Il 28 ottobre prossimo prenderà il via un corso sull’intelligenza artificiale (IA) organizzato dall’Associazione Artigiani e Commercianti Valposchiavo in collaborazione con il Polo Poschiavo.Tale corso si propone di divulgare in termini semplificati le principali tecnologie dell’intelligenza artificiale per aiutare le persone a capire come un sistema di intelligenza artificiale o di machine learning arriva ai risultati finali.
Ma in parole povere di cosa parliamo? Di cosa tratterà questa serie di incontri? Lo abbiamo chiesto a Franco Folini, relatore del corso che prenderà il via il prossimo 28 ottobre.
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Franco ci racconti brevemente di te e di come sei arrivato ad interessarti all’Intelligenza Artificiale?
Le mie radici sono strettamente tecniche. Ho infatti una laurea in Scienze dell’Informazione (Computer Science) e mi sono sempre interessato a tutte le forme di innovazione. Dopo alcune esperienze di insegnamento nelle università italiane, nel 2001 sono approdato in Silicon Valley dove sono immediatamente stato contagiato dal virus dell’imprenditoria e dove ho fondato una startup per la vendita online (e-commerce) di pacchetti software per la progettazione meccanica e architettonica. Gradualmente il mio ruolo in azienda è passato dalle funzioni tecniche a quelle marketing. In questo passaggio, anche il mio interesse per la tecnologia è maturato spostandosi dalla tecnologia pura alla sua applicazione ai problemi reali. Dopo aver ceduto la mia startup ho ricominciato ad insegnare con un corso di Digital Marketing presso l’Università di Berkeley. Da poco più di un anno sono rientrato in Italia e lavoro ora come consulente e formatore per varie aziende. Continuo a coltivare la mia passione per la didattica insegnando per il Master di Digital Marketing dell’Università di Strasburgo e tenendo corsi come quello che sto preparando per il Polo Poschiavo.
Ci puoi spiegare in termini “accessibili a tutti” cosa si intende per Intelligenza Artificiale?
Dare una definizione universalmente accettata di intelligenza artificiale è molto difficile. Gli esperti sono già in disaccordo sulla definizione della sola intelligenza. Come si può immaginare, se proviamo a cercare una definizione di intelligenza artificiale troveremo un ampio spettro di definizioni che corrispondono a modi diversi di vedere la realtà e il ruolo dell’essere umano nel mondo che lo circonda. Per il corso che presto inizierà a Poschiavo, ci accontenteremo osservare in modo pragmatico l’Intelligenza Artificiale vedendo che le entità intelligenti artificiali esibiscono comportamenti che ci appaiono come il risultato di ragionamento, apprendimento, pianificazione e di creatività. A conferma di quanto questo sia un terreno difficoltoso e dibattuto, se chiedessimo ad un artista molto probabilmente lui negherà che ci sia una qualsiasi forma di creatività nei sistemi di intelligenza artificiale. Un tecnico del modo software potrebbe invece darci un’opinione più favorevole all’inclusione della creatività.
Che tipo di figura (ruolo in azienda) ti proponi di formare con questo corso?
Questo corso è stato pensato con gli organizzatori di Polo Poschiavo per indirizzare un ampio spettro di esigenze e di pubblico. Non parleremo di sistemi verticali per la risoluzione di problemi legati ad industrie o attività specifiche. Il mio obiettivo sarà quello di fare in modo che tutti coloro che seguono il corso possano trovare degli spunti e delle idee per cominciare ad utilizzare da subito queste nuove tecnologie nella propria attività professionale e nella vita privata.
Tutti noi abbiamo esigenze di comunicazione, dobbiamo spesso redigere dei documenti o report in cui raccontiamo un problema, un piano di attività o un resoconto per un progetto al quale stiamo lavorando. In tutte queste attività l’Intelligenza Artificiale ci può essere di aiuto velocizzando il nostro lavoro e in molti casi migliorando la qualità di quanto prodotto. Ci sono numerose altre altre attività e momenti lavorativi che possono trarre benefici dall’utilizzo di questi strumenti e che esploreremo nel corso. Dunque, credo che ad eccezione di chi si occupa esclusivamente di lavoro manuale, tutte le professionalità possano beneficiare di questo corso.
Cosa si intende per visione artificiale, riconoscimento vocale e guida autonoma (i campi in cui viene utilizzata l’IA descritti nella newsletter del corso)?
Quelli citati sono tra i campi di applicazione dell’Intelligenza Artificiale tra i più avanzati e interessanti. Sono applicazioni importantissime che solitamente vengono incluse direttamente dentro dispositivi e strumenti software complessi di cui non parleremo. Come molti sanno, le auto a guida autonoma, cioè senza guidatore, hanno la necessità di utilizzare e integrare più sistemi di intelligenza artificiale per riuscire a gestire un’attività complessa come la guida di un’auto in un ambiente non noto a priori, come ad esempio una strada urbana o una stradina di campagna. Tutti questi strumenti, dalla visione alle scelte di navigazione in ambienti non noti a priori, si basano su un meccanismo comune detto Machine Learning. I meccanismi fondamentali con cui avviene l’apprendimento e l’interrogazione di questi sistemi sono riconducibili ad un modello comune che verrà presentato e descritto nel corso in termini semplici ma non semplicistici. Il mio obiettivo, ovviamente, non è quello di formare dei tecnici di Intelligenza Artificiale ma la formazione di utenti consapevoli e informati di queste nuove tecnologie.
