Il Governo retico invita alla solidarietà e alla responsabilità individuale

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Immagine dal video della conferenza in livestream su Youtube

Si è conclusa verso le ore 20.00 di questa sera la conferenza stampa in livestream del Governo retico nella quale i cinque consiglieri di Stato hanno fatto il punto sulla crisi innescata dalla pandemia del Covid-19. Nel discorso si sono sentite parole serie e soppesate, che hanno messo in evidenza la straordinarietà del momento.

Il presidente Christian Rathgeb ha accolto favorevolmente la proclamazione della “situazione straordinaria” anche da parte della Confederazione, con misure restrittive ma necessarie per il contenimento della diffusione del virus. L’invito di Rathgeb è soprattutto quello di attenersi a queste regole, alla solidarietà e alla responsabilità individuale.

Il consigliere con delega ai trasporti Mario Cavigelli ha ribadito l’ottima collaborazione avuta nelle ultime ore con Confederazione e altri cantoni, grazie alla quale i Grigioni potranno mantenere il servizio di trasporto di base anche nelle regioni periferiche. Il ringraziamento è andato qui in particolare alle FFS, alla FR e ad AutoPostale. Quest’ultima si è dichiarata disponibile anche a un servizio straordinario di fermate non previste a richiesta degli utenti. Nel dipartimento di Cavigelli vi sono anche le costruzioni, e il consigliere ha dichiarato che l’inaugurazione degli uffici cantonali nel nuovo immobile “Sinergia” a Coira non potrà avvenire come previsto a partire dal mese di aprile.

Peter Peyer, capo dipartimento dell’igiene pubblica, ha affermato che il Cantone si sta preparando a un’ondata di pazienti contagiati dal Covid-19, con casi anche gravi. In questo contesto ha sottolineato che il compito primario del Cantone è quello di salvaguardare la salute dei suoi cittadini. Nel frattempo, come già annunciato, le milizie cantonali della Protezione civile stanno dando il loro supporto in alcuni centri per anziani e si constatano con piacere numerose iniziative di solidarietà e offerta di aiuto da parte di cittadini privati verso le fasce di persone più deboli. In tal senso il Cantone intende allestire un’apposita pagina web, tramite la quale queste azioni potranno essere meglio coordinate.

Vista la possibilità di porre alcune domande via eMail, abbiamo chiesto a Peyer a chi si possono rivolgere cittadini e aziende della Valposchiavo in caso di penuria di disinfettanti o prodotti per l’igiene sanitaria. La sua risposta è stata che “qualora i negozi di prima necessità o le farmacie più vicine alla nostra valle abbiano esaurito le scorte, i cittadini e le aziende potranno rivolgersi direttamente al Cantone inviando la propria richiesta attraverso la pagina web cantonale info coronavirus“. Peyer non ha tuttavia voluto entrare nel merito di un’altra domanda riguardante il numero di casi sospetti di contagio da coronavirus in Valposchiavo, visto che in data odierna sono stati comunicati già 10 casi confermati.

Immagine dal video della conferenza in livestream su Youtube

Il capo dipartimento dell’educazione, Jon Domenic Parolini, non ha usato mezzi termini e ha detto che la scuola è sottosopra. Al momento il focus è sulla cura dei minori con entrambi i genitori occupati professionalmente durante il giorno. Per chi non può accudire i propri figli il Cantone sta coordinando con tutte le sedi scolastiche del Cantone un servizio di custodia. La custodia dovrà tenere conto delle misure imposte dalla Confederazione e dal Cantone per evitare la diffusione del virus. Per le scuole dell’obbligo l’insegnamento a distanza è in via di realizzazione, mentre tutti gli altri istituti di formazione post-obbligatoria stanno realizzando i loro programmi d’insegnamento online. Parolini ha anche affermato che gli esami di diploma delle scuole post-obbligatorie, previsti come di norma in primavera, potranno avvenire qualora le norme d’igiene e di distanza sociale saranno garantite.

Marcus Caduff, capo del dipartimento dell’economia, ha parlato di una situazione che colpisce in modo molto pesante le aziende del Cantone. Le misure restrittive, ma necessarie per la salvaguardia di vite umane, stanno mettendo in ginocchio l’economia e in alcuni settori minacciano addirittura l’esistenza stessa di alcune imprese. Il Cantone sta applicando una pratica per far fronte ai numerosi interrogativi che tuttavia è ancora in fase di affinamento. Finora sono già 700 le richieste di lavoro ridotto inviate al Cantone e circa un’ottantina sono quelle evase. Caduff ha detto che nei prossimi giorni il numero delle richieste evase dovrebbe velocemente aumentare e che il diritto all’indennizzo per il lavoro ridotto sarà garantito anche a chi è in possesso di un contratto di lavoro stagionale. Egli ha pure ricordato che i lavoratori autonomi non godono di questo tipo di copertura. Il Cantone sta però esaminando misure per garantire la liquidità agli imprenditori tramite eventuali fideiussioni con banche o altri istituti.

Poiché molti lavoratori sono rimasti o rimarranno senza impiego, abbiamo chiesto al consigliere se è previsto un piano per l’impiego di queste persone, ciascuna a seconda delle proprie competenze, a sostegno di quest’emergenza. Marcus Caduff ha detto che il Governo dei Grigioni non ha ancora pensato a provvedimenti di questo tipo, che però non possono essere esclusi.


Achille Pola

1 COMMENTO

  1. Complimenti per la mancata traduzione simultanea in lingua italiana.
    Ah, già, manca la base legale.
    Ah, già costa.
    Ah, già, il Governo non conosce la Costituzione.
    Saluti dalla Valposchiavo da un Danilo Nussio ‘disturbato’