Santo Cielo. Di maggioranze, verità e democrazia

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La democrazia è quella forma di governo che permette al popolo di esercitare la sovranità, dice il dizionario. Pare che il modello di questo sistema provenga dalla Grecia antica. Il fatto curioso è che se andiamo a vedere, tra le rovine di un’antica città greca, quale fosse lo spazio in cui si svolgevano le assemblee del popolo, c’è di che rimanere sorpresi: si tratta di uno spazio molto ristretto!

Ma certo, bisogna ricordare che le donne non votavano, e non votavano gli schiavi, e non votavano gli stranieri e non tutti gli uomini potevano votare. Ecco perché bastavano luoghi di riunione dalle dimensioni piuttosto ridotte.

Chi vota e chi non vota
Noi oggi parliamo di suffragio universale, di voto di tutti. Ma dobbiamo ammettere, mi pare, che continuiamo a essere lontani dal coinvolgere davvero tutti. Insomma, oltre la metà della popolazione, in questo paese, non va alle urne, la partecipazione – salvo casi eccezionali – ristagna intorno al 40%, o anche meno. Il popolo sovrano che decide se accettare o respingere gli oggetti in votazione è, dal punto di vista numerico, significativamente ridotto. E questo dovrebbe spingere a una certa prudenza, a una certa cautela nella valutazione dei risultati delle consultazioni popolari.

Demagogia o democrazia?
Anche i racconti biblici parlano di democrazia e di consultazioni dirette. Cito un esempio, tra molti: quello delle assemblee del popolo di Israele, nel corso della traversata del deserto verso la terra promessa. In una di quelle assemblee, “il popolo proclamò all’unisono: Tutte le parole che il Signore ha detto, noi le metteremo in pratica”. Come tutte le espressioni di unanimità, anche questa è un po’ sospetta, e fa nascere il dubbio che sia il prodotto della demagogia più che della democrazia.

Maggioranza e minoranza
Il seguito della vicenda lo dimostra. In una successiva assemblea, infatti, il popolo, riunito intorno ad Aronne, dimenticate quelle dichiarazioni, grida: “Facci degli dèi che guidino il nostro cammino”. È la maggioranza che ha votato per il vitello d’oro! Come dire che la maggioranza non è sempre sinonimo di verità, né che il più forte è automaticamente il migliore. E che anche la minoranza fa parte del popolo e ha la sua da dire.

Fragilità della democrazia
Secondo alcuni commentatori ebraici, nell’arca dell’alleanza – quella in cui erano conservate le tavole dei dieci comandamenti – non c’erano soltanto le tavole rifatte da Mosè, ma anche i frammenti delle prime tavole, quelle che Mosè aveva frantumato per la rabbia. Pare venissero conservate per ricordare quanto fosse fragile il popolo e quanto fossero a volte discutibili le sue decisioni! Ce ne dovremmo ricordare anche noi, nell’analizzare i risultati delle nostre votazioni, il loro significato, e il modello della sovranità popolare.