È necessario sfruttare il potenziale economico delle regioni di montagna. Lo sostiene il Consiglio federale, che ha deciso oggi di rafforzare in modo mirato il suo sostegno a favore dello sviluppo economico per queste aree nel periodo 2020-2023.
Nel quadriennio in questione, la Nuova politica regionale (NPR) della Confederazione prevede misure-pilota per le regioni di montagna volte a far fronte alle imminenti sfide e fornire nuovi impulsi di sviluppo economico in queste zone, indica un comunicato odierno del governo.
Queste misure, dal costo di circa 20 milioni di franchi attualmente sottoposte a un processo di consultazione, potranno essere attuate dal 2020 nel quadro giuridico e contabile della NPR, aggiunge il Consiglio federale. Ora spetterà ai Cantoni decidere quali sono le misure che rispondono meglio alle esigenze delle rispettive regioni di montagna.
In base agli insegnamenti tratti in questo periodo, a partire dal 2024 vi sarà un’eventuale adeguamento della politica regionale per sostenere le regioni di montagna in maniera più efficiente.
Un postulato del consigliere nazionale Heinz Brand (UDC/GR), depositato nel 2015 e approvato dalla Camera del popolo nel 2017, incarica il Consiglio federale di presentare un rapporto e indicare misure concrete in merito all’evoluzione economica dell’Arco alpino. Il governo e il parlamento “sono consapevoli della
particolare importanza che le regioni di montagna hanno per la Svizzera”, si legge nel comunicato. Il rapporto redatto in questo ambito serve ora da base per l’elaborazione delle misure-pilota, tra cui strumenti per la promozione economica o in materia di politica turistica, agricola ed energetica.
Per sviluppare questi strumenti è stato costituito un gruppo di lavoro composto da rappresentanti degli ambienti politici, scientifici ed economici.
Ats