Lunedì 1° febbraio 2020, alle ore 20:00, presso le palestre comunali di S. Maria, si è tenuta la prima riunione della Giunta comunale durante la quale è stata presentata, da parte dell’Esecutivo, la cosiddetta “Soluzione intermedia per parcheggi Val di Campo e sicurezza in zona Sfazù”. La proposta ha trovato il consenso dei consiglieri.
Nella seduta del 23 novembre 2020, su proposta condivisa del Legislativo, è stato chiesto al Consiglio comunale di elaborare un concetto intermedio per risolvere la situazione di pericolo che si è venuta a creare in zona “Sfazù” a causa delle automobili posteggiate lungo la strada cantonale H29 del Bernina.
Come noto, infatti, la richiesta di parcheggi per i turisti che frequentano la Valle di Campo è aumentata in modo considerevole, specialmente negli ultimi due anni. In una domenica dello scorso autunno sono state contate 125 auto posteggiate. “A questo proposito – ha fatto sapere Carlo Crameri, Dipartimento ambiente, traffico ed infrastrutture – si sta valutando una soluzione definitiva con un parcheggio per circa 90 automobili a Pozzolascio. I permessi di costruzione sono in fase di approvazione e nel corso del 2021 sarà sottoposta la relativa domanda di credito alla Giunta comunale e quindi l’approvazione da parte del popolo. La realizzazione del parcheggio – è stato precisato – dipende principalmente da due fattori: la sinergia con il progetto di risanamento della strada cantonale tra Pozzolascio e Pisciadello e la quantità di materiale che verrà depositato a Pozzolascio dov’è prevista la costruzione dell’area di sosta. Per questi motivi, la costruzione del posteggio avverrà tra 3-4 anni”.
Nel frattempo, però, la situazione dei parcheggi venutasi a creare in località “Sfazù” non è più sostenibile e, in vista della realizzazione del posteggio definitivo a Pozzolascio, è stata scelta una soluzione transitoria senza importanti misure edili.
“Oltre all’attuale parcheggio di “Sfazù”, con una capienza di circa 50 automobili, – ha spiegato Carlo Crameri – si propone un’area di posteggio alternativa lungo la strada che porta a “Prudaint” che permette di parcheggiare circa 30 veicoli. Un’ulteriore area di parcheggio alternativa è prevista presso il piazzale per il legname all’imbocco della strada che porta a “Li Acqueti” dove la capienza è di circa 10 automobili. Da quest’area si può accedere alla Valle di Campo lungo il sentiero del “Canal”; in questo modo – è stato detto – si evita di percorrere la strada cantonale fino a “Sfazù”.
A questo riguardo, nei prossimi anni Repower risanerà le condotte degli impianti di produzione di energia tra “Braita” e “Salva”; di conseguenza, questa variante va considerata con riserva e sarà applicabile unicamente al termine dei lavori. “Entrambe le aree alternative di parcheggio – è stato spiegato – sono a pagamento, che va eseguito presso il parchimetro ubicato sul parcheggio di “Sfazù” oppure tramite “App” dal momento in cui verrà installato il parchimetro”.

Per gli utenti che frequentano la Valle di Campo – è stato precisato – c’è pure la possibilità di parcheggiare a Poschiavo presso il parcheggio del cimitero, a Le Prese, all’Ospizio Bernina (parcheggio privato a pagamento, premesso accordo con il proprietario), a “La Rösa” (parcheggio privato premesso accordo con il proprietario) e raggiungere “Sfazù” con i mezzi pubblici (Autopostale). Da “La Rösa” è possibile raggiungere la Valle di Campo percorrendo il sentiero che passa da “Lagüzon”.
“Lungo la strada cantonale del Bernina, – ha aggiunto Crameri – tra il parcheggio di “Sfazù” e il Ponte da “li Acqueti” va applicato un divieto di sosta su ambo i lati. A seguito della messa in vigore di queste alternative sarà necessario incrementare i controlli da parte della polizia al fine di far osservare le nuove disposizioni e garantire la sicurezza. Valposchiavo Turismo, i vari alberghi e le strutture turistiche saranno invitati a promuovere per i propri clienti la possibilità di raggiungere la Valle di Campo usufruendo dei mezzi pubblici”.
I portavoce dei partiti hanno ringraziato, per il lavoro svolto, l’Ufficio tecnico e il Consiglio comunale, ma hanno anche ribadito la provvisorietà della soluzione (3 o 4 anni circa). La questione riguardante l’importo delle tariffe, sollevata dal consigliere Flavio Lardi (PLD), verrà invece discussa in una prossima riunione di Giunta.
Marco Travaglia