Intervista ai due candidati per la poltrona di sindaco a Brusio

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2029
Michela Cazzaniga e Arturo Plozza, cadidati per la presidenza del Comune di Brusio 2020-2023

Il prossimo 27 ottobre nel comune di Brusio si voterà per il rinnovo di tutte le cariche politiche. Per gli otto membri principali e supplenti di Consiglio comunale e scolastico non ci si attendono grandi sorprese, dal momento che il numero dei candidati corrisponde ai seggi da distribuire, mentre per la Commissione di gestione gli elettori brusiesi dovranno scegliere tre membri fra quattro candidati. Ma la sfida più attesa è sicuramente quella fra l’attuale sindaco, Arturo Plozza e la sfidante Michela Cazzaniga per la poltrona di primo cittadino. Per cercare di meglio capire le politiche che ciascuno dei due candidati metterà in atto in caso di elezione, abbiamo loro inviato alcune identiche e puntuali domande a cui hanno gentilmente risposto.     



Qual è il motivo principale per cui gli elettori dovrebbero sceglierti come sindaca/o?

Cazzaniga:
Negli anni ho potuto acquisire esperienza e conoscenza della realtà di Brusio, delle tematiche e delle sfide che un comune di periferia deve affrontare. 
Ci sono al momento temi e progetti molto importanti che dobbiamo portare avanti, come per esempio una soluzione per la strada di Viano, il progetto Mota da Miralago, punti ancora da definire dopo i nuovi contratti firmati con Repower, il futuro della scuola, il progetto della ristrutturazione della casa comunale e altri. Temi e progetti che sono sul tavolo e che sono già avviati.
Io desidero portare avanti anche altre idee e visioni che abbiano come obiettivo un miglioramento della qualità di vita a Brusio e una crescita del nostro comune: fra l’altro, trovare una soluzione per aumentare la mobilità a Brusio, valutare possibili incentivi che portino più giovani e famiglie a venire a vivere nel nostro comune, come pure far conoscere le opportunità del nostro comune ad aziende medio/piccole (e persone), che vogliano mettere la loro sede ed integrarsi a Brusio, portando quindi anche opportunità  di lavoro.
Aggiungo anche che con la mia elezione potrei affrontare una prima legislatura, ma, in seguito, se gli abitanti di Brusio dovessero apprezzare il mio operato, avrei la possibilità di continuare anche oltre questo periodo. Non voglio fare vane promesse elettorali, ma prometto sicuramente massimo impegno, determinazione e trasparenza per portare miglioramento e crescita!

Plozza:
Perché dopo una legislatura quale Revisore e tre legislature quale Consigliere comunale, sono Sindaco da due legislature (8 anni) e posso portare a termine il mio impegno per Brusio con un ulteriore e ultimo mandato.
Perché da fresco pensionato ho più tempo da dedicare alla causa pubblica.
Perché ho ancora tutti gli stimoli, la voglia e la disponibilità a mettermi in gioco.
Perché dopo 8 anni sono diversi i temi e i dossier importanti che sono stati portati avanti e spero possa contribuire a finalizzarli, forte dell’esperienza acquisita e della importante rete di conoscenze e amicizie costruita negli ultimi anni.
Perché valori ed esperienza significano qualcosa.

Brusio avrà un futuro a lungo termine come comune autonomo? E se sì, perché?

Cazzaniga:
Sono assolutamente convinta che Brusio abbia le risorse per rimanere un comune autonomo. Anzitutto al momento abbiamo una situazione finanziaria positiva e solida, che ci permette di guardare al futuro con una certa tranquillità. Fintanto che il comune riesce a svolgere i propri compiti in modo possibilmente autonomo, efficace e conveniente per i suoi abitanti possiamo mantenere la nostra autonomia. In questo contesto aggiungo che sono davvero molto soddisfatta che finalmente la nostra casa comunale venga ristrutturata ed ampliata. Questo investimento è possibile soprattutto grazie al sostegno della popolazione, per me quindi un segnale chiaro che gli abitanti di Brusio credono nell’autonomia e nel futuro del proprio comune.
Ad ogni modo, come già citato sopra, dobbiamo cercare nuove idee e traguardi, per migliorare, crescere e dunque rimanere un comune forte ed autonomo. Penso comunque ad un’autonomia che non escluda possibilità di collaborazione e sinergie a livello regionale.

