I MONOLOGANTI di Casa Besta – “Il fiore azzurro” di e con Daria Paoletta

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Domenica 24 marzo 2024 alle ore 17, in occasione dell’ultimo appuntamento della rassegna dedicato all’infanzia, arriveranno sul piccolo palco dei MONOLOGANTI una narratrice e un pupazzo. Una scena essenziale darà inizio ad un viaggio. Un viaggio attraverso la storia di un popolo, quello tzigano, attraverso l’accettazione del diverso, il superamento delle avversità della vita, l’amicizia e la capacità di immaginare che il proprio destino non sia scritto ma è in continuo cambiamento.

L’attrice Daria Paoletta riscrive la storia appartenente alla tradizione zigana, dal titolo “Il fiore azzurro”. In scena con lei un pupazzo con il quale dà vita ad dialogo tra le due parti: il teatro di figura e la tecnica della narrazione. Tzigo, questo il nome del protagonista della storia, è una figura in gommapiuma scolpita da Raffaele Scarimboli, che decide di mettersi in cammino sulla strada ‘alla ricerca della fortuna e della felicità’. Un viaggio iniziatico, dove l’andare di Tzigo corrisponde ad una ricerca identitaria. La narratrice è per Tzigo un’amica, una compagna, una spalla su cui piangere e, al tempo stesso, colei che disegna per lui gli spazi.

Tzigo dal bosco si ritrova a casa della strega, dalla tomba della sua mamma alla caverna dei nanetti. L’eroe di questa storia popolare descrive l’antico andare, quello dei passi lenti, attraversando le stagioni, incontrando aiutanti magici, l’alternarsi del giorno e della notte, e tutto ciò crea il tempo necessario in cui si favorisce la crescita. Esso diventa il tempo delle scoperte, delle paure e dei silenzi, il tempo delle domande.

La sfida autentica del linguaggio teatrale è di condurre anche i più piccoli alle domande della vita, senza cadere nella retorica, senza dare risposte preconfezionate. La fiaba è ricca di spunti per riflettere attraverso la leggerezza e il gioco, insiti nel linguaggio teatrale e, nello specifico, nell’utilizzo della figura.

Una scrittura, quella di Daria Paoletta, ricca di dettagli che, al tempo stesso, si pone l’obiettivo di non definire tutto, affidando alla fantasia del pubblico la libertà di immaginare.

La compagnia Burambò, nasce a Foggia nel 1996 con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli, che dopo una lunga esperienza di Teatro per Ragazzi approdano ad un Teatro di figura rivolto non solo ad un pubblico di bambini. La Compagnia inizia con l’utilizzo di burattini in baracca tradizionale, approfondendo poi sempre più la sua ricerca di materiali e tecniche sperimentali: dall’uso della cartapesta fino alla costruzione di marionette da tavolo e pupazzi in gommapiuma e legno di varie dimensioni, tali da affiancare l’attore sulla scena e con lui interagire. Oggi non soltanto costruisce da sé il materiale necessario per i suoi spettacoli (baracche, burattini, scenografie…), ma adatta o elabora personalmente i testi, le musiche, le sonorità e le atmosfere, cercando di suscitare le suggestioni e i ritmi necessari allo sviluppo d’ogni singola narrazione. Questo percorso di crescita tecnica e artistica è stato possibile grazie ai vari incontri fatti con diversi maestri, come il regista Carlo Formigoni, lo scultore di pupazzi in gommapiuma Cristian Pepino, regista e docente dell’Accademia Teatrale “Tandarika” di Bucarest, e tanti altri tra i più riconosciuti del settore. La Compagnia è riconosciuta a livello nazionale ed internazionale e numerose sono le partecipazioni a Festival di grande risonanza. Otto i Premi vinti.

Il fiore azzurro ha vinto l’edizione 2017 del premio nazionale Inbox verde ed è menzione speciale al festival di Festebà 2017. 

Domenica 24 marzo ore 17, Casa Besta, Brusio
IL FIORE AZZURRO
Di e con Daria Paoletta, Compagnia Burambò
Teatro di narrazione e figura/ spettacolo per tutti, dai 5 anni
Durata 60 minuti.
Costruzione del pupazzo Raffele Scarimboli. Consulenza artistica Nicola Masciullo.

Info e prenotazioni
monologanti.casabesta@gmail.com
+41 76 516 89 31
entrata CHF 20.- / bambini CHF 5.-

I MONOLOGANTI: il prossimo appuntamento

Domenica 14 aprile 2024 ore 17
ROSELLA
Con Egidia Bruno, di Alberto Saibene e Egidia Bruno
Rosella è la storia di una ragazza di un paese del Sud Italia che si trasferisce a Milano negli anni del boom. È attratta dalle possibilità di lavoro, dal mito della grande città e anche dalla volontà di sottrarsi a una condizione femminile che si perpetua da secoli. La sua storia si intreccia con quella di una nazione, nel periodo tra gli anni ’60 e ’90.

Si ringraziano per il sostegno:

Comune di Brusio, Comune di Poschiavo, Promozione della Cultura dei Grigioni,
Repower, Willi Muntwyler-Stiftung St.Moritz, Boner Stiftung, Migros percento culturale, Vassella Energie,
Banca Cantonale Grigione,
La saponeria di Niederer Wanda, Dolceperla di Michela Paganini, Banca Raiffeisen, Garage Bernina, Marchesi Tetto e acqua, Gervasi Falegnameria, P.Pianta SA, C.Capelli SA, Coltiviamo sogni Campascio