Tahar Ben Jelloun, “Insonnia”

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Un grande scrittore marocchino inventa una storia che mette i brividi. Un uomo soffre di insonnia, solo il delitto placa la sua ansia notturna. Diventa un assassino seriale impunito, anche se continua a pensare di anticipare solo la fine di persone già condannate. Da leggere di giorno.

Incipit: «Ho ucciso mia madre. Un cuscino sul viso. Ho fatto un po’ di pressione. Non si è nemmeno mossa. Ha smesso di respirare. Tutto qui. Poi ho dormito, a lungo, profondamente. Credo di aver dormito per ore, perché ho fatto sogni molto belli, luminosi, colorati, profumati. Era la prima volta che trascorrevo un’intera notte immerso in un sonno profondo, calmo, ristoratore. Non mi sono neanche alzato per fare pipì.»