Venerdì scorso, 31 agosto, nelle pagine sportive della Südostschweiz (SO), è uscito un bell’articolo che parla di Evelina Raselli. L’atleta ventiseienne di Le Prese, dopo essere stata per 10 anni in forza alle “Lugano Ladies” ed avere disputato 241 partite in prima lega nazionale (NLA), ha firmato per la prossima stagione un contratto con l’SC Reinach: un cambiamento che Evelina considera come una sfida personale in grado di offrirle ulteriori possibilità di sviluppo.
Nell’articolo in questione, a cura di Daniel Monnin, viene citata una lunga serie di risultati ottenuti dalla discatrice presiense. Oltre alle 241 partite e ai 4 titoli vinti con le “Ladies” in NLA, Evelina ha all’attivo 163 incontri e 2 medaglie di bronzo, ottenute rispettivamente alle Olimpiadi di Soči (2014) e ai Mondiali di Burlington (2012) in maglia rossocrociata. Il giornalista della SO la descrive come una giocatrice con un ruolo cruciale in nazionale, un centrale dal potenziale offensivo e dalla forza prevaricante; nel Lugano ha raggiunto una media di 1,3 punti a partita, per un totale di 150 reti e 166 assist. Ma Evelina è una compagna di squadra che non si sottrae al suo dovere nemmeno in difesa.
La nuova sfida di Evelina Raselli nell’SC Reinach (AG), a 30 km dal suo nuovo domicilio di Ebikon (LU), assieme a due altre compagne della nazionale e all’allenatrice Mel Häfliger, sarà dunque quella di riuscire a fare sognare i nuovi tifosi provando a riconquistare il trofeo in NLA, che nella piccola cittadina argoviese manca ormai da una quindicina d’anni.
Un suo possibile cambio era già trapelato nell’ultima nostra intervista ad aprile. Ora però la notizia è ufficiale e le abbiamo voluto chiedere qual è stato lo stimolo decisivo che l’ha portata all’ingaggio con l’SC Reinach: “Non è stata una decisione facile e non è stata presa in fretta, – ha dichiarato l’atleta valposchiavina al nostro giornale – diversi fattori e aspetti mi hanno portata a intraprendere questa nuova sfida”.

Sul fatto che a pesare sulla decisione siano stati motivi legati all’ambiente lavorativo, oppure piuttosto a quello sportivo o di altro genere, Evelina ha aggiunto: “Non c’è una ragione maggiore dell’altra. Nell’hockey femminile una deve andare con l’altra e io penso di aver trovato la soluzione per avere una sfida in entrambi gli ambiti”.
Mentre sul suo apporto alla squadra argoviese, che non vince il campionato di massima divisione dal 2003, Evelina non si sbilancia troppo: “Il Reinach ha vinto la medaglia di bronzo lo scorso anno ed ha una squadra giovane con tante giocatrici che vogliono affermarsi ed arrivare alla nazionale. Io proverò a dare il mio contributo al 100% per rendere migliore la squadra, di cosa saremo capaci lo vedremo a fine stagione”.
Le abbiamo poi chiesto quali potrebbero essere le sue ulteriori sfide nella vita: “Mi trovo in una nuova squadra, in un nuovo ambiente, in un nuovo contesto. Ma la sfida rimane quella di divertirmi e cercare di migliorare ogni giorno, come giocatrice e come persona”. E su un suo eventuale ritorno in Valposchiavo afferma che “non si sa mai, ma al momento il focus è sul presente”.
Evelina ci rivela inoltre di aver lavorato duro quest’estate, durante la preparazione: “Ora finalmente si va anche sul ghiaccio. Non vedo l’ora che inizi il campionato”.
Achille Pola