Nasce la Fondazione Musei Valposchiavo: Moreno Raselli presidente

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Da sx: Moreno e Paolo Raselli

La Fondazione Ente Museo poschiavino e la Pro Mulino Aino si uniscono nella FONDAZIONE MUSEI VALPOSCHIAVO. Dopo un’intensa fase preparatoria, le due organizzazioni hanno deciso di unire le forze, riunendo i propri organi e le proprie strutture e gestire insieme le proprie attività.

Il Museo poschiavino e il Mulino Aino sono due istituzioni ben avviate che da decenni si occupano di questioni culturali e storiche di ampio respiro, arricchendo l’offerta turistica e sociale della Valposchiavo. La vita della nostra Valle non sarebbe pensabile senza queste due realtà culturali, il cui compito è conservare e preservare i beni storici e renderli accessibili al pubblico. Essi rappresentano una sorta di «Memoriale della Valposchiavo» e contribuiscono a capire meglio il futuro attraverso il sapere del passato.

Da anni il Museo poschiavino e il Mulino Aino collaborano strettamente e con successo. Da qui è sorto il desiderio di intensificare ulteriormente questa collaborazione, con l’obiettivo di adempiere ancora meglio ai propri compiti e di affrontare il futuro con maggior efficacia. Per questo motivo è stata istituita la FONDAZIONE MUSEI VALPOSCHIAVO.

Grazie alla nuova organizzazione, l’offerta a favore degli ospiti e della popolazione locale viene migliorata. La FONDAZIONE MUSEI VALPOSCHIAVO intende assicurare un ulteriore contributo per aumentare l’attrattiva turistica della regione.

Maggiore professionalità

Si prevede inoltre che la nuova fondazione si avvalga di un direttore stipendiato (inizialmente a tempo parziale), che potrà occuparsi di alcune attività in modo ancora più professionale. Questo passo è stato reso possibile grazie al consistente aiuto finanziario del Cantone dei Grigioni, che riconosce l’importanza del nostro lavoro per l’intera regione. Il posto sarà messo a concorso prossimamente.

Non cambierà nulla invece per quanto concerne l’accompagnamento a livello scientifico e documentaristico delle nostre istituzioni.

La prevista fusione delle due organizzazioni è stata approvata all’unanimità dal Consiglio di fondazione, venerdì sera 29 aprile 2022, dopo decisione favorevole degli organi della Pro Mulino Aino. La fusione è valida retroattivamente a partire dal 1° gennaio 2022.

In vista della raggiunta fusione tra i due enti, il presidente dell’attuale Fondazione Ente Museo poschiavino, Paolo Raselli ha deciso di lasciare l’incarico già entro quest’anno, anziché nel 2023 come inizialmente previsto. Durante il suo mandato il Museo ha conosciuto un’importante evoluzione. Non da ultimo, la pianificazione e la costruzione del nuovo Centro conservazione dei beni culturali Valposchiavo e i preparativi per la realizzazione dell’odierna fusione sono stati molto complessi e impegnativi. Il Consiglio di fondazione ringrazia Paolo Raselli per l’infaticabile impegno profuso e per la sua competenza e gli è molto grato per l’eccellente lavoro svolto durante i suoi anni di presidenza.

Il Comitato direttivo Fondazione Musei Valposchiavo (da destra): Achille Zala (cassiere), Emanuele Bontognali (assessore), Adriano Menghini (vicepresidente), Laura Cimetti Spadini (curatrice), Moreno Raselli (presidente), Elvezio Lardi (segretario), Werner Steinmann (responsabile comunicazione)

Consiglio di fondazione e comitato direttivo

Moreno Raselli assumerà la carica di Presidente della FONDAZIONE MUSEI VALPOSCHIAVO. Sono stati inoltre eletti i seguenti membri del comitato direttivo (e di conseguenza anche del Consiglio di fondazione: Adriano Menghini (Vicepresidente), Achille Zala (cassiere), Werner Steinmann (responsabile comunicazione), Elvezio Lardi (segretario) e Emanuele Bontognali (assessore). Continueranno a far parte del Consiglio di fondazione Urbano Beti, Daniele Papacella, Hans-Jörg Bannwart, Alessandra Jochum-Siccardi, Pierluigi Crameri, Paola Gianoli, Kaspar Howald, Maurizia Vassella-Solèr, Arno Zanetti, Giovanni Crameri e Domenico Pola. Nulla cambia per l’ufficio di revisione (PKF Bernina AG).

Oltre a Paolo Raselli lasciano i comitati direttivi delle rispettive organizzazioni Loreta Ferrari, Nicola Passini, Giovanni Lardelli, Marco Heis, Naomi Gervasi, Tiziano Giuliani e Urbano Beti. Alcuni manterranno tuttavia uno stretto legame con la nuova organizzazione e metteranno a disposizione la loro esperienza in altro modo – per esempio nell’esercizio del Mulino Aino, nell’organizzazione di eventi di ogni genere o nell’ambito dell’offerta «Dal campo alla tavola». Il Consiglio e il Comitato direttivo della fondazione Musei Valposchiavo ringraziano di cuore per la disponibilità!