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Quale relatore, che idea ti sei fatto del livello di IA presente nelle ditte valposchiavine?
Devo ammettere di avere avuto poche interazioni con il mondo imprenditoriale e produttivo della Valposchiavo. Sono da poco rientrato in Italia dopo aver trascorso più di 20 anni in Silicon Valley per cui sto iniziando solo ora a costruire connessioni con il territorio valtellinese e della Valposchiavo. Per quel poco che ho visto devo dire di aver ricevuto un’ottima impressione. Dopo tanti anni negli Stati Uniti sono abituato ad interagire professionalmente con aziende ben organizzate, che operano sulla base di una pianificazione dettagliata e di una chiara strategia. Con piacere, ho ritrovato queste caratteristiche nelle persone e negli enti della Valposchiavo con cui ho interagito sino ad ora.
A chi ti senti di consigliare la presenza a questo corso?
La tecnologia mi ha sempre affascinato. A maggior ragione, questa recente ondata di innovazioni tecnologiche nel mondo dell’Intelligenza Artificiale ha attirato tantissimo la mia curiosità e attenzione. Mi piace guardare alla tecnologia non come un obiettivo in sé ma come uno strumento per risolvere i problemi reali. Per me la tecnologia diventa interessante solo quando riesco ad associarla alla soluzioni di uno o più problemi. Gli strumenti di intelligenza conversazionale come ChatGPT, che impareremo ad utilizzare nel corso, sono strumenti generalisti, incredibilmente flessibili che si prestano ad uno spettro vastissimo di utilizzi. Ho preparato una serie di esempi di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per risolvere alcuni tra i problemi più ricorrenti e comuni. Presenterò questi esempi nelle lezioni, ma vorrei anche sentire da ciascuno dei partecipanti quali sono i problemi che affronta nel suo lavoro quotidiano e vedere assieme come possiamo affrontarli con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale. Aggiungo che gli strumenti che abbiamo a disposizione oggi appartengono alla prima generazione che è stata resa accessibile al grande pubblico. Nel volgere di pochi anni le opportunità di utilizzo e la varietà di problemi in cui applicare questi strumenti cresceranno enormemente. Dunque, non solo è utile imparare da subito ad usare questi strumenti e trarne benefici nel proprio lavoro, ma mi sento di raccomandare questo corso anche in preparazione di un’ondata di innovazioni tecnologiche che nei prossimi anni entreranno a far parte dei nostri processi lavorativi e nelle nostre attività quotidiane. Per concludere credo che pochi di noi possono permettersi di ignorare questa rivoluzione tecnologica che sta per manifestarsi. Con questo corso, vorrei innanzitutto fornire ai partecipanti una base di conoscenze e di esperienze dirette per cominciare ad usare e trarre beneficio da subito da queste tecnologie. Ma presto l’Intelligenza Artificiale non sarà più solo una curiosità o una novità. Diventerà parte integrante e inevitabile del mondo produttivo e del lavoro. Solo se cominciamo oggi a costruire competenze ed esperienze in questo settore, domani saremo pronti a gestire queste innovazioni tecnologiche e avremo le competenze per prendere le decisioni migliori a nostro vantaggio e salvaguardia.
Parlando più in generale, il timore comune è che prima o poi l’uomo verrà sostituito dalla macchina, cosa ne pensi di questo? E’ uno scenario realistico o solo un pensiero utopistico?
Questo è un tema molto discusso. Personalmente sono abbastanza scettico. Certamente ci sono pericoli enormi legati a queste tecnologie, ma non li vedo come problemi interni alla tecnologia ma piuttosto come pericoli di un suo utilizzo maligno o sconsiderato. In altre parole, non credo che un sistema di Intelligenza Artificiale possa mai arrivare a sostituirsi o ribellarsi al genere umano. Vedo però il pericolo che alcuni esseri umani possano fare leva su queste tecnologie per conseguire obiettivi poco etici. La metafora del fuoco potrebbe aiutarci a capire l’equilibrio tra pericoli e benefici. Possiamo infatti usare il fuoco in modo spericolato per incendiare la nostra casa o la casa di un nostro nemico oppure possiamo usare il fuoco con attenzione per scaldare la nostra casa e cucinare il nostro cibo. Come spetta a noi scegliere quale uso fare del fuoco, così spetta a noi, come comunità e come società civile, scegliere come usare l’Intelligenza Artificiale e quali limiti definire per il suo utilizzo.