Val di Campo, la Giunta promuove il progetto a Pozzolascio in nome della sicurezza

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Durante la seduta della Giunta di Poschiavo di lunedì 22 agosto, sono stati numerosi i punti all’ordine del giorno discussi. Uno dei più dibattuti è stato quello relativo all’Approvazione del messaggio concernente la realizzazione dell’area di posteggio e della fermata auto postale in zona Pozzolascio. Con 12 voti favorevoli e 2 contrari, il Legislativo si è espresso favorevolmente.

In qualità di presidente della commissione deputata allo studio e alla fattibilità del progetto, ha preso la parola Graziano Crameri (AdC). L’inizio degli incontri è stato il 20 maggio 2021. All’inizio – ha affermato Crameri – c’è stato un certo scetticismo anche tra di noi, ma stasera i membri della commissione si presentano tutti compatti: la situazione attuale che si presenta a Sfazù, con riferimento ai parcheggi e alla fermata dell’Autopostale, è pericolosa e il progetto a Pozzolascio rappresenta una soluzione. “La Val di Campo – ha aggiunto – è un’attrazione di pregio che merita di avere un accesso adeguato e in sicurezza”.

Il progetto a Pozzolascio: 91 nuovi parcheggi e un nuovo collegamento per la Val di Campo

Il presidente della commissione ha rimarcato ai presenti la questione della sicurezza, puntando sul senso di responsabilità e di prevenzione di eventuali incidenti che, qualora dovessero verificarsi, porterebbero alla chiusura dell’attuale parcheggio a Sfazù e alla soppressione della fermata dell’Autopostale. Inoltre, è stato rimarcato, la nuova struttura andrebbe col tempo a ripagarsi.

Contraria al progetto promosso dalla commissione si è dichiarata Michela Paganini (UDC): secondo la consigliera la realizzazione sarebbe troppo costosa a livello economico (le spese a carico del Comune sono di 1’640’000 CHF), ma il costo maggiore sarebbe quello a livello ambientale; meglio, quindi, cercare di migliorare le strutture esistenti e puntare sui mezzi pubblici, anche con lo scopo di portare via il traffico.

Arno Marchesi (UDC) ha sostenuto la posizione di Michela Paganini. “Durante l’esposizione di Crameri abbiamo sentito solo i vantaggi: non ci sono svantaggi? Oppure: non c’è un altro terreno utilizzabile?”. Il presidente della commissione ha ribadito la flessibilità del progetto a Pozzolascio, nel quale “possiamo agire come vogliamo; uno svantaggio potrebbe essere quello che si cambia l’entrata “naturale” alla Val di Campo, così come la conosciamo oggi, ma è solo per noi che la vediamo così da tanto tempo”. Il progetto di Sfazù elaborato negli scorsi anni – ha aggiunto – costa di più e non abbiamo la garanzia che il lavoro venga fatto come vogliamo.
Anche io – ha affermato la consigliera Gabriela Menghini Inauen – all’inizio ero combattuta, ma effettivamente il progetto di Pozzolascio si presenta come la soluzione migliore. “Per questo motivo do il mio sostegno”.

Anche Poschiavo Viva, per voce di Daniele Compagnoni, ha sostenuto il lavoro della commissione: “Per noi – ha affermato – la sicurezza riveste la massima importanza e, così facendo, finalmente verranno rispettate tutte le norme vigenti. Ora che abbiamo la possibilità di mettere a posto la situazione, si presenta anche l’occasione giusta per dar vita ad un concetto globale relativo alla Val di Campo. L’investimento – ha concluso – non è indifferente, ma per risolvere i problemi dobbiamo essere disposti anche a fare uno sforzo finanziario importante”.

Prima dell’approvazione finale da parte della Giunta, è stata votata favorevolmente, su proposta di Franco Isepponi (AdC), l’aggiunta di una frase (“Il Comune favorisce il recupero, a tempo debito, della superficie di questo terreno agricolo”) al messaggio: si tratta di un auspicio che, secondo le intenzioni del proponente, dovrebbe favorire l’accettazione del messaggio da parte del ceto agricolo.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione