Val di Campo, ecco le possibili soluzioni: ora la palla passa al Consiglio comunale

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Lunedì 31 gennaio si è tenuta la prima seduta della Giunta comunale dell’anno 2022. “E’ un onore – ha esordito il neopresidente Lorenzo Heis – presiedere questa assemblea […] grazie nuovamente per la fiducia, spero che la tempesta Covid finisca in modo che si possa tornare a vivere con più serenità. Purtroppo, non ci sarà la diretta streaming, ma spero che se ne possa parlare ancora in futuro. L’ottima stagione turistica, che implica la salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente, sono segnali che indicano che la Valposchiavo si trova sulla strada giusta: diamoci da fare per il presente e per il futuro delle prossime generazioni […] Questo è un anno particolare, perché è un anno di elezioni, divise tra Gran consiglio e Comune. Un personale ringraziamento – ha concluso – a tutti i candidati con l’augurio che anche i giovani si mettano in gioco”.

Prima seduta senza intoppi per il presidente di Giunta Lorenzo Heis e la vicepresidente Gabriela Menghini-Inauen

Informazione in merito al postulato sulla gestione della “Val da Camp”

Tra i punti più corposi e interessanti quello relativo alla risposta al postulato in merito alla gestione della Val di Campo, presentato il 14 dicembre 2020 e firmato da tutti i movimenti politici del comune di Poschiavo.

Il flusso di visitatori e di attività ricreative negli ultimi anni – ha spiegato il consigliere comunale Orlando Lardi – è aumentato notevolmente, ciò anche a causa della pandemia. In virtù della maggiore frequenza di accesso di visitatori, però, – è stato fatto notare – “la pace della valle è diminuita, la vegetazione è localmente danneggiata, i conflitti con l’agricoltura sono aumentati e si verifica l’aumento dei rifiuti e di altri disturbi”.

Per questo motivo, il Consiglio comunale, l’11 maggio scorso, ha incaricato il Prof. Dr. Giovanni Danielli per la realizzazione di un concetto globale per una migliore gestione degli spazi. Per l’estate 2021 sono state realizzate delle misure urgenti, come la gestione dei posteggi a “Sfazù” tramite i “ranger”, aumentando i controlli in zona tramite la polizia cantonale e/o gli assistenti di polizia, con la sensibilizzazione degli escursionisti tramite un volantino e con l’installazione dei servizi igienici (Kompotoi).

Durante la seduta di Giunta, Danielli ha presentato un riassunto, in lingua italiana, del concetto globale.

Tra tutte le misure passate al vaglio (nel gruppo di discussione sono stati menzionati: Orlando Lardi, Corrado Crameri, Daniela Luminati, Nicola Passini, Kaspar Howald, Tobia Crameri, Luigi Badilatti, Chatrina e Giorgio Murtas, Moreno Crameri, Sergio Cortesi, Arno e Ludmila Crameri, Gianluca Balzarolo, Luigi Giuliani, Diego Battilana, Livio Costa, Bruno Heis) ne sono state selezionate alcune, ritenute le più significative (da specificare che il prof. Danielli ha eseguito diversi sopralluoghi e parlato con turisti e residenti). Nel complesso, sono stati rilevati cinque problemi principali: accesso alla valle, problemi di traffico e conflitti tra utenti della strada, in parte problemi infrastrutturali e anche conflitti nei ristoranti, problemi/conflitti turismo/agricoltura, problemi/conflitti turismo/natura, problemi/conflitti campeggio.

La prima misura potrebbe riguardare l’individuazione di un focus su attività ricreative, sulla natura e sull’agricoltura, cercando di creare sia soluzioni attraenti per chi cerca relax sia spazi in cui la natura ha la priorità. In questo senso si sta pensando ad una ripartizione della Val da Camp in zone in base agli usi. Di conseguenza, l’obiettivo verterà su una maggiore conservazione della natura in zona laghi, impedendo, per quanto possibile, il danneggiamento della vegetazione.

