Mi piace pensare che se Bernardo Lardi fosse ancora qui, nel vedere la bella mostra retrospettiva allestita in sua memoria in Galleria Pgi a Poschiavo, riuscirebbe a malapena a celare – magari dietro un sorriso di circostanza – la sua profonda gratitudine nei confronti di coloro che l’hanno resa possibile. L’apertura della mostra è coincisa inoltre con l’uscita dello splendido volume monografico sulla sua opera artistica: «Bernardo Lardi – Vita e arte», Tipografia Menghini, a cura di Massimo Lardi.
Come sottolineato da Dalmazio Ambrosioni in occasione del vernissage di sabato 10 luglio 2022, nonché da Nando Iseppi in un suo recente scritto, non sembrerebbe per nulla casuale che i gemelli Bernardo e Massimo Lardi, entrambi dotati di un non comune estro creativo, abbiano (coscientemente o meno) deciso di suddividersi gli ambiti artistici in cui cimentarsi. Se infatti Bernardo, nei vari ritagli di tempo libero, ha tenuto fede al suo giovanile istinto di rappresentare la realtà in maniera figurativa, Massimo ha invece fino ad oggi quasi interamente consacrato la sua vita ed il suo talento alle lettere. Sappiamo però da svariate testimonianze come anche Massimo sappia disegnare e dipingere con notevole disinvoltura, mentre è altresì possibile affermare che la passione di Bernardo per la storia e la letteratura sarebbe comodamente potuta sfociare in attività letteraria.
Bernardo Lardi – lo testimoniano le poche esposizioni tenute in vita – non ha però mai posto la sua arte in primo piano e nemmeno decise di dedicarvisi con maggiore fervore, frequentando ad esempio un’accademia o altro. La sua “mano intelligente” – come poeticamente definita da Ambrosioni – non proveniva però solo dall’interesse al mondo pittorico o dall’acquisizione di nozioni autodidattiche, ma anche da uno sguardo attento e al contempo disilluso sugli eventi della vita. È da questo sguardo che nascono molte sue raffigurazioni, che nella forma stilizzata e caricaturale degli elementi messi in campo trovano l’espressione più matura ed originale.
Ecco quindi come la sua satira pungente si interroga su chi siamo e dove andiamo, esprimendo le tematiche esistenziali con cui da sempre l’uomo si confronta. Spesso si tratta di avvenimenti di cronaca o attualità, ma sempre inseriti in un contesto storico e mitologico più ampio; non mancano inoltre i riferimenti alla tradizione e alla contemporaneità, dove di particolare rilievo, per ragioni legate al suo trascorso professionale, risultano i temi legati alla giustizia e all’illegalità. È dunque la vita in tutte le sue sfaccettature e contraddizioni che trasuda dalle sue opere, ma anche la bellezza e la pienezza di significato che essa può contenere.
Con questa retrospettiva, che avviene a due anni dalla sua morte, è un po’ come se Bernardo Lardi fosse brevemente tornato fra noi per parlarci di un senso di compiutezza da tramandare ai posteri; di una raffigurazione del mondo dove anche il minimo dettaglio conta e dove ogni piccola superficie è compiuta.
Le opere sono in esposizione – da martedì a domenica, ore 14.30-17.30 – fino al 2 di agosto 2022 presso la Galleria Pgi di Poschiavo, luogo dove è pure possibile acquistare la monografia «Bernardo Lardi – Vita e arte» al prezzo di fr. 25.-.