Un SI alla sicurezza con il progetto Pozzolascio

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La discussione in merito al progetto per lo sviluppo dell’area Pozzolascio in vista della votazione popolare del prossimo 27 novembre è entrata nel vivo. Come accade spesso in un processo democratico sono state presentate pubblicamente opinioni divergenti sostenute dai più svariati argomenti. In particolare si è spesso citato il potenziamento e o lo sfruttamento del trasporto pubblico quale alternativa alla realizzazione del nuovo progetto comunale a Pozzolascio.

Quale operatore del settore non posso che condividere fermamente tutte le argomentazioni che parlano a favore di un potenziamento oppure di uno sfruttamento più sostenibile dei trasporti pubblici. Per garantire tali collegamenti pubblici si rendono però necessari alcuni presupposti ai quali non è possibile rinunciare. Uno di questi è la sicurezza.

È un dato di fatto ormai assodato che la fermata di Sfazù risulta ampiamente tra le più pericolose di tutta la Valle. In questo senso va considerato che sulle due fermate vengono scaricate nello stesso momento diverse decine di persone che in un attimo si ritrovano loro malgrado quasi in mezzo alla strada cantonale. Negli ultimi decenni ho assistito personalmente oppure mi sono state raccontate dai miei collaboratori scene al limite dell’incredibile, che non si sono concluse in disgrazia solamente per delle fortunate coincidenze. Il senso di branco, la disattenzione dovute al pregustarsi di una giornata magnifica oppure il ritrovarsi impreparati davanti a una simile eventualità sono tra le cause di queste situazioni che ti gelano il sangue. Così come lo è ad oggi la situazione non è più sostenibile, e di ciò ne sono consce sia le nostre autorità politiche, come pure tutti gli uffici competenti.  

Proprio per questo motivo è stata studiata la soluzione di Pozzolascio, che permetterebbe di risolvere anche questo annoso quanto angosciante problema. Un ritardo per trovare nuove soluzioni non è più sostenibile in quanto ci costringerebbe a mettere in pericolo la vita di coloro che desiderano utilizzare i trasporti pubblici. Ben sappiamo quanto queste situazioni siano intollerabili e come i ritardi incidano sulle possibilità che qualcosa d’irreparabile possa infine verificarsi.

Anche per questo motivo vi invito tutti a sostenere con il vostro SI lo sviluppo dell’area di Pozzolascio così come proposto dalle nostre autorità comunali.


Gianluca Balzarolo, Imprenditore AutoPostale

3 COMMENTI

  1. Già dai tempi remoti la prima sosta dei cavalli Fatturini verso l’Engadina era POZZOLASCIO, e NON SFAZU.
    Se si parla che con la fermata dell’autopostale a Pozzolascio crea solo confusioni a Sfazu come mai non si parla che sono 2 anni e più che si constata una confusione folle del posteggiare inadeguato sui laterali della strada cantonale la cui, in zona pericolosa! e se dal pendio soprastante, che scendono massi non indifferenti, quando piove forte chi ne risponde? il ceto contadino con i loro sussidi? Un NO a questo progetto vorrà dire che il problema ci sarà fin quando succede qualche cosa di grave. Inoltre l’importo del costo il cui viene definito che costerà molto di più dei 1’640’000 ma, non si dice che quello di Sfazu (mai realizzabile) coserebbe, secondo questa espressione 3’000’000? volete fare opposizione allora fatela con giuste osservazioni e non inventare cavolate o senza senso. Un cittadino privato di Poschiavo oltre il Bernina ha dato una grande possibilità al Comune, concedendo terreni (ai cittadini del loco) per la questione della discarica del materiale.
    E’ già successo che un contadino ha dato questa possibilità in modo che l’asporto del materiale di discarica non debba andare in Engadina con prezzi non indifferenti!
    Si ripensiamoci in tutta calma come abbiamo fatto con il ponte di Cimavilla!!!!

    • stimato Bruno,

      Che la val di Campo necessiti di un posteggio e di una fermata sicura per l autopostale nessuno lo mette in dubbio! mettere un No a questo progetto non significa non voler risolvere il problema, ma al contrario con il convolgimento di tutti i gruppi di interesse dal ufficio forestale in primis ci sono soluzioni molto migliori di quella presentata. Storia insegna che se esiste una volontà politica le soluzioni si trovano , VEDI PISTA DI GHIACCIO E CAMPO SINTETICO CAPANNA APE !!!!!!

  2. Stimato Gianluca,

    Hai ragione, la sicurezza è molto importante.

    Con meno costi si riesce a realizzare un progetto che rispetta tutte le regole necessarie per mettere in sicurezza il traffico anche a Sfazù. La fermata autopostale a Sfazù verrà sempre ancora utilizzata, impensabile di sopprimerla.

    L’importo di Fr. 1’640’000.00 indicizzazione 2021 a Pozzolascio supererà di molto i 2’000’000.00 di franchi a conclusione dei lavori 2025 tenor messaggio.

    Abbiamo abbastanza esempi di credibilità politica (Esecutivo,Parlamento e Partiti) e quì ribadisco al Progetto Lago Bianco, al Centro Tecnologico del Legno che ha fallito e ce n’è sarebbero ancora altri.!!

    Ripensiamoci in tutta calma.