Formazione e sviluppo: il modello Valposchiavo esportato oltreconfine

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Non ha dubbi Lorenzo Cicolini, Sindaco del Comune di Rabbi e Presidente della Comunità della Valle di Sole: il Trentino può importare validi modelli di formazione e sviluppo dalla Valposchiavo. La convinzione é giunta al termine della specifica giornata di studio svoltasi venerdì 9 febbraio per organizzazione del Polo Poschiavo: protagoniste circa quindici figure esperte sul tema, fra amministratori della vallata trentina e rappresentanti degli enti formativi e turistici, attratte dalla possibilità di prendere esempio dai progetti di promozione e sviluppo del territorio osservandoli direttamente sul campo di una valle alpina smart e innovativa. 

“La nostra realtà raggruppa 13 comuni con circa 15.000 cittadini – ha spiegato Cicolini – e i nostri paesi hanno poche migliaia di abitanti ciascuno, per non dire dei più piccoli che ne hanno invece solo qualche centinaio; in sostanza siamo più o meno nelle stesse condizioni delle altre aree alpine, ma a differenza di ciò che osserviamo qui, abbiamo un vuoto da colmare nell’ambito della formazione”.

Il quadro tracciato dalla delegazione giunta dal Trentino evidenzia – nonostante la presenza di percorsi scolastici professionali – una profonda crisi: “ Anche noi abbiamo una scuola che forma per varie mansioni nel settore turistico – ha spiegato Cicolini – ma è palesemente in disarmo sia dal punto di vista dei numeri che della qualità; spesso questi percorsi diventano il rifugio di chi non ha le idee chiare e gli studenti che escono da lì spesso vanno a fare tutt’altro”.

Incoraggiante osservare da vicino i risultati del sistema svizzero ed in particolare delle sinergie attivate in Valposchiavo con esempio brillanti come il progetto “100% (bio) Valposchiavo”.
“Qui abbiamo trovato logiche diverse e innovative – ha proseguito – in particolare il binomio scuola/lavoro, strutture amministrative dedicate, processi che ci incuriosiscono con l’obiettivo ultimo di aver un focus preciso sul modello applicato in questo territorio per poterlo declinare anche nel nostro”.

Ad incoraggiare la delegazione trentina, i numerosi punti di tangenza fra queste due valli: “Siamo provincia autonoma e abbiamo già la logica giusta per poter innalzare i nostri standard inspirandoci alla qualità che abbiamo trovato qui; ad esempio é evidente una grande affinità qualitativa con le aziende agricole, per questo ci ha particolarmente colpiti e stimolati il progetto  100% (bio) Valposchiavo”.

In Val di Sole, come noto, il sistema del turismo é molto sviluppato e articolato nonostante le gravi difficoltà – comuni a gran parte delle zone ad alta vocazione turistica – a trovare figure professionali specializzate e motivate nei vari settori del comparto.
“Abbiamo moltissimi alberghi mentre voi avete più seconde case e non  trovando personale siamo ostaggio del perdurante dramma del reclutamento attualmente attivo solo con forza lavoro extracomunitaria; l’idea potrebbe essere – importando il modello Poschiavo – quella di alzare la qualità della vita per chi abita e lavora qui, invogliando le persone a restare nei nostri paesi trovando qui adeguate possibilità di lavoro potendo contare al tempo stesso su servizi eccellenti”.

Insomma, come spiegato dagli amministratori della Val di Sole, si cavalca quel nuovo concetto di fruizione del territorio che dal turismo classico passa alla visione del “cittadino temporaneo”, colui cioé che vive il territorio, le sue specificità, le sue ricchezze e l’intero contesto in ogni sua parte: é l’ottica dell’ospite che si integra nella vita del villaggio grazie anche alla digitalizzazione, dalla fibra ottica ad altri strumenti.

“Ecco perchè il Polo Poschiavo é per noi non solo un esempio ma anche un incoraggiamento – ha detto al termine della giornata Lorenzo Cicolini – non lasceremo certamente cadere quanto ci é stato mostrato in questa visita-studio ed anzi approfondiremo i contenuti che ci sono stati illustrati per poter procedere con una pianificazione mirata”.

La collaborazione fra le due parti proseguirà prossimamente con la trasferta in Val di Sole da parte dei rappresentanti dei soggetti valposchiavini coinvolti, sempre nell’ottica dello scambio reciproco di esperienze e del supporto.