Luciano Pedrazzi è stato nominato presidente della Cooperativa Agricola Viano all’inizio del 2022, prendendo il posto di Sergio Zala (in carica per oltre 50 anni); si occupa di guidare l’ente nelle sue molteplici attività. La cooperativa, originariamente composta dalla Casa Sociale (1962) e dalla Trebbiatrice (1957), si è unita per servire le esigenze dei vianesi, in prevalenza contadini e agricoltori.
Una delle iniziative recenti della Cooperativa (gli altri membri del comitato sono l’attuaria Myriam Soler-Monigatti e il cassiere Ruben Merlo) è la riutilizzazione del forno a legna per la cottura del pane, utilizzando farine locali e una ricetta antica. Questo ha portato all’organizzazione dell’evento, venerdì 8 dicembre, per preparare il “pan da Vian”, che verrà venduto durante il marcù da Natal del 9 e 10 dicembre.
Il focus principale della Cooperativa Agricola Viano è mantenere e sviluppare le infrastrutture e le attività originarie, una sfida non di poco conto considerando i cambiamenti nell’agricoltura di montagna negli ultimi 60 anni. La cooperativa ha partecipato a concorsi (Agro Preis e Prix Montagne) e ricevuto riconoscimenti positivi per i suoi sforzi nel mantenimento delle tradizioni e nell’adattarsi ai tempi moderni.
La trebbiatrice, ancora funzionante, serviva per la lavorazione dei cereali. Nella Casa Sociale, invece, ci sono ancora un macello per la lavorazione delle carni, le celle frigorifere e una lavatrice; c’erano un’ambulatorio medico ed una vasca da bagno (la prima e unica a Viano con l’acqua corrente calda; si veda il filmato sul sito, a fondo pagina: https://www.cooperativa-agricola-viano.ch/chi-siamo).
Il pane di Viano è speciale perché è cotto nel forno a legna della Casa Sociale, utilizzato regolarmente dal 1962; come detto in precedenza è prodotto con farine della Valposchiavo ed un lievito madre unico, seguendo una ricetta antica. La cooperativa prevede di espandere queste iniziative, offrendo il pane anche a un pubblico più ampio e proponendo attività simili per la lavorazione delle carni nel loro macello.
Pedrazzi conclude con una visione a lungo termine, sperando che la cooperativa possa un giorno far parte di un circuito museale più ampio: “Grazie ai vari sostenitori, che ringraziamo già fin d’ora – conclude – riusciremo a finanziare le varie attività ed i progetti futuri della Cooperativa Agricola Viano. Forse un giorno, potremo far parte di un circuito museale più ampio, assieme al Mulino di Aino, il Palazzo Mengotti, la Casa Tomé, la Fabbrica Tabacchi Misani, Casa Besta e noi, la “Cooperativa Agricola Viano”, con la trebbiatrice e un museo del contrabbando presso la dogana di Viano, un sogno mio personale. Vorrei chiudere con un grazie di cuore alla redazione de Il Bernina, che spesso ci permette di metterci in luce… E buone feste a tutti!”.
Foto e video di Maria Svitlychna