Plozza:
Brusio è oggi uno dei 106 Comuni del Cantone dei Grigioni. Nel 2002 i Comuni del Cantone erano 209.
La strategia del Governo auspica fino al 2020 un Cantone dei Grigioni con 50 fino a 100 Comuni, a lungo termine meno di 50 Comuni.
Questo il contesto e le aspettative, nel rispetto delle autonomie comunali e che il processo d’aggregazione sia condiviso e supportato dal popolo (principio bottom-up).
Decisivo per rimanere Comune autonomo sono i seguenti criteri: il numero degli abitanti, la collaborazione intercomunale, l’occupazione delle cariche pubbliche, le finanze comunali, il potenziale di sviluppo.
Per Brusio i criteri risultano adempiti. Un’aggregazione coatta non è in discussione. A tutt’oggi si parla ogni tanto di una possibile fusione con Poschiavo. Concretamente non è in atto nessun progetto e nessuno studio anche solo di valutazione dei possibili vantaggi o svantaggi. Necessaria è la disponibilità a cercare possibili sinergie e accordi di buona collaborazione con i Comuni vicini. Brusio ha le caratteristiche, la forza e gli stimoli per rimanere autonomo.

Quali future collaborazioni fra i comuni di Brusio e Poschiavo o in seno alla Regione Bernina, oltre a quelle già esistenti, saranno necessarie nel breve e medio termine?

Cazzaniga:
Alla luce degli ultimi avvenimenti, riportati anche dai media, la Regione Bernina sta vivendo un momento difficile. La popolazione della Valposchiavo, a suo tempo, ha voluto fortemente mantenere una Regione comprendente i due comuni della valle. Sarà quindi imperativo riuscire a riorganizzare la Regione Bernina e a darle incarichi, oltre a quelli previsti per legge, per adempiere la volontà allora espressa. Credo che la Regione Bernina potrebbe occuparsi maggiormente della promozione economica in valle.
In futuro anche la raccolta rifiuti, tornata al momento ai due comuni, potrebbe tornare ad essere un compito di questo ente.  
In ogni modo, per riuscire a creare buone collaborazioni vantaggiose per entrambi i comuni, bisogna cercare e trovare soluzioni e compromessi che soddisfino tutti. Negli anni scorsi Brusio ha dovuto rinunciare all’ufficio fiscale ed all’ufficio del Registro Fondiario sul proprio territorio. Entrambi gli uffici gestiti ora a livello di valle (Alleanza fiscale Bernina e Ufficio del Registro Fondiario Valposchiavo) hanno la loro sede a Poschiavo. In futuro sarà molto importante che eventuali collaborazioni pensate per tutta la Valposchiavo possano trovare posto anche nel territorio di Brusio.

Plozza:
Diverse già oggi le collaborazioni se penso a Valposchiavo Turismo, alla sanità con il Centro sanitario, alla Scuola, al Registro fondiario, alla Valposchiavo Calcio …
Una collaborazione maggiore è auspicabile per la Regione Bernina (livello intermedio tra Comune e Cantone) con la volontà di demandare da parte dei Comuni specifici compiti da valutare, affrontare e gestire a livello di Valle quale la pianificazione, l’incremento economico, la sanità, l’istruzione, i rifiuti, la gestione degli inerti (cave – depositi – centri di betonaggio) e temi legati alla viabilità.

Ritieni fondamentale che il progetto “Motta di Miralago” venga appoggiato dal Comune di Poschiavo o pensi che possa essere realizzato a prescindere da una collaborazione fra i due comuni?

Cazzaniga:
Il piano direttore regionale “Estrazione e deposito di materiali, piazzali di raccolta e cernita per rifiuti edili” è stato approvato dal Governo del Cantone dei Grigioni già nel 2014 e prevede chiaramente un centro per le attività di lavorazione di materiali della Valposchiavo in zona Motta da Miralago. Quindi, in base a quanto già definito, è per me ovvio che il progetto debba essere realizzato senz’altro con il sostegno del Comune di Poschiavo, in modo da creare un centro unico a livello regionale per l’estrazione e la lavorazione di inerti e in seguito per il deposito di materiale di scavo.

Plozza:
Il progetto Mota da Miralago è importante per tutta la valle. Il coinvolgimento di Poschiavo è necessario e opportuno. In che maniera è ancora da definire ma già fin d’ora il sostegno e la condivisione da parte sia di Poschiavo sia da parte del Cantone sono dati.

Da una prima valutazione dell’ispettorato scolastico, recentemente presentata in consiglio comunale, sembrerebbe che sia ancora possibile riportare il grado superiore delle scuole dell’obbligo a Brusio. Cosa ne pensi?

