Sabato 8 giugno si è tenuto, nella Sala da concerto del Museo d’Arte Casa Console, il “Concorso Fondazione Ernesto Conrad per i giovani violinisti”, grazie anche alla Hochschule Luzern – Musik. Sono stati sei i giovani violinisti che hanno partecipato alla competizione: David Hubov, Maryia Bazhkova, Szilvia Magyar e Valeriya Kurychuk, oltre ai già citati vincitori Pippa Sieppala e Ayben Özdemir. I candidati sono stati giudicati dall’autorevole commissione presieduta da Andreas von Wangenheim (celebre chitarrista) e composta da Brian Dean (violinista della Freiburger Barockorchester), Yulia Berinskaya (violinista attiva nel panorama musicale internazionale), Giovanni Mantovani (direttore del Milano Music Master) e Olivia Schenkel (violinista).
Il concorso prevedeva inizialmente un solo premio e quindi un unico vincitore, il quale avrebbe potuto usufruire del pregiato violino di Casa Console, concessogli in prestito per due anni, e col quale potersi esibire a Poschiavo nella prossima stagione concertistica. I giudici, però, vista la situazione, non hanno esitato a riconoscere il merito ad entrambi i partecipanti che si sono distinti nella loro eccellenza, decidendo di dimezzare il premio: un anno il violino sarà prestato ad Ayben Özdemir e un altro anno a Pippa Sieppala. Entrambe si esibiranno a Poschiavo per la restituzione del violino a Casa Console. Il premio è stato consegnato dall’avvocato Ilario Bondolfi, presidente della fondazione.
Il Maestro Giovanni Mantovani ha spiegato che la situazione era chiara a tutta la giuria e non ci sono state discussioni: entrambe le violiniste premiate hanno dimostrato il loro grande talento che si declinava in una differenza di indole e di carattere, uno oscuro e un altro limpido. Questa differenza non può giustificare una scelta sul che cosa sia meglio, ma solo può far riconoscere che vi è una diversa sensibilità. In particolare, Ayben Özdemir ha colpito il pubblico con l’esecuzione, fra i tre brani scelti, del primo movimento della seconda sonata per violino di Fazil Say, brano contemporaneo dedicato alla crisi climatica: le sonorità che lo caratterizzano sono cupe, tetre, esasperate, di grande forza impressiva. Pippa Sieppala ha invece condotto la sala verso il sentimento più romantico, profondamente intimo, delle tre romanze op. 22 di Clara Schumann.
Moreno Raselli, direttore del museo, ha sviluppato l’idea per questa nuova iniziativa perché lo spirito della fondazione, secondo la volontà dello stesso Ernesto Conrad, è precisamente quello di offrire spazio e possibilità ai giovani artisti. Con questo concorso, che è come detto da Ilario Bondolfi, «una novità, ma sempre nel solco della visione del suo fondatore», si mira a promuovere la passione per l’arte, a renderne nota maggiormente l’esistenza, a farla vivere.