Venerdì 9 e sabato 10 giugno, come di tradizione, si è tenuto il teatro di fine anno delle terze. Un evento sempre atteso dalla gente e dai ragazzi, una tappa che fin dalle elementari si guarda con un po’ di invidia negli occhi, aspettando il proprio turno per essere su quel palco, e che una volta superato, si rivive da spettatori, ritrovando quelle emozioni.
“La mente è come un paracadute, funziona solo se la apri” questo il titolo della rappresentazione di quest’anno, a cura di Valerio Maffioletti. Usando un escamotage, in cui uno scienziato dalla cima di un campanile osserva la piazza e i pedoni sottostanti, veniva analizzata l’importanza del linguaggio nella comunicazione umana e l’analisi dello spazio e del movimento. I risultati? “Comunicare è vivere, vivere è comunicare”
Un pezzo non convenzionale che è però riuscito a catturare l’attenzione del pubblico. Bravi gli attori tutti, sia quelli caricati da parti più importanti che tutti i ragazzi nelle parti corali.
Dopo il teatro abbiamo fatto alcune domande al regista, Valerio Maffioletti.
Valerio, come mai la scelta di questo pezzo?
Quelli messi in scena sono tutti esercizi fatti nella mia formazione da attore. L’aspetto della ricerca è fondamentale e didattico e questo pezzo è stato sicuramente un processo formativo.
Perché questo titolo?
È una frase di Albert Einstein, che ha sempre sostenuto l’importanza della curiosità, dell’aprirsi all’osservazione delle cose che ci circondano. È proprio quest’osservare che sta alla base di questo pezzo.
Quanto tempo avete avuto a disposizione?
Relativamente poco tempo, una decina di incontri e un’ultima settimana intensiva.
Qual è stato il problema e quale la soddisfazione più grande di questo progetto?
Il problema più grosso, siccome i ragazzi si aspettavano una trama più convenzionale, è stato fargli capire che si poteva raccontare una storia attraverso la scoperta di come si racconta una storia, cosa si trova dietro ad un teatro.
Una grande soddisfazione è stata invece veder partecipare tutti, ognuno con la propria personalità e caratteristiche, scoprendo così delle grandi doti.
Matilde Bontognali