Cazzaniga:
È stato presentato un primo studio che ha confermato la possibilità di gestire una scuola di grado superiore a Brusio. Abbiamo avuto indicazioni soprattutto per quel che concerne numeri minimi necessari di ragazzi/e, informazioni riguardo a tipi/modelli di insegnamento possibili, dati riguardanti gli insegnanti necessari, cifre indicative riguardo a salari e contributi cantonali.
Ovviamente avere le scuole superiori di nuovo a Brusio sarebbe bello per i nostri ragazzi/e e sarebbe un punto positivo per il comune. Ma al momento mancano ancora informazioni importanti per avere un quadro preciso e quindi fare una scelta. Il Consiglio scolastico si occuperà del tema e farà ulteriori valutazioni. Ci sono punti critici da analizzare, per citarne solo due: la ricerca di insegnanti qualificati (si sa che al momento la scuola in generale in questo ambito ha delle difficoltà) e l’aspetto sociale relativo ad una scuola con pochi allievi/e. Molto importante per me sarà conoscere l’opinione della popolazione tramite un sondaggio (sia ai genitori coinvolti che alla popolazione tutta).
Per poter decidere con coscienza dobbiamo poter avere una certezza fondamentale, ovvero che riportando le scuole superiori a Brusio, passando ad un sistema di insegnamento diverso da quello attualmente usato a Poschiavo, e con un numero di allievi/e nettamente inferiore, garantiremo una qualità d’insegnamento ottimale. In questo senso attendo ulteriori informazioni. Lo studio presentato ha forse creato un’opportunità: in questo momento potrebbe essere propizio intavolare una discussione in merito ad una scuola di valle con il Comune di Poschiavo, volta a collaborare e trovare compromessi, valorizzando tutto il territorio della Valposchiavo.

Plozza:
Un Comune con la sua scuola penso sia il desiderio di tutti. Per contingenze legate principalmente ai numeri Brusio già da alcuni anni ha dovuto rinunciare alla scuola di grado superiore. Su iniziativa del Consiglio scolastico si vuole ora approfondire il tema nel rispetto dei diversi aspetti (numeri degli scolari, opportunità scolastiche, qualità, scuola in paese, reclutamento degli insegnanti, investimenti necessari, costi…).
Personalmente sono favorevole a uno studio e a una valutazione delle possibilità di riportare la scuola in paese. Lo studio deve essere completo ed esaustivo nel senso di poter dare delle risposte chiare e sostenibili per un periodo di diversi anni.
Credo che la sfida non sia semplice ma come tutte le iniziative e progetti merita di essere affrontata coinvolgendo a tempo debito tutta la popolazione del Comune. Altro tema legato alla scuola in questo contesto è il discorso di una scuola di Valle, tema che ogni tanto riaffiora ma che non ha ancora trovato alcuno sbocco.

Strada per Viano: allo stato attuale le opzioni del Cantone sono “messa in sicurezza e mantenimento dell’attuale tracciato” oppure “messa in sicurezza e cessione al Comune del tracciato dopo la costruzione di una funivia”. Il Cantone attende il parere di autorità e popolazione prima di decidere. A te intanto quale variante ti sembra la migliore? O pensi che ve ne sarebbero altre, realizzabili in tempi ragionevoli?

Cazzaniga:
In effetti in una prima riunione con i vari responsabili degli uffici cantonali il Cantone era più orientato verso la messa in sicurezza e il mantenimento dell’attuale tracciato; in seguito ha portato una seconda opzione, cioè la costruzione di una funivia e la messa in sicurezza e cessione al Comune del tracciato attuale. Anche se dal punto di vista “sicurezza” la soluzione “funivia” sembra essere la migliore e anche turisticamente sarebbe un incentivo, non mi convince del tutto. L’attuale strada, dopo la messa in sicurezza, verrebbe ceduta al comune, che poi ne sarebbe responsabile. Ciò significherebbe che la manutenzione della strada in sé sarebbe tutta a carico del comune, cosa che finanziariamente avrebbe una ricaduta non indifferente. Il Cantone verserebbe dei contributi puntuali per le opere di sicurezza, se venissero danneggiate da caduta sassi. È molto probabile e ben comprensibile che gli abitanti di Viano o altri utenti continuerebbero a servirsi della strada, soprattutto per i trasporti di merce/animali. Si rischierebbe così che la funivia venisse usata solo parzialmente, probabilmente dai bambini per andare a scuola, dai turisti o dagli abitanti prevalentemente nel momento in cui la strada fosse chiusa per caduta sassi. Questo il principale motivo per cui sono scettica riguardo all’opzione “funivia”. Al momento la prima variante “Messa in sicurezza e mantenimento dell’attuale tracciato” pare esser comunque la variante migliore elaborata dal Cantone, che può essere messa in campo in tempi abbastanza ragionevoli. Non vedo altre soluzioni realizzabili in tempi brevi, perché per esempio l’opzione “Galleria” avrebbe dei tempi di progettazione e realizzazione lunghissimi, che dal punto di vista sicurezza immediata non possiamo permetterci.

