Da qualche anno, Il Bernina, durante le festività natalizie, propone ai lettori una speciale rubrica alla ricerca di personalità, associazioni o eventi che, nel corso dell’anno, si sono distinti in positivo.
In occasione del 50° anniversario del suffragio femminile in Svizzera, abbiamo deciso di proporre una serie di interviste alle donne valposchiavine impegnate in politica. (Marco Travaglia)
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Michela Cortesi-Bontognali attualmente principale in Giunta dell’Alleanza del Centro (ex PDC). Ha iniziato a occuparsi di politica dal 2011, quale consigliera principale nel legislativo e nel 2016 ricopre la carica di Presidente. I valori della famiglia in tutte le sue forme e la promozione di un’economia efficiente e rispettosa dell’ambiente sono sempre stati la base del suo modo di agire.
Buongiorno Michela, tu, così come Gabriela Menghini-Inauen, da molto tempo sei impegnata in politica: cosa ti ha dato questa esperienza in questi anni?
È un’esperienza vissuta in maniera positiva e rimarrà pertanto indelebile, sia per l’arricchimento in ambito cognitivo che nell’approccio relazionale.
In cosa ti ha cambiato?
Non percepisco dei cambiamenti reali in me stessa. Come allora, anche oggi coltivo le mie passioni con dedizione, ponendomi degli obiettivi realistici.
Cosa ti spinge a continuare?
Questo è il terzo mandato che ricopro quale consigliera in Giunta e come stabilito nella nostra Costituzione, sarà pertanto anche l’ultimo. Per cui non continuerò, ed è giusto così. Questo dà possibilità di cambiamento e rinnovamento in seno alla Giunta.
Una candidatura in Consiglio Comunale sarebbe pensabile? Perché?
La proposta mi era già stata ventilata da parte del Partito. Le mie passioni mi spingono però ora a dedicarmi ad altre attività. Per questo motivo già ad inizio di questo mandato ho comunicato al Partito che a fine mandato avrei terminato in ambito politico. Rimarrò comunque e con piacere attiva nel Gruppo Operativo di Valposchiavo Turismo. Grazie all’encomiabile impegno da parte di chi sta al fronte e all’ottima cooperazione che si è instaurata all’interno dell’organizzazione stessa, trovo grande soddisfazione in questo ambiente.
Quali sono le sfide della Valposchiavo per oggi? E per il futuro?
Anche per la Valposchiavo non mancano le sfide e queste vanno affrontate. Posso confermare per esperienza che, se affrontate in modo propositivo, risultano spesso essere un’opportunità di miglioramento per la Valle stessa.
Al di là della politica, pensi che la parità tra uomo e donna sia rispettata in Valposchiavo? E a livello cantonale e federale?
Assolutamente sì. Quale donna ho sempre percepito rispetto e un’ottima intesa reciproca. Pure a livello cantonale e federale mi pare di poter dire con una certa convinzione che la parità tra uomo e donna gode di rispetto. Poi basta osservare cosa succede in altri paesi in cui i diritti alle donne sono negati, per capire i nostri! Per questo sono grata di aver avuto la fortuna di nascere in un Paese democratico come il nostro.
Se potessi, con una bacchetta magica, realizzare un’opera in Valposchiavo o risolvere un problema, quale sarebbe?
Dobbiamo essere concreti, la bacchetta magica esiste solo nelle fiabe. Confido invece nella nostra gente, che come nel passato anche nel futuro sappia realizzare ulteriori nuove opere. Basta comunque seguire le notizie di cronaca per accorgersi come spesso la Valposchiavo risulta essere all’avanguardia e apprezzata in svariati ambiti. Godiamo ciò che abbiamo raggiunto finora e guardiamo sereni e fiduciosi verso il futuro!