Nei mesi scorsi il Comitato del Museo poschiavino aveva già preso commiato da Santina Bolandrini, che per 14 anni è stata attiva come curatrice competente e appassionata per il Museo poschiavino. Si è occupata della gestione impeccabile e della cura dei beni culturali affidati alla Fondazione, compito non sempre facile. Al suo posto è subentrata Laura Cimetti Spadini.

Daniele Papacella (collaboratore scientifico), Adriana Zanoli (inventario e documentazione) e Daniele Mazzucchi (custode) continueranno a svolgere i propri compiti anche all’interno della nuova struttura.

80 volontari affidabili e impegnati

La fondazione Musei Valposchiavo potrà inoltre continuare a contare su circa 80 collaboratrici e collaboratori volontari, impegnati ad esempio nella sorveglianza durante gli orari d’apertura, durante le visite guidate o nella pulizia e i trasporti. Solo grazie al lavoro dei volontari è possibile organizzare e proporre le diverse offerte. Il fatto che questo lavoro sia riconosciuto anche al di fuori della Valposchiavo è testimoniato dal fatto che nel 2021 la Fondazione ha vinto il primo premio della Fondazione Benevol Graubünden per il lavoro volontario.

Paolo Raselli e Moreno Raselli, rispettivamente presidente uscente e nuovo, hanno lodato il prezioso lavoro prestato su base volontaria, in alcuni casi per molti anni, di tutti i collaboratori che lasciano quest’anno.


La stagione 2022 del Museo poschiavino, di Casa Tomé e del complesso artigianale preindustriale del Mulino Aino inizierà il 12 giugno 2022 e si concluderà il 23 ottobre.

Visite guidate 2022:

  • Mulino Aino: tutti i lunedì (a partire dal 13 giugno) dalle ore 14.00 alle ore 15.30 senza prenotazione.
  • Centro di conservazione dei beni culturali: visita guidata senza prenotazione ogni lunedì a partire dal 13 giugno alle 15.30 (in coda alla visita guidata del Mulino di Aino).
  • Museo poschiavino (Palazzo de Bassus Mengotti): visite guidate senza prenotazione tutti i sabati (a partire dal 18 giugno, ore 17.00).
  • Mostra temporanea a Palazzo de Bassus Mengotti: visite guidate senza prenotazione tutti i lunedì (nei mesi di luglio e agosto, ore 17.00).
  • Visite guidate per gruppi sono possibili anche in altre date e orari, contattando il numero 081 834 1020 o scrivendo a info@museoposchiavino oppure info@mulinoaino.ch.

Mostra temporanea:

A Palazzo de Bassus Mengotti sarà inaugurata quest’anno la nuova mostra temporanea dal titolo «Acqua – Vita e lavoro».

3 COMMENTI

  1. Cara Rosanna, domanda più che pertinente la tua. Il Museo Caaa Besta collabora da anni con l’Ente museo poschiavino per ciò che concerne servizi di supporto come per esempio la gestione del sito internet, l’utilizzo della guest-card, l’allestimento di flyer, il coordinamento di programmi e altro ancora. Ho già avuto un incontro con Moreno Raselli e Werner Steinmann per consolidare questa collaborazione anche con la nuova entità museale. Per Casa Besta potrebbe essere pensabile anche una cooperazione con il nuovo direttore in supporto ad eventuali progetti.
    Una fusione vera e propria di Casa Besta con la nuova Fondazione non è però pensabile, almeno in questa forma. Casa Besta è di proprietà del Comune di Brusio e quindi parte di un’istituzione pubblica. Spero ti basti come risposta.
    Un caro saluto e grazie per avere sempre a cuore Casa Besta.

    • Grazie Piero per la tua esauriente risposta.
      Nel mio immaginario la “Valposchiavo” si estende dall’Ospizio Bernina a Campocologno, per questo sono rimasta un po’ perplessa leggendo l’articolo qui sopra e non trovando nessun accenno al Museo Casa Besta. Mi è ora chiaro che una fusione in questa forma non è possibile. Casa Besta fra l’altro non è solo museo, ma anche un centro culturale che ospita e organizza eventi, sede della Biblioteca comunale, dell’Archivio e del Centro di documentazione della Società Storica.
      Una buona collaborazione tra la nuova Fondazione e la Casa Besta dimostrerà la validità del nome scelto.
      Colgo l’occasione per ringraziare indistintamente tutti coloro che dedicano molto tempo ed energie per raccogliere e conservare le memorie del passato e renderle accessibili alle nuove generazioni. Conoscere le nostre radici ci aiuta a capire chi siamo e ad estendere i nostri rami, fiduciosi nel futuro.