La Valposchiavo guarda al futuro: successi e nuovi progetti per il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia

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Sabato 18 maggio, presso l’albergo La Romantica di Le Prese, si è tenuta la 27^ assemblea ordinaria dell’associazione Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia. Il Presidente Romeo Lardi ha aperto la riunione, che ha visto partecipare 196 soci, con un discorso volto a trasmettere l’essenza dell’attività che l’associazione svolge e l’importanza del ruolo che ricopre la stessa nel panorama turistico valposchiavino.

Dati alla mano, la Valposchiavo ha attirato lo scorso anno circa 100’000 ospiti: «sono orgoglioso che durante l’anno 2023 abbiamo potuto registrare ben 50’000 visitatori» ha dichiarato Romeo Lardi, aggiungendo che «circa un terzo dei posti di lavoro in Valle è legato al turismo. Non offrono opportunità di lavoro soltanto alla gente del posto, ma attirano anche numerosi lavoratori da altre regioni, un fenomeno che a sua volta stimola l’economia locale. Il turismo ha anche un impatto indiretto sulle imprese, sotto forma di investimenti e infrastrutture. Anche settori come l’agricoltura e i produttori alimentari traggono vantaggio dal turismo».

Romeo Lardi è dell’avviso che «lo sviluppo sostenibile del settore turistico stia assumendo oggi una priorità maggiore e questo non significa solamente l’aumento del numero di turisti, ma piuttosto un aumento della creazione di valore aggiunto». La prospettiva del Presidente dell’Associazione è di lungimiranza e di fiducia nel settore turistico che non ha motivo di esaurirsi se ci si mette in gioco nel custodire e progettare luoghi di interesse turistico e culturale.

Concretamente, come si esprime questa lungimiranza? Sul tavolo è già presente un nuovo progetto: ‘Punto Info’. L’idea, in attesa che vengano concessi i vari permessi edilizi, è di sviluppare un centro per il visitatore dimodoché questo possa rendersi conto di ciò che sta accadendo al ghiacciaio e dello sviluppo che ha subito nel corso della storia. Sarà fondamentale mettere in luce la questione del cambiamento climatico, tema per cui l’associazione Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia si sente fortemente coinvolta. La possibilità di questa realizzazione dipende direttamente anche dalla raccolta fondi: «l’orrido è stato realizzabile solo per il raggiungimento dei mezzi finanziari. Lo stesso vale per il ‘punto info’. L’ideale sarebbe raccogliere ora i fondi, i consensi del Comune e del Cantone, lavorare il prossimo inverno così da essere operativi la prossima estate», spiega ancora Romeo Lardi.

Durante l’assemblea è stato speso un minuto di silenzio per ricordare i soci defunti lo scorso anno, in particolare, Giovanni Lardelli. È tanto il dolore per questa perdita, difficile da allontanare, racconta commosso Romeo Lardi, ma che «è possibile elaborare continuando a lavorare per il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia, del quale Giovanni è stato un instancabile Giardiniere». Il comitato è giunto a proporre un nuovo membro, Olinto Crameri, in attesa delle prossime votazioni.

Nella seconda parte della serata, l’ospite Daniele Maini, ticinese, amante della fotografia e della montagna, ha presentato il suo ultimo libro In cammino tra i ghiacciai. Si tratta di una raccolta di immagini scattate durante il trekking organizzato e ripreso dalla RSI nell’estate del 2022. I partecipanti a questa esperienza hanno percorso attraverso passi e ghiacciai i sentieri poco battuti che collegano la Val Bregaglia alla Valposchiavo. Sono stati selezionati, dei 160 candidati iniziali, solo 8, i quali sono risultati idonei ai test tecnici richiesti per poter far fronte all’escursione che è durata due settimane. Di questi otto, sabato sera sono stati presenti i quattro partecipanti valposchiavini (Irene Vassella, Adriana Zanoli, Reto Passini ed Elia Beti), che hanno raccontato ciò che, oltre ai paesaggi mozzafiato e alla fatica delle scalate, è rimasto loro maggiormente impresso. Tutti riportano che il fare gruppo è stato ciò che è caratterizzato la loro esperienza: Adriana Zanoli ha chiamato ‘regalo’ il legame instaurato con la compagnia, a indicare evidentemente non solo sorpresa, ma anche gratitudine.