Nella seduta di Giunta di lunedì 14 dicembre, sotto il punto “Varie ed eventuali”, Poschiavo Viva (in collaborazione con gli altri partiti) e PLD hanno depositato, rispettivamente, un postulato in merito alla gestione della Val di Campo e uno dal titolo “Mettiamo le basi oggi per la Valposchiavo di domani” (in fondo riportiamo i testi integrali).
Sempre in queste sede, il Consiglio comunale ha fornito una risposta ad un altro postulato di Poschiavo Viva, quello relativo al “riordino del territorio dopo la cessazione di un’attività”, presentato il 7 ottobre 2019. Vista la complessità della tematica, è stato spiegato, la replica ha richiesto più di 1 anno per essere elaborata.
Le risposte
1 – L’elenco delle infrastrutture e dei depositi fuori uso sulle particelle del Comune di Poschiavo.
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2 – Elenco dei contratti, degli accordi e delle concessioni delle cave o dei depositi di proprietà del Comune di Poschiavo date in gestione. A questo proposito chiediamo una valutazione sommaria degli introiti generati negli ultimi 5 anni prima della chiusura delle cave o dei depositi.
Come è già stato segnalato in Giunta, la domanda 2 può essere risposta solo nella prima parte. È praticamente cosa impossibile presentare una valutazione sommaria degli introiti generati negli ultimi 5 anni, senza essere a conoscenza dell’impiego di risorse e del valore aggiunto creato sul territorio del Comune di Poschiavo.
- Cava Calscinan: Rossi&Co
- Cava Orezza: Marmi e serpentini SA
- Cava Clef: Marmi e serpentini SA
- Cava Lago Bianco: chiusa
- Cava Botul: chiusa
3 – Verifica se nei contratti di concessione erano comprese le garanzie dei gestori o dei privati in merito ai costi di smaltimento degli impianti o dei macchinari.
Nei contratti per le cave Clef e “Orezza” è stato definito che, qualora la ditta cessasse definitivamente la sua attività, il Comune può pretendere che essa sgomberi tutti gli impianti. La stessa clausola è annotata per il Botul e Lago Bianco. Per la cava Calscinan si è ancora in fase di chiarimenti.
4 – Presentare un inventario delle linee (cavi, fili e tralicci) sul territorio del Comune di Poschiavo, valutando se siano ancora necessarie o si possano sostituire con altre tecnologie più innovative e meno incisive (linee telefoniche/cellulari).
Questo punto, cioè proposte per sostituzioni tecnologiche non rientra nelle competenze del Comune di Poschiavo. Si è comunque in contatto con Swisscom e Repower per trovare una soluzione sostenibile.
5 – Presentare una proposta per lo smantellamento delle infrastrutture obsolete e la relativa tempistica.
Vedi anche tabella al punto 1. Diversi lavori di ripristino del territorio sono già stati presi alla mano, la situazione di altre infrastrutture si trova in fase di chiarimento. Per le altane e le recinzioni è previsto di sottoporre alla commissione di Giunta il relativo regolamento nel corso del 2021. Il Reparto tecnico interviene regolarmente tramite lettere (nel 2020 già 12) e sopralluoghi a esortare i contravventori a rispettare l’ordine sul territorio. La polizia cantonale è stata informata in questo senso ed interverrà comminando multe disciplinari in caso di abusi. Inoltre, si procede a sensibilizzare le società e le associazioni attive sul territorio a voler rispettare la normativa e l’ambiente.
Postulato in merito alla gestione della Val di Campo
“Poi la Val di Campo, una valle laterale della parte superiore della Valposchiavo, il suo orgoglio e il suo gioiello. Se l’Engadina è il tetto d’Europa, allora la Val di Campo è il tettuccio sulla torre laterale che sovrasta di un bel po’ il tetto.”
Con queste parole Wolfgang Hildesheimer (1916-1991) descriveva la Val di Campo e le sue bellezze. Con una superficie di 3026ha, essa è una zona inclusa nell’inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti di importanza nazionale. Di questo inventario fanno parte i paesaggi svizzeri più emblematici e di maggior pregio. L’obiettivo è quello di preservarne la bellezza, la varietà e la specificità che caratterizzano il territorio.
Se l’affluenza di turisti in Val di Campo è aumentata sensibilmente nel corso degli ultimi anni, il flusso della scorsa estate è stato ancora più abbondante e le conseguenze legate ad esso destano preoccupazione.
La problematica si estende su tutto il territorio della Val di Campo. La forte affluenza e la mancanza di strutture e informazioni utili ai turisti così come di un concetto gestionale hanno portato non pochi disagi, imputabili anche al comportamento di chi è poco rispettoso degli altri o non conosce il concetto di protezione. Sparsi sul territorio si notano rifiuti, escrementi, fuochi da campo non autorizzati, alberi rovinati e altro ancora. Anche per la pastorizia e la gestione dell’agricoltura sono sorti problemi in relazione all’aumento dei turisti: per esempio gli animali al pascolo sono maggiormente disturbati dalle persone o dai cani gestiti in modo scorretto.