Plozza:
Se inizio dalla fine della tua domanda, in tempi ragionevoli la questione è, a mio modo di vedere, definita in modo abbastanza chiaro.
La strada di collegamento Brusio-Viano per la quale è competente il Cantone rimane quella del tragitto esistente. Quale misura urgente vengono garantiti interventi atti a rendere più sicura la strada (opere di consolidamento e di protezione). In discussione anche una variante con la costruzione di una funivia per il trasporto delle persone tra Brusio e Viano. Questo progetto è al vaglio. La funivia risolve solo parzialmente il problema in quanto prevista solo per il trasporto di persone.
Negativo anche il fatto che dal momento che ci fosse la funivia, la strada (tragitto attuale) ricadrebbe totalmente a carico del Comune.
Per il momento credo che la soluzione migliore sia quella di lasciare il compito e la responsabilità del collegamento in mano al Cantone. Intervenire subito e in modo massiccio sulla messa in sicurezza e il miglioramento del tragitto attuale. Non abbandonare la possibilità di valutare altre varianti, non da ultimo la possibilità di un tunnel. In termini di tempo il Cantone sembra poco propenso a questa variante almeno per i prossimi 20 anni. Sappiamo che le situazioni e le premesse possono cambiare. Importante non rinunciare.

Nel comune di Brusio sono attive alcune piccole, medie e grandi aziende che impiegano centinaia di frontalieri. Come si potrebbe invogliare qualcuno di essi a prendere il domicilio da noi?

Cazzaniga:
Lo stile di vita del nostro piccolo comune diverge sotto molti aspetti da quello della vicina Valtellina. Potremmo però cercare di rendere più attrattivo il nostro comune (trasporti adeguati, più offerta di svago, più negozi, aumento dei servizi per conciliare lavoro e famiglia, …).
Importante sarebbe far conoscere anche le opportunità che Brusio offre: penso al costo dell’energia basso o ad un tasso fiscale conveniente. Un’altra possibilità da valutare sarebbe di incentivare l’arrivo di persone, giovani e famiglie (non solo frontalieri ovviamente) attraverso contributi mirati (come per esempio bonus famiglia o un contributo unico per la nascita di un figlio). Chiaramente quest’ultima idea dovrebbe ancora essere valutata in modo approfondito per capire, se e quanto sostenibile sia da parte del comune.

Plozza:
Il Comune quale ente pubblico è chiamato a creare le condizioni quadro per i suoi abitanti. In particolare, secondo la Costituzione, all’ente pubblico sottostanno i seguenti compiti: l’amministrazione generale, la sicurezza pubblica, l’istruzione, la cultura e il tempo libero, la sanità, il benessere sociale, le strade, l’ambiente e il territorio, l’economia pubblica, le finanze. Le condizioni generali per vivere a Brusio sono interessanti in particolare se pensiamo alla sicurezza, alle infrastrutture, al costo dell’energia, al tasso fiscale. L’offerta effettiva di appartamenti o case è limitata. Costi per costruzione di case o affitti sono comunque maggiori che nella vicina Valtellina da dove la stragrande maggioranza dei lavoratori arriva. Una rivalutazione dei nuclei abitativi come per esempio Campocologno potrebbe avere degli effetti positivi.

Il Comune sembrerebbe essere in fase di trattativa con un’azienda per la vendita dell’ex edificio scolastico di Campocologno. Davvero l’immobile con la sua palestra non potrà più essere di pubblica utilità?

