All’interno del Deposito della Ferrovia Retica di Poschiavo, uno spazio incredibile e dal carattere unico, è andato in scena lo spettacolo di danza contemporanea Walls degli ideatori e coreografi Marco Cantalupo e Katarzyna Gdaniec, fondatori nel 1992 della Compagnia Linga di Pully (Losanna).
Un intenso gioco di luci e ombre, come anche la variegata colonna sonora, ha contribuito a rendere unici e affascinati i movimenti dei sette ballerini che, di fronte ad una tribuna strapiena, hanno dato forma e movimento a delle semplici quanto importanti lastre di cartongesso.
Passi lenti, passi veloci, corse, volteggi, salti in aria, movimenti apparentemente casuali e disordinati, ma allo stesso tempo profondamente studiati, hanno trattenuto, per un’ora, lo sguardo incantato del pubblico entusiasta, arrivato anche da fuori valle. L’agilità e la leggerezza nei movimenti dei sette protagonisti, quasi la gravità non esistesse, hanno dato forma, insieme al continuo spostamento dei pannelli in cartongesso, al tema dello spattacolo Walls (muri/pareti/divisioni).
Un argomento molto vicino al nostro vivere, in quanto società quotidianamente confrontata con la costruzione e demolizione di muri, barriere, pareti e vie definite, siano queste politiche, culturali, identitarie o di veri e propri mattoni. L’evidente multiculturalità dei danzatori ha rafforzato di gran lunga la tematica portata in scena, dimostrando a passo di danza che qualsiasi muro o parete ci si trova davanti si può spostare, modificare o, se necessario, rompere.
A volte il solo rumore dei passi a piedi nudi sulla pedana e il volteggiare leggero dei pannelli in aria sono bastati a scandire il ritmo e la successione dei movimenti sul palco, confondendo i corpi dei ballerini nella materia.
Grazie al grande impegno dell’associazione riverbero, dei volontari e di tutti coloro che sono stati coinvolti nel organizzazione di questo evento è stato nuovamente possibile aggiungere novità e qualità alla offerta che il palcoscenico culturale poschiavino propone. L’arte contemporanea, in questo caso sotto forma di danza, ha portato in valle un premio svizzero alla cultura, abbattendo quella parete divisoria che troppo spesso si pensa esista tra periferia e città. Un lungo applauso da parte del pubblico ha reso omaggio ai protagonisti della serata.
Adriana Zanoli