“Questi luoghi con la centrale a carbone verrebbero spenti”

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Una via d’uscita da Saline Joniche per Repower/SEI
La trasmissione Falò della Radio-Televisione della Svizzera Italiana, andata in onda il 13 settembre e intitolata “Ombre e carbone”, ha dimostrato i motivi per cui i comuni dell’Area Grecanica direttamente coinvolti, la Regione Calabria e le associazioni sono contro la centrale a carbone della SEI-Repower.

I grandi svantaggi per il turismo, la messa in pericolo dei 15000 posti di lavoro nella produzione e trasformazione del bergamotto, i problemi ancora irrisolti del trasporto del carbone, l’inquinamento dell’aria, l’influsso negativo sul clima globale e le conseguenze nocive sulla salute stanno mobilitando sempre più persone.

In Calabria, a differenza della Svizzera, non c’è una democrazia diretta, mancano i mezzi politici per richiedere una votazione popolare per respingere il progetto. In modo creativo la popolazione si sta però opponendo al progetto con Zukunft statt Kohle (futuro invece di carbone, ndr) con diverse azioni. In poche settimane l’estate scorsa sono state raccolte più di 7000 firme contro il progetto della SEI-Repower. Tanti artisti si sono esibiti indossando la maglietta no carbone e numerose case hanno esposto gli striscioni “NO CARBONE” sui loro balconi.

Foto d’archivio

 

Nic Rüdisühli, il neo eletto presidente dell’associazione Futuro invece di carbone, sottolinea: “Se Repower vuole investire a Saline Joniche ad ogni costo, potrebbe costruire su questa area industriale una centrale fotovoltaica, un progetto sostenibile, che non danneggia l’ambiente. Anche in questo caso non si può escludere che la ‘Ndrangheta possa cercare di trarne un profitto, però la SEI-Repower potrebbe facilmente mettere d’accordo tutti i suoi oppositori per non essere più considerata come una ditta svizzera intrusa e indesiderata. Così facendo la Repower potrebbe essere un esempio per il percorso di una impresa sostenibile e distinguersi dalla concorrente ENEL. L’energia solare in Italia è una risorsa illimitata, è facile da produrre e da mettere in commercio con profitto. Una centrale solare non comporterebbe tutti i rischi di una centrale a carbone. Saline Joniche sarebbe veramente un faro esemplare per SEI-Repower, un motivo di orgoglio per la società italo elvetica e potrebbe, come sostiene in un suo spot, riaccendere questi luoghi che invece con la centrale a carbone verrebbero spenti per sempre, sommersi dai fumi tossici del carbone.“

Futuro invece di carbone