Della Vedova, Monigatti, Heiz: portavoce dei disagi della popolazione provocati dall’orso

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Interpellanza in Gran Consiglio sul tema orso
L’orso, così come preannunciato nelle scorse settimane, è stato al centro della discussione durante l’ultima sessione del Gran Consiglio.

I sottoscritti Granconsiglieri Alessandro Della Vedova, Karl Heiz e Dario Monigatti si sono dunque fatti portavoce in Parlamento delle istanze, dei disagi e delle paure di molti valligiani a seguito della presenza sul nostro territorio dell’orso M13, ma soprattutto delle sue azioni predatorie ai danni di agricoltori e apicoltori, nonché delle sue incursioni in vari centri abitati del Comune di Poschiavo.

Nello specifico, si è chiesto al Governo d’intervenire nei confronti della Confederazione affinché possa essere modificato e adattato il concetto di gestione dell’orso, in modo che lo stesso tenga maggiormente in considerazione i diritti della gente confrontata con la sua presenza, soprattutto nel caso di orsi problematici come M13, non escludendo a priori l’allontanamento dell’orso verso territori disabitati e quindi più adatti alla conduzione della sua esistenza.

Al Governo è inoltre stato chiesto d’intervenire nei confronti di Berna affinché metta a disposizione maggiori risorse per l’attuazione delle misure di prevenzione attualmente richieste dal concetto di gestione dell’orso. Si ritiene infatti inaccettabile che la Confederazione imponga la convivenza fra uomo e orso e poi scarichi la maggior parte degli oneri di questa operazione sui Comuni da un lato e sui privati cittadini dall’altro.

Infine, è stato chiesto al Governo grigionese d’intensificare i contatti con il Governo del Trentino Alto Adige al fine di favorire una gestione maggiormente coordinata della questione orso. Da quanto appreso ultimamente dai giornali, pare infatti che le Regioni Trentino Alto Adige, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, alla luce delle problematiche conseguenti al moltiplicarsi di questo plantigrado sul proprio territorio, stiano valutando d’intervenire con misure coercitive già all’insorgenza dei primi segnali di problematicità; queste misure dovrebbero evitare la drastica soluzione consistente nell’abbattimento dell’esemplare all’insorgenza di pericolo per l’uomo, come previsto dal concetto di gestione dell’orso attualmente in vigore, che così andrebbe attuata solo in casi estremi e particolarmente gravi.

Le autorità locali, affatto rassegnate alle difficoltà del compito da affrontare, sono tuttavia consce del fatto che la modifica del concetto di gestione dell’orso sarà una questione non facile da ottenere e comunque non in tempi rapidi; ciò a causa del forte sostegno che l’orso, ma i predatori più in generale, possono vantare nei confronti dell’opinione pubblica, soprattutto nei grossi centri urbani.

Per questo motivo, con l’intento di contenere il più possibile eventuali danni a beni animali e materiali, ma soprattutto di garantire l’incolumità delle persone, stanno cercando di promuovere l’attuazione delle misure di prevenzione secondo le indicazioni ricevute dal Cantone, così come fatto da altre regioni confrontate prima della nostra con la tematica orso.

In questo senso, le autorità locali fanno appello alla comprensione e alla collaborazione da parte della popolazione e dei settori maggiormente confrontati con la problematica di M13 affinché attuino, per quanto possibile, le misure proposte.

Perfettamente coscienti del senso di paura, ingiustizia e ribellione che aleggia in gran parte della popolazione, per i cui sentimenti c’è massimo rispetto e comprensione da parte delle autorità politiche in loco, si è tuttavia consapevoli che la non attuazione delle misure di prevenzione consigliate favorirebbe la permanenza di M13 sul nostro territorio; oltre a ciò, si correrebbe il rischio di dare ragione a coloro che sostengono che la situazione attuale si sia venuta a creare per la mancata collaborazione della nostra gente. Questo darebbe a costoro la possibilità di scaricarsi dalle proprie responsabilità nella sciagurata ipotesi, che evidentemente nessuno auspica, che qualcosa possa accadere all’incolumità delle persone. Si ringrazia dunque sentitamente per la comprensione, nonché per la collaborazione e prova di maturità si qui dimostrate.

 

I Granconsiglieri dei Circoli di Poschiavo e Brusio
Alessandro Della Vedova, Karl Heiz e Dario Monigatti