Un’altra misura interessante potrebbe essere la promozione di un percorso diretto da Sfazù e Pozzulasc (versante orografico sinistro della valle), tramite la realizzazione di un parcheggio proprio a Pozzulasc (il sentiero a Buril è sconsigliato, in quanto qui si deve ridiscendere fino al ponte sul torrente).
In fase di realizzazione del parcheggio a Pozzulasc sarebbe inoltre da verificare la fattibilità di un ponte sul torrente «Val da Camp» in direzione Zarera: “Questo – è stato spiegato – a favore del sentiero escursionistico verso Sfazù e in inverno per accedere allo skilift a Zarera.
La realizzazione di questo ponte è motivata nell’ambito del turismo e per la migliore gestione dei posteggi in zona Sfazù / Pozzulasc”.

Si sta anche valutando un possibile trasferimento del campeggio sul fondovalle, con opzione di durata corta a Saoseo: “Il campeggio – è stato spiegato – causa alcuni problemi nell’alta Val da Camp, soprattutto perché la sua infrastruttura non corrisponde alla situazione delicata ed è in parte in conflitto con il pascolo. L’intenzione è quindi quella di trovare una possibile variante sul fondovalle. Questa posizione ha il vantaggio che ci sono alternative in caso di maltempo e la Val da Camp viene risparmiata da ulteriori viaggi. La superficie sopra la capanna APE ai Pru Gerli sarebbe adatta per il campeggio. Tuttavia, – è stato aggiunto – dovrebbe essere ancora possibile utilizzare lo spazio a Saoseo per singole settimane di campeggio per gruppi organizzati”.

Un’altra soluzione, è stato spiegato, potrebbe essere quella di stabilire un limite massimo di persone trasportate con l’AutoPostale (la nuova concessione avverrà nel 2022): “Va sottolineato qui – è stato detto – che nei giorni di punta il carico programmato è stato talvolta notevolmente superato. In Valposchiavo saranno istituite nuove linee di Autopostale per meglio distribuire i turisti e per compensare eventuali restrizioni nella valle”.

In aggiunta si sta pensando all’istituzione di parcheggi a pagamento. “La gestione dei parcheggi a pagamento – è stato spiegato – è ormai diffusa in Svizzera, ma anche nei Paesi confinanti. In base all’esperienza di Pontresina, dovrebbero essere applicate tariffe simili. In Valle Verzasca si pagano CHF 10.-, se si consumano più di CHF 5.- in uno degli innumerevoli ristoranti si rimborsano CHF 3.-. Tale regolamento non è necessario a causa dell’offerta limitata in Val da Camp. In assenza di rimborso, i CHF 3.00 potrebbero essere versati in un fondo per la salvaguardia della valle. Infine – è stato aggiunto – le violazioni d’accesso alla Val da Camp dovrebbero essere punite più severamente (Morteratsch, multa fino a CHF 2’000 per violazione del divieto di circolazione)”.

Come ultima misura, potrebbe essere apposta una barriera a Sfazù: “Siccome – è stato spiegato – sulla strada verso la Val da Camp c’è già molto traffico e spesso sorgono situazioni conflittuali, poiché aumentano anche i viaggi illegali, a Sfazù dovrebbero essere prese delle misure più drastiche. Inoltre, dovrebbe essere evitata la guida illegale. Una barriera avrebbe senso, in quanto potrebbe anche dissuadere le persone che vogliono evitare le tariffe di parcheggio”.

I commenti

Graziano Crameri (PDC): “Personalmente vivo lì quattro mesi all’anno, ma non vedo tutti questi problemi […] Comunque abbiamo una buona base su cui partire […] Come si intende procedere e chi si occupa di valutare proposte? Concludo con un appello, ovvero dare priorità ai conflitti che possono creare situazioni pericolose: tra automobili, mezzi agricoli e bici; tra pedoni e bici e il conflitto tra persone e mucche nutrici”.
Gli ha risposto il consigliere comunale Orlando Lardi: “Si tratta di generare priorità, come per esempio il pericolo, oppure trovare soluzioni pratiche come realizzare il sentiero per togliere i pedoni dal traffico […] Chi se ne occupa? Un pochino di tutti… il Consiglio comunale dovrebbe proporre i progetti […] Ora abbiamo un documento che possiamo seguire, l’importante è non lasciarlo lì nel cassetto”.

