Lunedì 22 novembre alle ore 20, nella palestra Scuola Li Geri a Campocologno ha avuto luogo la manifestazione intitolata «Musica e Parole tra Maranta e Nussio» organizzata dal Comitato per il centenario Renato Maranta e dalla Pgi Valposchiavo nell’ambito dei festeggiamenti per i 20 anni dal restauro di Casa Besta. Piero e Domenico Pola hanno fatto gli onori di casa a nome del Comune di Brusio e dei Comitati organizzativi. Manuela Tuena e Giovanni Sanvito, voce e pianoforte, si sono avvicendati con Chiara Balsarini e Begoña Feijoo Fariña che hanno letto varie liriche. Musica e poesia dei nostri compositori che hanno incantato il pubblico.
Piero Pola ha brevemente ricapitolato la storia della Casa Besta e illustrato le circostanze della serata. Domenico ha ringraziato gli organizzatori dell’evento, la Pgi, il Comune di Brusio e il sindaco Arturo Plozza, presente con la sua Signora Cristiana, per l’ospitalità, ha informato sullo stato dei lavori concernenti la pubblicazione della musica sacra e profana, degli atti del convegno e degli scritti di Maranta. Ha ricordato l’amicizia tra i due compositori, dei quali ha messo in evidenza le somiglianze e le differenze che ha così sintetizzato:
Mentre Remigio poté continuare la sua carriera artistica con una vita piena e gratificante, Renato fu prematuramente travolto da un male che lo condannò per anni all’inerzia creativa e a una prematura morte. Per cui la loro collaborazione si interruppe anzitempo ma non la loro amicizia, che Remigio continuò a testimoniargli per tutta la vita. È proprio grazie a Remigio, alla sua stupenda voce, alla sua premura che di Renato si sono conservate tante cose: brani musicali come La “Barcarola sull’onda di Le Prese” che stasera riascolteremo, trasmessa a suo tempo dalla Radio Monteceneri. È grazie a Remigio che la radio e i cori continuarono a diffondere opere di Renato anche dopo la sua morte. Sappiamo persino di uno studio di Remigio sulla musica di Renato, che purtroppo non siamo ancora riusciti a rintracciare. D’altra parte siamo ben informati sulla loro febbrile collaborazione perché Remigio ha avuto l’avvertenza di conservare la corrispondenza di Renato e di depositarla nell’Archivio cantonale. È la testimonianza della loro fruttuosa amicizia, della loro febbrile attività, del fermento musicale del Grigione italiano di allora, di tante delusioni e di tante speranze e non da ultimo dell’illimitata fiducia che Renato, soldato semplice, di un anno più giovane, ha nell’amico graduato e più fortunato di lui. Fiducia che gli fa scrivere in data 17 novembre 1943:
« Riusciremo! È il continuo collegamento che deve funzionare tra noi, poi sfondiamo anche le porte di ferro!».
L’intera corrispondenza sarà pubblicata con l’attenta introduzione di Fernando Iseppi insieme agli atti del convegno che ha avuto luogo il 10 ottobre 2020 a Poschiavo. E qui concludo perché vogliamo ascoltare il concerto e le letture. Auguro a tutti un buon ascolto.
Infatti l’ascolto è stato veramente gratificante. A ogni avvicendamento dei musicisti e delle lettrici scrosciavano applausi che sembrava non volessero cessare. Il discreto e raffinato accompagnamento di Sanvito e la voce squillante e armoniosa di Manuela ti rapivano, ti cullavano e ti portavano lontano. Il Kyrie e l’Agnus della Missa pro Milite, l’Ave Maria, La sera del mio lago di Maranta e più avanti l’Attesa, Nel boschetto, L’usignolo della Roscellina di Nussio, tanto per nominare alcuni brani, ti facevano rivivere gli autori, desiderare che fossero presenti, apprezzare la fortuna di riascoltarli. Ti facevano pensare che sarebbe una rozza trascuratezza lasciarli sepolti nell’oblio. Si tornava alla realtà nell’udire la struggente lirica di Maranta, magistralmente interpretata dalle due lettrici.
Da parte nostra rinnoviamo i più sentiti ringraziamenti agli organizzatori e soprattutto agli artisti.