La stagione estiva di DEVON HOUSE è appena terminata, ma siamo lieti di proseguire con un evento straordinario
giovedì 14 settembre e venerdì 15 settembre, sempre alle ore 20.30.
Con la sua colonna sonora appositamente composta, FEDERICO MAIO (musicista, percussionista del sentire) sonorizzerà sul suo Santur (uno strumento tradizionale turco a corde percosse), servendosi a volte di suoni e tecniche non convenzionali, il più antico lungometraggio d’animazione che ci sia pervenuto (1926):
IL PRINCIPE ACHMED (DIE ABENTEUER DES PRINZEN ACHMED) di Lotte Reiniger, Germania 1926.
Nel film sono presenti 96’000 inquadrature, che, ad una velocità di scorrimento di 24 fotogrammi al secondo, danno una durata complessiva di 65 minuti.
“Il Principe Achmed” è basato su elementi tratti da “Le mille e una notte”.
Si tratta di uno spettacolo rivolto al pubblico adulto, ma adatto anche a spettatori da 9 anni in su.
Come sempre, lo spettacolo sarà preceduto da una breve introduzione e seguita da un rinfresco e avrà luogo nella nostra sala cinematografica nel fienile. Si consiglia di riservare i posti scrivendo un email a devonhouse@bluewin.ch
Come di consueto, l’ingresso è libero. Per la copertura delle spese, che includono anche l’accompagnamento musicale, vi siamo grati per un contributo di CHF 15 che potrete depositare volontariamente all’uscita.
Vi aspettiamo per condividere con noi una meravigliosa serata: a DEVON HOUSE!
FEDERICO MAIO è musicista, percussionista del sentire. Percuote fin da piccolo tutto quello che gli passa tra le mani, alternando: sentire uditivo, tattile e vibrazionale.
Percorre una formazione con diversi insegnanti e culture, che lo ispirano attraverso lo studio, dalla batteria alle percussioni e in fine al corpo, che è il primo strumento che abbiamo prima di approcciarci ad altri strumenti.
Federico incontra prima il suono, poi lo strumento, uno dei suoi preferiti è il Santur, uno strumento tradizionale turco ed attraverso esso comincia ad esprimersi dando note ai suoi colpi…
La sonorizzazione del film “Le avventure del principe Achmed” è frutto di osservazione, empatia, sincronismo, ritmo, mettersi in relazione ed emozionarsi, caratteristiche suscitate dal movimento e dai colori delle immagini, tutto questo musicato attraverso strumenti a percussione e synth analogici.