Se doveste tornare indietro di un anno, li rifareste?
F: Sì, anche se c‘è tanto da studiare ne vale la pena.

E: Sì, perché oltretutto rappresentano anche una bella sfida.

Vorreste dare un vostro consiglio a chi deve affrontare gli esami quest‘anno o li vorrebbe sostenere in futuro?
F: Anche se è vero che studiare è importante, ciò che aiuta maggiormente è provare.
Perché quando per la prima volta in classe, durante la prova di uno degli esami degli anni precedenti, ci si ritrova davanti quattordici pagine, può essere un po‘ uno shock.
Perciò vi consiglio di visitare il sito ufficiale, dove ci sono gli esami degli ultimi quattro anni e le rispettive soluzioni.

E: Io consiglierei di farli in seconda perché, essendoci solitamente più persone in classe che li affrontano, la preparazione in aula è maggiore, mentre in terza bisogna studiare più autonomamente. Oltretutto, facendoli un anno prima, si ha anche la nota di passaggio.
Questa nota, che consiste nella media di sei delle note della prima pagella e ha valore tanto quanto fosse un quinto esame, dovrebbe essere maggiore del cinque, ma normalmente non rappresenta un problema.

Qual è stata la parte peggiore?
E: Sicuramente il dover aspettare i risultati che sono arrivati dopo un mese, per posta; anche aprire la busta che li conteneva è stata una bella sfida, ma visti i risultati positivi, alla fine è stato soddisfacente.

Ogni esame ha un tempo limitato: per matematica e geometria si ha un’ora di tempo e altrettanto per l’inglese, che però ha 15 minuti extra riservati ad un ascolto, mentre italiano, il più lungo, dura 90 minuti. Cosa ne pensi della tempistica?
F: Inizialmente non si sa da che parte iniziare, e, sopratutto la prima volta, nel tempo prefissato non si riesce a completare nemmeno mezzo esame; i primi risultati fanno un po‘ paura ma pian piano, provando, ci si sta alla perfezione; alcune volte il tempo è anche più del dovuto, ma è meglio, così si possono dare varie riletture.


Fabia Lardi

14 anni, è iscritta alla seconda secondaria di Poschiavo. Dal 18 al 22 febbraio ha frequentato uno stage presso la nostra redazione