Cazzaniga:
È vero, al momento c’è una trattativa con un’azienda per la vendita dell’ex scuola Li Geri, la stessa sembra garantire anche la possibilità di alcuni posti di lavoro.
 Dopo la sua chiusura con alcune altre persone ho tentato personalmente di utilizzarla per le nostre associazioni (gruppi di ginnastica o altro). Purtroppo non c’è stato grande riscontro in questo senso.
L’edificio, risalente agli anni ’60, ha bisogno di lavori di manutenzione anche importanti e si trova nelle immediate vicinanze della zona industriale, fatto che potrebbe essere penalizzante per un suo utilizzo pubblico. In questo momento la vendita è senz’altro una buona opportunità da valutare attentamente. Durante la serata informativa riguardo alle elezioni che ho tenuto in casa Besta il 27 settembre scorso, ho menzionato una mia idea di creare un centro di aggregazione per il paese. Da più parti è arrivata la domanda, se avessi già in mente dove realizzare questo centro e se l’ex-scuola Li Geri potesse essere presa in considerazione. Come detto allora, ritengo prematuro in questo momento pensare già ad un luogo preciso per la possibile realizzazione di un centro simile. Bisogna ricordare che questa è un’idea mia, che verrà portata avanti, se sarò alla guida del comune. In caso contrario, non so se e quanto quest’idea troverà consensi ed avrà una continuazione. Penso che sarà importante portare prossimamente in Consiglio comunale la possibilità di vendita (al momento il Consiglio non è informato dei dettagli, ma soltanto in modo superficiale dell’interesse da parte di un’azienda). In quel momento si potrà discutere anche del mantenimento dell’edificio quale sede di pubblica utilità. A mio parere le opzioni dovranno essere trasparenti e andranno entrambe portate nella prossima assemblea comunale e la popolazione potrà dire la sua opinione in merito, opinione che ritengo fondamentale per qualsiasi decisione. La decisione di voler vendere o meno lo stabile è esclusivamente del popolo brusiese.

Plozza:
Confermo l’interessamento e l’inizio di una trattativa in corso per l’affitto rispettivamente l’acquisto dell’area e dell’edificio scolastico a Campocologno Li Geri.
Al momento siamo in una fase interlocutoria e l’iter da seguire non è ancora stato oggetto di discussione. Opportunità o svantaggio. Il tema sarà proposto prossimamente. L’uso della struttura da parte delle società o gruppi verrebbe a cadere. Per queste attività e esigenze si dovranno trovare soluzioni alternative. L’interessamento riguarda l’area totale compresa la palestra.

Se non si partecipa ai consigli comunali e si leggono solo i comunicati ufficiali accade che su determinate questioni non si sia sufficientemente informati. Pensi che vada cambiata la maniera di informare i cittadini?

Cazzaniga:
Effettivamente la partecipazione ai consigli comunali è molto scarsa, sarebbe bello, se la popolazione partecipasse di più. Comunque bisogna ammettere che i comunicati ufficiali talvolta non riportano tutte le informazioni in modo esauriente per la popolazione. Siccome il comunicato viene pubblicato sui media locali, che quindi possono essere letti da chiunque, forse non è il modo più indicato per informare in modo completo i nostri cittadini. È vero che chi lo desidera, può richiedere di leggere il protocollo delle sedute di consiglio comunale. Forse un’opzione più al passo con i tempi e più trasparente potrebbe essere di rendere pubblici sul sito del comune solo per gli abitanti di Brusio i protocolli delle sedute del consiglio comunale, privi di eventuali temi che sottostanno alla salvaguardia della privacy di singoli coinvolti. Sono dell’idea che la comunicazione e la trasparenza siano quanto mai importanti per coinvolgere la popolazione nelle decisioni importanti di un comune.

Plozza:
Il comunicato ufficiale viene redatto immediatamente dopo la seduta del Consiglio comunale. Scopo del comunicato è quello di fornire un’informazione dei temi trattati e delle decisioni prese senza dovizia di particolari. Il cittadino interessato sulla base degli input segnalati nel comunicato può chiedere di leggere il protocollo della seduta o comunque interessarsi personalmente con domande e richieste all’amministrazione. Il protocollo delle sedute è a disposizione, su richiesta (esclusi temi personali). Credo che questa forma di informazione sia riconosciuta e valida.


A cura di Achille Pola

1 COMMENTO

  1. Sono molto deluso, dalla proposta del Cantone e sopratutto dalle promesse (solite parole; politichese, al vento) del Cavigelli. La variante „funivia“ e cessione della strada attuale al comune segnerebbe la fine del paese di Viano. Purtroppo attualmente questa variante alla Disneyland potrebbe interessare dal punto di vista turistico, penso all‘onda dei molti improvvisati Biker ecc. e far presa su parte della popolazione. A lungo termine non sarebbe la soluzione, sopratutto non risolverebbe in alcun modo la problematica della sicurezza. Tema prioritario!