Reto Capelli, nuovo presidente di Giunta, propone discussioni in italiano

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Reto Capelli, presidente di Giunta nel 2018

Durante la seduta di Giunta di lunedì 11 dicembre, c’è stata la nomina del presidente e del vicepresidente per il 2018. Reto Capelli (PLD) e Carlo Crameri (PDC) sono stati eletti per acclamazione.

“Ringrazio prima di tutto per la fiducia che mi è stata dimostrata”, ha dichiarato in prima battuta il neo presidente Capelli, che ha subito promesso che cercherà di fare in modo che le sedute del prossimo anno durino di meno. “Certamente – ha aggiunto sorridendo – mancherà lo charme che abbiamo avuto negli ultimi due anni con le due bravissime colleghe Michela e Gabriela”.

L’esponente del PLD ha colto l’occasione per lanciare una nuova idea. “Avete notato – ha spiegato – che sto parlando in italiano: vorrei fare la proposta di svolgere le sedute di Giunta in italiano, a partire già dal 22 gennaio. So bene che il dialetto è una tradizione, ma vi invito a pensarci”.

Carlo Crameri, vicepresidente di Giunta per il 2018

Capelli ha quindi spiegato i vantaggi che implicherebbe una tale scelta. “Parlando in dialetto – ha affermato – facciamo lo stesso sbaglio degli svizzeri tedeschi che hanno trasformato il dialetto in una lingua ufficiale, incuranti di chi, come noi, ha imparato il tedesco; secondariamente, è una questione di rispetto per chi ascolta, essendo la Giunta aperta al pubblico, e non necessariamente chi ci ascolta sa il dialetto. In ultima analisi, – ha concluso – con gli interventi in italiano, secondo me, siamo obbiligati a prepararci, e grazie a ciò gli interventi dovrebbero risultare più coincisi e più efficaci”.

L’ultima seduta dell’anno si è poi conclusa con i ringraziamenti di Gabriela Menghini Inauen, presidente uscente, che ha detto di aver “apprezzato molto questa opportunità”, che le ha permesso di ampliare le conoscenze politiche.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

3 COMMENTI

  1. Auguri a presidente e vice!
    E soprattutto complimenti per la proposta dell’italiano. Non è una lingua straniera, è la lingua madre.
    Sarebbe un segno di rispetto al protocollista, al pubblico che ascolta, alla stampa e all’italianità. NOn è un attacco alle tradizioni e men che meno al dialetto!

  2. Auguri Caro Reto per la presidenza della Giunta e con un po’ di anticipo, Buon Anno!
    “Mi pare vero una bella proposta”, quella di svolgere le sedute in lingua italiana. Cercate, se l’idea verrà accettata, di usarla come si deve…