Alla scuola dell’infanzia di Brusio l’anno scolastico è stato dedicato alla montagna, al bosco, alle persone che vi lavorano, agli animali che la popolano, ai frutti che ci regalano.
Dopo le avventure di Grummo, che vive tra le marmitte dei giganti a Cavaglia, i racconti di un nonno speciale appassionato di alpinismo, il teatrino di fine anno dedicato alla montagna, non poteva mancare una visita a M13!
Ospitato degnamente nel Museo poschiavino, M13 attende gli ospiti e i visitatori al piano superiore, in un ambiente su misura per lui.
Loretta Ferrari accoglie i bambini della scuola dell’infanzia di Brusio con gioia e ci guida attraverso il tempo, l’habitat, le vicissitudini e le passioni che M13 ha vissuto in Valposchiavo in modo delicato e gentile, quasi a mitigare ciò che per un certo tempo l’orso ha rappresentato per la nostra valle.
I bimbi sono affascinati dai posti che ha visitato, dal cibo che prediligeva, dalla mole imponente, dalla vista poco acuta e dalla inaspettata velocità con cui si spostava da nord a sud della valle lasciando tutti con il fiato sospeso.
La storia dell’orsetto, raccontata nella tana dell’orso, riporta i bimbi nel mondo delle fiabe, nel quale lui è il peluche da coccolare, l’amico dei sogni, il protagonista di tante e tante storie.
All’invito di vedere finalmente M13, i bimbi tornano alla realtà. Sono impazienti e ognuno prova a immaginarsi come sarà.
Ed eccolo; riempie lo spazio a lui dedicato con le fattezze robuste, il colore autunnale del suo manto, lo sguardo un po’ miope. Nonostante la mole imponente, sembra avere uno sguardo un po’ contrito, come a chiedere scusa del trambusto che, suo malgrado, ha scatenato tra la nostra gente e nel contempo felice di essere tornato tra le nostre montagne, ai piedi del Sassalbo.
E al termine, una merenda che a M13 sarebbe piaciuta molto! Ciambella e miele, dolce e cremoso, che i bimbi hanno mangiato di gusto prima di un caloroso applauso e un grazie di cuore a Loretta, la nostra formidabile guida!
Monica Paganini