Sentiero Alp Grüm-Cavaglia: la variante 1 non s’ha da fare

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Tra gli argomenti all’ordine del giorno durante la seduta di Giunta di lunedì 20 giugno c’era la “Presentazione e decisione sulla variante da realizzare per la separazione del sentiero bike / escursionistico “Alp Grüm” – Cavaglia”. Nonostante il Cantone e gli esperti chiamati in causa negli studi di fattibilità (Eco Alpin SA e Allegra Trails) abbiano caldeggiato la prima variante presa in esame, i voti di UDC e AdC hanno impattato sulla scelta della terza.

Nella seduta del 25 aprile, il Legislativo aveva chiesto al Consiglio comunale di approfondire la terza variante. In tempi relativamente brevi, il consigliere comunale Orlando Lardi ha presentato una serie di slide utili a comprendere le tre opzioni. A differenza di quanto riportato, Lardi ha specificato che per tutte e tre le varianti è possibile ricevere un contributo del 30% da parte del Cantone.

A conclusione dell’esposizione, il Consiglio comunale ha proposto di sostenere la realizzazione della variante 1.

Michela Paganini (UDC) ha affermato che, nonostante la “Variante 3” costi molto di più, essa risolverebbe la separazione di biker ed escursionisti in maniera quasi definitiva. Per Graziano Crameri (AdC) bisognerebbe mettere da parte il pensiero finanziario e pensare alla sicurezza, argomentazioni che lo hanno spinto a sostenere la terza variante.

Carlo Vassella (Poschiavo Viva) ha ribadito il sostegno, così come nell’ultima seduta di Giunta, alla prima variante: “Se gli esperti e il Cantone hanno dato un’opinione – ha affermato – credo che dobbiamo fidarci”.

Fulvio Betti (UDC) ha argomentato la scelta della terza variante sulla base delle discussioni in Giunta: l’ultima opzione, secondo Betti, cercherebbe di tutelare nel migliore dei modi il sentiero tradizionale degli escursionisti e affronterebbe adeguatamente la questione della sicurezza (tra escursionisti e bici e, in alcuni punti, tra bici e ferrovia). “Per noi – ha affermato – la “Variante 3″ risolve più problemi delle altre”. Riguardo alla questione della spesa, Betti ha concluso il suo intervento invitando il Consiglio comunale a interrogare Valposchiavo Turismo circa la fattibilità di elargire un contributo su un progetto, come questo, dalla forte valenza turistica.

A margine della discussione, il Podestà ha voluto esprimersi in qualità di ministro delle finanze: “Vorrei fosse chiaro – ha detto – che la “Variante 3″ costerà circa il doppio e che, alla luce delle conclusioni dell’ufficio cantonale, è possibile che essa possa essere respinta”. L’ultima parola è stata di Orlando Lardi: “Va bene sostenere la “Variante 3″ per svariati motivi, ma vorrei che non si dica che sia per la sicurezza, perché essa ha tanti punti non separati tra escursionisti e biker o difficili da separare”.

Nonostante queste parole, il Legislativo ha destinato alla “Variante 1” 4 voti (Poschiavo Viva e PLD) e 8 alla “Variante 3” (UDC e AdC). Quest’ultima sarà quindi oggetto, nei prossimi mesi, di uno studio approfondito.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

2 COMMENTI

  1. L’attività piú praticata del turista in Valposchiavo è l’escursionismo. Abbiamo raggiunto una buona notorietà come regione di vacanze grazie ai nostri sentieri, in particolare alle camminate in montagna. Nel frattempo si è divulgata in maniera sempre più importante la pratica della mountain-bike, da noi come nelle destinazioni turistiche circostanti.

    La vasta rete dei nostri sentieri offre sia agli escursionisti che ai biker una molteplicità di gite di assoluto livello. Nel frattempo in alcuni  passaggi sensibili si registrano  peró difficoltà di convivenza fra chi va a piedi e chi gode la natura in bicicletta. Che fare? Ignorare il problema? Proibire magari la pratica della mountain-bike in determinati passaggi, oppure cercare delle soluzioni?

    Per la tratta Alp Grüm-Cavaglia una maggioranza della giunta lunedì scorso ha chiesto all’esecutivo di elaborare una soluzione difficile da realizzare a livello tecnico, improponibile per la popolazione a livello finanziario. Una scelta politica democratica, quindi da rispettare, ma che non risolverà il problema. Qualcuno, per motivi che non mi é dato di capire (sicuramente non di sicurezza), una volta di piú ha deciso di non decidere.

    Bruno Raselli

  2. Consuntivo 2021 con risultato ottimo che avrebbe potuto farci sperare in un possibile prossimo abbassamento del tasso fiscale ( oggi al 95%). Manna dal cielo vista l’inflazione galoppante, il raddoppio dei tassi d’interesse e i rincari mai visti su materie prime, combustibi, alimentari che rischiano di mettere in seria difficoltá sia le famiglie come pure le aziende. Se il Comune dovrá finanziare completamente questi beni di lusso come puó essere un percorso Bike di 2,9 km in estrema pendenza che ci costerà circa 550’000.- ( il doppio dalla piú modesta Variante1) e che dovrá poi anche essere mantenuto, dimentichiamoci il sogno di abbassare il tasso fiscale. Prima di addentrarci in questi progetti creiamo per favore un concetto di finanziamento sia dell’investimento ma soprattutto della manutenzione senza mai dimenticare il principio della causalità dei costi. Se da un lato i nostri governanti ci appiopperanno prossimamente contatori per l’acqua, un bene necessario e usufruito da tutti, cosí da poter fatturare sulla base all’effettivo consumo, dall’altra rischiamo di continuare a ripartite su tutti in egual misura il costo di infrastrutture usate da pochi come per esempio un percorso Bike con pendenze estreme come quello di Palú.Non voglio giudicare se la decisione della Giunta sia giusta o sbagliata ma se la direzione è questa il finanziamento deve essere ripensato.