Si è appena conclusa la conferenza stampa dell’Ufficio federale della sanità pubblica a Berna, che ha confermato il primo caso di contagio da Coronavirus in Svizzera. A questa conferenza è seguita, come era previsto, una conferenza stampa da Bellinzona, indetta dal Dipartimento della sanità del Canton Ticino e presieduta dal consigliere di Stato Raffaele De Rosa.
Da quanto comunicato il primo contagiato è un settantenne residente in Ticino, ricoverato in isolamento presso una clinica ticinese, che alcuni giorni dopo essersi recato presso una manifestazione a Milano, il 15 febbraio scorso, ha iniziato a manifestare alcuni disturbi all’apparato respiratorio. Quando le notizie sulla diffusione del virus in Lombardia hanno iniziato a circolare, e poiché malgrado una cura farmacologica prescrittagli telefonicamente dal medico curante i disturbi si sono aggravati, è avvenuta un’ospedalizzazione secondo il protocollo stabilito per l’emergenza epidemiologica. Ciò è potuto avvenire anche grazie alle indicazioni che il paziente aveva precedentemente dato al medico curante.
Oggi le analisi effettuate sul paziente in questione hanno confermato che si tratta del Covid-19. Il paziente versa in condizioni stabili e viene tenuto in isolamento per motivi precauzionali. Le autorità federali e ticinesi preposte a quest’emergenza, in collaborazione con quelle italiane, hanno nel frattempo dato avvio all’indagine ambientale relativa ai possibili contatti avuti da questo paziente con altre persone in Svizzera. Alcune di esse si trovano già in quarantena.
Le autorità federali e quelle del Canton Ticino hanno ribadito che il personale sanitario va interpellato solo in caso di gravi disturbi respiratori. Al momento non sono nemmeno previste misure restrittive per evitare i grandi assembramenti o la chiusura delle scuole. Misura, quest’ultima, che potrebbe tuttavia essere adottata in singoli casi, laddove vengano accertati dei casi di contagio.
Achille Pola