Fabio Zanetti (PLD): “Mi ha fatto un po’ male sentire dire che il campeggio temporaneo dà tutti questi problemi […] Prima le zone di campeggio erano 7 in Valposchiavo, ora sono solo 2, le migliori: Val di Campo e Selva. Tra le proposte si parla di trasferire il primo sopra la capanna APE, ai Pru Gerli, ma in zona ci sono gli agricoltori, con i quali abbiamo un conflitto […] Noi vorremmo più zone, non rinunciare a Saoseo. Finché non abbiamo soluzioni definitive non vorremmo rinunciare prematuramente. Poter offrire ai ragazzi quel posto è una delle cose potenzialmente più attrattive”.

Corrado Crameri (Poschiavo Viva): Da quest’anno gli agricoltori devono sottostare ad una direttiva cantonale, un regolamento che a giugno ci impone di riempire formulari e dire in che modo abbiamo cercato di evitare i pericoli con le vacche nutrici […] Non è che non vogliamo il campeggio in Saoseo, ma quella zona rappresenta il punto più giusto per il veterinario per poter accedere e prestare il suo servizio[…] Per 14 giorni la mucca deve essere fuori zona dai turisti e il veterinario deve poter arrivare 2-3 volte al giorno […] Esorto il Consiglio comunale a prendere delle soluzioni perché la stagione è alle porte”.

Fabio Zanetti: “Tanti dei progetti menzionati sono costosi. Il Consiglio comunale auspica che taluni siano finanziati da Valposchiavo Turismo?”.
Gli ha risposto Orlando Lardi: “Credo che ogni progetto va analizzato in termini di fattibilità e finanziabilità; in questo momento è prematuro parlarne, anche se il prof. Danielli, per esperienza, è certo che finanziamenti arriveranno anche da privati”.

Ivan Pola (Poschiavo Viva): “Spero vengano tenuti in considerazioni i bisogni di tutti e non solo quelli emersi stasera. Circa 15 anni fa era stato fatto uno studio sul traffico proprio nella stessa zona, ma era stato messo nel cassetto per l’opposizione degli agricoltori […] Il Consiglio comunale deve avere il coraggio di valutare proposte e tentare di metterle in pratica”.

Fulvio Betti (UDC): “Vorrei Ringraziare, oltre al prof. Danielli, il Consiglio comunale e il gruppo di lavoro perché già l’estate scorsa abbiamo visto alcuni provvedimenti proficui […] L’unica via percorribile è quella che il Consiglio comunale individui le misure prioritarie e le presenti in Giunta nel corso dell’anno, con anche le modalità di finanziamento […] Mi aspetterei delle informazioni a scadenza temporale”.

In conclusione

La chiusura della discussione è spettata al podestà, Giovanni Jochum: “Come sottolineato in precedenza, il compito del Consiglio comunale è quello di trovare le priorità e le relative soluzioni, non escludendo ulteriori approfondimenti con il gruppo di lavoro. Per quanto riguarda i conflitti d’interessi ci vuole la volontà di cercare e trovare le soluzioni, non di rimanere fermi sulle proprie posizioni. Questo punto è molto importante e ci tengo a precisarlo in questa sede […] Ci saranno compiti comunali e altri turistici, magari si troverà anche la partecipazione di alcuni sponsor (come, per esempio, è avvenuto a Cavaglia), a dipendenza del progetto. Sono sicuro – ha concluso – che insieme riusciremo a trovare le soluzioni adeguate”.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

1 COMMENTO

  1. Parlamento che finalmente è tornato a discutere e dialogare confrontandosi. Nella seconda metà dell’anno scorso si era pian piano scemati in sedute monotone prive di discussione.
    Complimenti a tutti ….. è stato un piacere seguire questa Giunta!