Un altro punto all’ordine del giorno della seduta di Giunta di lunedì 25 ottobre è stato l”informazione sul contratto e mansionario in merito all’assunzione dei compiti di polizia”.
In occasione della riunione del legislativo del 24 agosto 2020, il portavoce dell’UDC Fulvio Betti aveva inoltrato all’indirizzo della Giunta una mozione inerente alla gestione dell’ordine pubblico. Nella riunione del 1° febbraio 2021, il podestà aveva poi presentato il risultato della mozione che prevedeva di disdire cautelativamente il contratto di collaborazione con la Polizia cantonale per il 31 dicembre 2021.
Come sappiamo, dopo aver fatto tutte le analisi del caso, è stato deciso di rinnovare l’accordo con la Polizia cantonale con l’adattamento dell’attuale mandato di prestazioni per porre rimedio ai punti elencati e dar seguito alle richieste contenute nella mozione. Il 25 giugno 2021, il nuovo contratto tra il Cantone dei Grigioni e il comune di Poschiavo è stato sottoscritto. Esso prevede l’impiego di due collaboratori, un poliziotto con un incarico al 60% e un assistente di polizia con un incarico al 50%; il costo forfettario annuale per il Comune è passato da 75’000 a 125’000 CHF.
I compiti assunti dalla Polizia cantonale sono specificati in un mandato di prestazioni che è stato riassunto in queste diapositive (clicca qui), presentate durante la riunione di Giunta di lunedì 25 ottobre. “Non ho mai sentito come in questo periodo – ha affermato con ironia il podestà di Poschiavo Giovanni Jochum – così tante persone che hanno detto di aver preso una multa […] Se guardiamo alla grande quantità di compiti e la risicata presenza di personale – ha poi aggiunto – è chiaro che non sempre è possibile controllare tutto, ma, anzi, è necessario ricorrere a controlli sporadici e concentrarsi su interventi importanti”.
Per tenere il quadro della situazione, la Polizia si incontra una volta al mese con il cancelliere, quattro volte all’anno con il podestà o la direzione comunale. Almeno una volta all’anno sarà presente il Capo della regione Engadina. Questi appuntamenti, così come spiegato dal podestà, stimolato da un intervento di Gabriela Menghini Inauen (UDC) che ha chiesto che cosa è migliorato rispetto a prima, unitamente agli incontri preliminari necessari per contrattualizzare il nuovo accordo, hanno permesso di instaurare un rapporto migliore e più diretto. Jochum, a domanda diretta, ha anche precisato che i servizi urgenti rimangono sempre garantiti, mentre Andrea Mittner (capo regione Engiadina, in servizio con Davide Zanolari) ha sottolineato l’importanza di avere le forze dell’ordine sul territorio 365 giorni all’anno: “In caso di bisogno – ha affermato – siamo sempre disponibili”.
Un dato curioso chiesto dal cancelliere Carlo Vassella (Poschiavo Viva) riguarda poi gli incassi relativi alle multe, i quali, per l’80% vengono versati nelle casse comunali.
La domanda del vice-presidente di Giunta Lorenzo Heis ha, invece, aperto la discussione intorno alla tematica dei controlli dei locali pubblici in materia di Covid-19. Secondo il rappresentante di Poschiavo Viva, infatti, sarebbe opinione diffusa che, rispetto per esempio all’Engadina, a Poschiavo i controlli sarebbero più blandi e che la situazione sia quindi più rilassata.
In questo senso, Andrea Mittner ha rassicurato i presenti circa il fatto che, a Poschiavo, vengono effettuati gli stessi controlli che in Engadina. Su questo punto è voluto intervenire anche il cancelliere Nicola Passini, precisando l’impegno delle autorità: “Gli ultimi controlli – ha rassicurato – sono stati effettuati lo scorso fine settimana”.
E’ chiaro, come ricordato dal podestà, che la disponibilità limitata di ore del servizio di Polizia porti a delle scelte ponderate che, normalmente, vengono indirizzate su compiti più importanti. Questo anche in risposta a Franco Isepponi (PDC) che, finanche in nome della sicurezza, ha chiesto un maggiore controllo sulle strade di montagna nel periodo di raccolta funghi.
Marco Travaglia
