La spensieratezza del Carnevale per riflettere sul volontariato

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Vivere il Carnevale in Svizzera è sempre un’esperienza forte che va ben al di là della dimensione ludica e di svago a cui si associano le giornate di festa; dietro le quinte delle parate ci sono decine e decine di volontari che dedicano passioni e tempo, offrendo alle proprie comunità ore di letizia e divertimento. Strade e laghi si animano, carri a tema attraversano i paesi, raccontano di tradizioni e di contemporaneità. Non c’è un Carnevale uguale all’altro, perché diverse sono le genti e diverse le tradizioni, anche se tutti sono accomunati dalla spensieratezza. Quest’anno, sulle sponde del lago di Aegeri, in un trionfo di colori e allegria, era tutto un brulicare di gruppi e bande, nei loro costumi di scena, spesso protagonisti di un vero e proprio tour de force tra Baar e i paesi limitrofi. Quanta energia e quanta passione si respira; qui il volontariato assume una veste davvero speciale, mettendo a disposizione delle comunità competenze, conoscenze e indubbie doti artistiche; una vera e propria milizia che diventa fondamentale nella valorizzazione delle tradizioni da cui dipende l’identità stessa di paesi e città. Storia e contemporaneità convivono nei costumi, nelle musiche, nei gesti e costruiscono il presente.

Dall’allegra baraonda del Carnevale di strada emergono le radici storiche di questa manifestazione la cui esistenza, anno dopo anno, testimonia la continuità storica; l’avvicendarsi delle generazioni nel solco della tradizione è un punto fermo e va al cuore dell’identità stessa della Confederazione. Mi colpisce sempre la partecipazione festosa e convinta dei cittadini; ovunque si vada, essere in costume e assistere alle parate è un gradevole dovere ai cui ben pochi si sottraggono, un modo di testimoniare la partecipazione alla vita della propria comunità. A ben pensarci, anche in queste giornate di svago si coglie l’essenza del Paese, quello che in occasione dell’Allocuzione di Capodanno 2025 la Presidente della Confederazione Karin Keller – Sutter ha efficacemente sintetizzato ricordando che “La modestia, intesa nel suo senso migliore, è uno dei valori tradizionali della Svizzera. E’ un presupposto fondamentale per il buon funzionamento delle nostre istituzioni e per una convivenza armoniosa”. La partecipazione diretta della popolazione al processo decisionale non viene mai meno, neppure in queste giornate di festa, quando nei paesi i cittadini si riuniscono sotto il Rathaus e accolgono il “Re del Carnevale”. Responsabilità, libertà e partecipazione sono l’essenza stessa della convivenza elvetica, da cui dipende l’accettazione e la condivisione delle decisioni, alla base del vivere comune. Milizia e volontariato diventano strumenti indispensabili per il Paese, per tenere vive le tradizioni, in un equilibrio tanto dinamico quanto delicato; si tratta però di risorse preziose e sempre più scarse, come osservano i dati sul volontariato, una tendenza peraltro condivisa con un gran numero di Paesi europei; gratuità e gratitudine paiono essere valori sempre meno condivisi in un Occidente spaesato che riflette, con fatica, sulla propria identità.