Siccità indebolisce foreste e favorisce bostrico

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I lunghi periodi di clima caldo e secco mettono sotto pressione gli alberi delle foreste. L’attuale situazione in Svizzera non è ancora a livelli allarmanti, ma preoccupa l’avanzata del bostrico.

“Al momento nell’insieme dell’Altopiano e del Giura la siccità non è drammatica”, ha sottolineato Reinhard Lässig, dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), con sede a Birmensdorf (ZH), interpellato dall’agenzia Keystone-ATS. Al contrario dell’anno scorso, il livello delle falde è più elevato e i boschi riescono ancora ad attingere all’acqua.

Stando al WSL, le regioni più colpite da morie di alberi sono quelle con meno precipitazioni, come il Vallese e Basilea, ma anche la zona di Porrentruy (JU), così come la parte nord dei cantoni di Zurigo, Sciaffusa, San Gallo e Turgovia, e una minima parte dei Grigioni.

La situazione in Vallese e a Basilea si è aggravata nell’ultimo anno, ha precisato Lässig. “Dobbiamo abituarci all’idea che i pini silvestri del Vallese scompariranno a causa del caldo”, ha rilevato, assicurando che comunque la foresta non scomparirà.

A preoccupare è anche l’avanzata del bostrico tipografo, che colpisce l’abete rosso, e di un altro coleottero che infesta gli abeti bianchi indeboliti dalla siccità del 2018. Una combinazione di anni caldi e secchi e di tempeste ha favorito questi insetti.

A differenza della Germania, in Svizzera non si può intervenire trattando gli alberi con prodotti chimici. I forestali procedono piuttosto tagliando le piante malate o morte a causa della siccità. Particolarmente allarmante è la situazione dell’Hardwald a Muttenz (BL), chiuso al pubblico per il pericolo di caduta di alberi.


Ats