Un altro evidente punto critico è quello dei parcheggi all’entrata della valle, infatti non poche volte si sono viste automobili in posteggi di fortuna lungo il ciglio della strada oppure nelle zone adiacenti al parcheggio di Sfazù. Ciò provoca disagi al traffico e problemi di sicurezza. Pure il traffico lungo la strada della Val di Campo non è indifferente, le svariate corse del trasporto pubblico e il transito di auto contrastano con quello che dovrebbe essere un ambiente quieto e incontaminato.
In vista dell’imminente stagione invernale e per gli anni futuri è quindi evidente la necessità di sviluppare e attuare un concetto gestionale per affrontare in modo attivo e differenziato sfide e opportunità. Soprattutto però è necessario per evitare di mettere seriamente a rischio gli obiettivi del piano federale e tutelare quello che lo scrittore Hildesheimer ha definito come “l’orgoglio” e il “gioiello” della Valposchiavo.
Lo scopo primario del presente postulato è quindi quello di chiedere al Consiglio comunale di:
- Nominare un gruppo di lavoro composto da rappresentanti di tutte le parti interessate (Comune, Consorzi, Turismo, Agricoltura, eventuali consulenti esterni);
- Effettuare un’analisi della situazione attuale tenendo conto dell’intreccio di interessi sulla base dei conflitti segnalati;
- Predisporre/implementare un catalogo di misure da adottare.
In nome dei gruppi politici in Giunta:
- Carlo Vassella
- Graziano Crameri
- Fabio Zanetti
- Michela Paganini
Postulato: mettiamo le basi oggi per la Valposchiavo di domani
Stimato presidente, stimati Consiglieri di Giunta, stimato Podestà e stimati Consiglieri comunali del comune di Poschiavo Stimato Sindaco e stimati Consiglieri comunali del comune di Brusio
Lo spopolamento delle periferie è un tema molto attuale e preoccupante. Sono specialmente i giovani a lasciare la Valle per la loro formazione, ma sono pochi a rientrare. Lo spopolamento non è solo una conseguenza del mancato rientro dei nostri giovani, ma anche dal fatto che molti lavoratori esteri attivi sul nostro territorio non vi prendono domicilio. Essi coprono sì il fabbisogno di manodopera, ma scelgono di vivere oltre confine.
La Valle ha investito e sta investendo molto per aumentare la propria attrattività. Sono poche le regioni con meno di cinquemila abitanti a poter vantare un’offerta paragonabile di infrastrutture, servizi sanitari, offerte culturali, turistiche e sportive. Tutta questa offerta è difficilmente sostenibile in un contesto di popolazione attiva decrescente.
Le statistiche ufficiali, riassunte nel grafico sottostante, evidenziano una quota di ultrasessantenni sopra la media e parallelamente si nota una sotto rappresentanza della popolazione nella fascia di età compresa fra i 15 e i 44 anni.
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La piramide demografica ci suggerisce una chiara tendenza. L’invecchiamento della popolazione, sebbene rappresenti una evoluzione in atto in quasi tuti i paesi industrializzati, è particolarmente accentuato in Val Poschiavo. Un fenomeno, che nella nostra piccola realtà, va analizzato e fronteggiato.
L’incarico
Entro la fine del 2021, chiediamo che il Consiglio comunale, si faccia portavoce e paladino dei seguenti esposti:
A) Nell’ambito delle attività regionali, in sintonia fra i due comuni
- Analizzare in modo oggettivo i motivi per i quali molti giovani non tornano in Valle dopo gli studi e formulare delle proposte per contrastare il fenomeno.
- Valutare svantaggi e vantaggi nel risiedere in Valle rispetto nel risiedere in una regione confinante (Engadina / Valtellina) e riassumerli in un breve “vademecum”.
- Proporre delle misure atte ad incentivare l’aumento dei residenti in una fascia di età fra i 15 e 44 anni, siano essi giovani Valposchiavini o lavoratori e apprendisti frontalieri.
- Elaborare idee per promuovere il legame personale verso la Valle e migliorarne l’attrattività.
B) Nell’ambito dell’amministrazione comunale e degli enti collegati sui quali il comune può esercitare una notevole influenza (per esempio la Regione Bernina, il Centro Sanitario Valposchiavo, le scuole comunali e professionali)
- Alla luce delle valutazioni fatte in ambito Regionale, il Consiglio Comunale mette in atto tutte le misure che egli ritiene più consone ad incentivare l’aumento dei residenti in Valle e stili un breve rapporto su quanto fatto all’indirizzo della Giunta.
Per il PLD Valposchiavo, i Consiglieri
Fabio Zanetti, Cristina Plozza, Flavio Lardi, Bernardo Paganini