La Tessitura Valposchiavo, eccellenza dell’artigianato locale, fa parte da sempre della tradizione valposchiavina ed è una delle ultime tessiture artigianali sopravvissute in tutta la Svizzera. Un fiore all’occhiello per la Valposchiavo, che forse non tutti a livello locale ancora conoscono. Il Bernina, cogliendo l’occasione del recente ricambio generazionale all’interno del comitato della Tessitura, ha intervistato i nuovi membri, che hanno così avuto l’opportunità di presentarsi alla Valposchiavo.
In apertura di intervista abbiamo posto una domanda a Kaspar Howald, neo presidente della Tessitura Valposchiavo ed unico membro rimasto del precedente comitato.
Kaspar quali sono le motivazioni alla base di questo cambio radicale nel comitato della Tessitura Valposchiavo? Chi saranno i membri del nuovo comitato?
L’idea di un cambio generazionale nel comitato della Tessitura Valposchiavo non è nuova. Da tempo Marlies Bondolfi e Claudia Lazzarini, per tanti anni alla guida della Tessitura, avevano espresso il desiderio di ritirarsi. Anche Sabina Paganini, presidente dal 2017, vedeva la sua come una presidenza di transito a durata limitata. Davanti a questa situazione era chiaro che bisognava trovare nuove leve per garantire un futuro alla Tessitura. Con Adriana Zanoli, Elena Badilatti, Anna Capelli e Davide Vassella siamo riusciti a ringiovanire il comitato e a sostituire Marlies, Claudia e Sabina. Quest’ultima mi ha passato il testimone di presidente ed io colgo qui l’occasione per ringraziare il comitato uscente del grande lavoro svolto.
Di seguito abbiamo rivolto le domande all’intero nuovo comitato, il quale, dopo una consultazione fra tutti i membri, ha così risposto.
Nelle vostre intenzioni cosa cambierà con questo nuovo comitato? Quali le novità?
Vorremmo essere un comitato presente nel dare sostegno alle tessitrici; al momento non abbiamo risorse a livello di personale in grado di gestire tutto ciò che sta attorno al tessere: è quindi assolutamente necessario che il comitato si distribuisca i diversi compiti, sia coinvolto nelle scelte della pianificazione dei prodotti, nella gestione del marketing, nei lavori burocratici, ecc. Siamo dell’opinione che la presenza di un gruppo di lavoro motivato, unito nelle scelte da prendere e concreto nel voler dare la priorità alle diverse mansioni, possa essere un buon punto di partenza. Crediamo nell’artigianato e miriamo a dare visibilità e ravvivare l’interesse verso l’arte della tessitura con lo sviluppo di prodotti innovativi e in linea con le tendenze attuali.
Ad oggi la Tessitura Valposchiavo ha più mercato in Valposchiavo o le vendite sono orientate più verso l’esportazione?
Al momento i prodotti della tessitura sono molto apprezzati soprattutto oltre Bernina. Vengono acquistati perlopiù dai turisti che visitano la Valle o attraverso il catalogo online. Con questo tipo di clientela lavoriamo spesso anche su commissione, sviluppando prodotti unici in base ai vari desideri e richieste.
Ci piacerebbe però riuscire a far conoscere la tessitura un po’ più da vicino anche alla popolazione locale; abbiamo qualche progetto nel cassetto da proporre in tal senso.
Quali sono gli obiettivi a corto e lungo termine che vi siete posti dopo questo cambio di comitato? Avete già fatto qualche cambiamento rispetto al passato?
Siamo un gruppo entusiasta e motivato. Tra i nostri obiettivi principali c’è sicuramente la creazione di prodotti innovativi che diano risalto alla qualità del tessuto lavorato a mano in ogni suo dettaglio. Siamo ottimisti e convinti che i prodotti d’artigianato possano tornare ad acquisire più valore e apprezzamento. I nostri cambiamenti fino ad ora consistono comunque soprattutto di piccoli passi, come ad esempio un concetto diverso del negozio, la creazione di nuove cartoline e di bigliettini informativi con descrizione per ogni singolo prodotto.
La tessitura Valposchiavo è una delle poche tessiture professionali rimaste in Svizzera, siamo orgogliosi che si trovi proprio nella nostra Valle e per questo ci siamo impegnati a trovare termini comunicativi in italiano, malgrado la clientela sia perlopiù svizzero tedesca.
Attualmente siete alla ricerca di un/una tessitrice/-ore, potete dirci qualcosa in più su che tipo di figura ricercate?
Cerchiamo una tessitrice /-ore con la formazione in designer tessile professionale, per poter rafforzare il nostro team di lavoro. La presenza di un’altra persona ci permetterebbe di poter tessere di più, aumentando quindi la scelta dei nostri prodotti, velocizzando i tempi di produzione e consegna dei lavorati e lo sviluppo pratico di nuovi progetti. Perché la tessitura possa funzionare come un’azienda autonoma e più indipendente dal lavoro di volontariato, crediamo sia importante e necessario aumentare il numero di persone impiegate e di articoli prodotti.
Siamo comunque alla ricerca anche di volontari per la vendita in negozio durante il periodo estivo. Vorremmo coinvolgere nuove persone interessate alla promozione dei prodotti tessuti a mano, che apprezzino il contatto con la clientela, e abbiano voglia di conoscere il mondo della tessitura, all’interno di una cornice storica quale il Museo Poschiavino.
Per scaricare questo bando di ricerca clicca qui.
L’anno di Covid-19 ha avuto qualche effetto sulle attività della Tessitura Valposchiavo?
Il 2020 per noi è stato un anno assolutamente positivo. I numerosi turisti presenti in Valle hanno fatto visita al nostro negozio più degli anni scorsi, apprezzando l’unicità e la qualità del nostro artigianato, segnali che ci rendono fiduciosi anche verso il futuro.
Ci auguriamo di andare incontro ad una stagione turistica altrettanto positiva e ovviamente speriamo che i cambiamenti che stiamo portando possano far riscoprire la tessitura pure ai valposchiavini.
Avete qualche ringraziamento speciale da fare?
Il nostro lavoro come comitato è importante, poggia però sulla competenza e professionalità delle nostre tessitrici Jessica e Pia e della responsabile dei lavori di sartoria Edith. Siamo loro grati per il lavoro che svolgono, per la tenacia e l’apertura. Siamo convinti che una buona collaborazione, unita ad un po’ di idealismo e passione, possano mantenere e valorizzare l’offerta artigianale storica che rappresenta la Tessitura Valposchiavo.
A cura di Ivan Falcinella