Le opere di Silvia Ruíz-Dorizzi in mostra fino a domenica

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In Galleria PGI, in questi giorni, sono esposte le opere di Silvia Ruíz-Dorizzi, un’artista di Granada con radici poschiavine; infatti, il suo trisnonno, Giovanni Antonio Dorizzi, nel 1871, emigrò da Poschiavo a Granada in cerca di fortuna nell’ambito della ristorazione.
Il Bernina ha incontrato l’artista per fare un bilancio dell’andamento della mostra che, ricordiamo, è aperta ogni giorno dalle 14.30 alle 17.30 fino a domenica 21 agosto. Si ricorda inoltre che le opere esposte si possono acquistare.

Silvia, buongiorno, sei soddisfatta di come sta andando la mostra?

Attualmente la mostra sta andando molto bene; già dall’inizio è stata visitata da parecchie persone: il riscontro è molto positivo malgrado la tematica sia molto specifica. Le persone sono attirate dall’originalità e dalle varie tecniche impiegate nelle opere.
Le persone che visitano la mostra sono sia abitanti della valle, che si avvicinano alla Galleria PGI incuriositi da Storia di un viaggio, sia persone da fuori che sono in vacanza a Poschiavo.

Perché hai deciso di esporre proprio qui in Galleria PGI?

Uno dei miei famigliari di Poschiavo ha proposto alla Galleria PGI la possibilità di realizzare una mostra pittorica e i responsabili non hanno esitato un attimo a far sì che ciò fosse possibile.
Sono veramente onorata della fiducia che mi hanno dimostrato e spero di non averli delusi.

Attraverso quali contatti è stato possibile realizzare questa mostra?

Come detto poco sopra, è stato Franco Liver che ha avuto l’idea che io presentassi questa mostra a Poschiavo. Devo ringraziare enormemente anche Giulia Menghini e Bruna Nogheredo per il prezioso e costante aiuto. Non da ultimo, i miei ringraziamenti sono rivolti anche ai gestori della Galleria PGI Giovanni Ruatti e Saveria Masa.

La mostra è strutturata in due sale tematicamente distinte: nella sala all’entrata si trovano le opere che riguardano la Valposchiavo, mentre più all’interno sono esposte le opere che riguardano Granada e l’arte postale. Come è nata l’idea di questa suddivisione degli spazi?

Storia di un viaggio racconta la storia del viaggio di Giovanni Antonio Dorizzi a Granada, in Spagna: un viaggio di andata senza ritorno. Quando mi hanno detto come era disposto il locale della mostra e ho visto che c’erano due sale, ho subito pensato che una sarebbe stata per Poschiavo e l’altra per Granada. L’arte postale, invece, simula la corrispondenza tra il luogo d’origine e di destinazione di molti migranti che, come mio trisnonno, hanno dovuto percorrere mezzo mondo in cerca di un futuro migliore.

Qual è il messaggio che vuoi lanciare con la tua arte, in particolare con le opere che hai esposto in Galleria PGI?

Mi piace sorprendere e richiamare l’attenzione dei visitatori delle mostre che realizzo. Attraverso la sperimentazione e le tecniche miste cerco di dare tridimensionalità, colori, consistenze e luci diverse ad ognuna delle opere.
Provo a far sì che ogni opera appesa alla parete sia diversa da quella che le sta accanto e malgrado io abbia i miei materiali preferiti, ogni opera è differente in quanto a dimensioni, supporti, materiali e tecniche utilizzate.

Quanto influsso ha la Valposchiavo su ciò che dipingi?

La Valposchiavo ha avuto molto influsso sulla mia arte: dalla luce e il colore dei paesaggi naturali fino all’architettura e i materiali delle costruzioni delle sue case. Uno degli elementi principali delle mie opere che è sempre presente in ognuna di esse è il legno, un materiale che uso sia in forma riciclata, sia a nuovo.
Poschiavo è per me, senza ombra di dubbio, un paradisio d’ispirazione.

Silvia, ti ringraziamo per il tempo concesso e ti auguriamo ancora un’ottima permanenza qui a Poschiavo!