Lavoro individuale di approfondimento (LIA) 2012 – seconda parte
Altri quattro riassunti dei LIA 2012 degli artigiani del quarto anno presso la Scuola Professionale Poschiavo (SPP).
ZTZ Allegra
Mi chiamo Marco Quadrio, abito a Campocologno e frequento l’ultimo anno d’apprendistato quale polimeccanico presso la Ferrovia retica a Poschiavo. Per il mio lavoro ho deciso di presentare i nuovi elettrotreni della Ferrovia retica (ZTZ Allegra). Svolgere questa ricerca è stato per me molto utile sia dal punto di vista formativo che da quello personale. Durante la ricerca ho avuto occasione di informarmi sul funzionamento di un treno, di sapere perché sono stati costruiti a doppia tensione e scoprire il significato di tutti i pulsanti nella cabina di comando.
Inizialmente mi chiedevo che spese avrebbe avuto la Ferrovia retica acquistando questi elettrotreni e con la mia ricerca sono riuscito a scoprire che la produzione degli Allegra è stata suddivisa in due fasi: la prima consisteva nella costruzione di 15 elettrotreni prevalentemente per la linea del Bernina (centenario della costruzione) che avrebbero comunque percorso tutte le tratte della Ferrovia retica. La seconda consiste nella produzione di 5 elettrotreni che offriranno molti più comfort ai pendolari nell’area di Coira. Per un’ottima riuscita del progetto della Ferrovia retica la costruzione degli Allegra è stata affidata alla ditta Stadler di Altenrhein, specializzata in questo settore.
Durante la ricerca mi sono chiesto cosa hanno in più gli elettrotreni Allegra. Per quel che concerne la parte tecnica consentono di circolare sia sulla rete madre che sulla tratta del Bernina (alimentate rispettivamente a 11 KV e a 1 KV), mentre per quel che riguarda i passeggeri, sono stati aggiunti molti comfort per garantire un viaggio migliore (tra gli altri, display con informazioni riguardanti il viaggio e accesso facilitato per disabili).
Oltre all’aver trovato molte informazioni in rete ho avuto la fortuna di parlare direttamente con chi ha “sotto mano” ogni giorno questi elettrotreni. Le due persone che ho intervistato, Lorenzo Marchesi e Davide Menghini, sono state un aiuto fondamentale per rispondere alle mie curiosità. Ad esempio un altro punto che volevo approfondire era quello del confronto tra gli Allegra e i loro predecessori. Indubbiamente ci sarebbe stato molto più da dire riguardo alla Ferrovia retica e agli Allegra, e soprattutto alla loro storia. Ho cercato di inserire l’essenziale nel mio lavoro per non appesantirlo e mi ritengo soddisfatto per come è riuscito.
Marco Quadrio
Lo sviluppo dell’agricoltura in valle
Mi chiamo Massimo Giuliani e sono nato a Poschiavo il 30 marzo 1992. Attualmente vivo a Poschiavo e sono giunto alla fine del tirocinio quale installatore elettricista presso Ari Group. Ho svolto questo apprendistato con molto entusiasmo e sono convinto che la mia scelta sia stata quella giusta. Il tema del LIA che ho scelto è lo sviluppo dell’agricoltura in valle.
In questa mia ricerca ho spiegato il grande sviluppo che ha avuto l’agricoltura nel corso degli anni. Ho spiegato i vari cambiamenti che ci sono stati nell’agricoltura a partire dai cambiamenti della meccanizzazione al raggruppamento dei terreni. Inoltre, mi sono soffermato sui vari tipi di allevamento. Oltre ai vari tipi descritti ho pure svolto delle interviste e scattato molte fotografie. È stata un’esperienza molto impegnativa ma nel contempo anche altrettanto interessante. Alla fine di questa ricerca sono molto soddisfatto del mio lavoro svolto.
Massimo Giuliani
Lo sci alpino dagli inizi ad oggi
Mi chiamo Moreno Daguati , sono nato il 9 maggio 1992 a Poschiavo ed abito attualmente a San Carlo. Sto frequentando l’ultimo anno di tirocinio quale falegname presso la ditta Vecellio Legno a Poschiavo. Come tema del mio lavoro individuale di approfondimento ho scelto lo sci alpino. Ho pensato di parlare di questo argomento perché è un hobby che mi appassiona fin da piccolo e che tuttora rimane una mia grande passione.
Nella presentazione parlo dell’evoluzione dello sci alpino dagli inizi ad oggi. Racconterò del cambiamento dei materiali sia dal punto di vista delle attrezzature che da quello dell’abbigliamento e dell’evoluzione della tecnica nel modo di sciare. Mi incuriosisce uno sguardo sui materiali vecchi, quelli che oggi sono dei veri e propri pezzi da museo. Ho completato la ricerca con delle foto d’epoca e intervistando alcune persone che praticavano questo hobby con i materiali di una volta e che successivamente hanno usufruito dello sviluppo e sono passati a materiali moderni.
Moreno Daguati
Centro tecnologico del legno
Mi chiamo Stefano Merlo e sto assolvendo il quarto anno di apprendistato quale falegname presso la ditta Rezzoli. Non è stato facile scegliere l’argomento adatto per il LIA e quindi, dopo varie riflessioni, la mia scelta è ricaduta sul Centro tecnologico del legno, soprattutto perché riguarda molto da vicino la mia professione.
In questo lavoro ho parlato del progetto in atto e delle possibili ripercussioni che potrebbe avere sulla nostra Valle. Ho considerato i vantaggi e gli svantaggi che esso può portare, e mi sono accorto di quante difficoltà ci sono per attuare un progetto del genere! È stata un’esperienza molto impegnativa, ma credo che alla fine il risultato sia buono. Il progetto propone la realizzazione di un centro di competenza dedicato alla lavorazione del legno e dei diversi materiali utilizzati nel settore dell’arredo e del design; esso punta negli anni a diventare un’eccellenza a livello internazionale. L’iniziativa prevede la creazione di spazi didattici, officine dotate d’impianti d’ultima generazione e laboratori per attività di ricerca e sperimentazione. La superficie totale, nella visione più ampia e ambiziosa, è stimata in ca. 6’000 mq.
Il Centro si propone di erogare formazione d’alto livello in diversi settori: processi di lavorazione del legno massiccio, dei suoi derivati e di altri materiali normalmente utilizzati nella produzione artigianale e industriale del mobile e dell’arredamento in generale. La formazione è prevista sottoforma di corsi a pagamento a carico dei frequentatori, inoltre prevede servizi a pagamento a sostegno delle grosse industrie, così come per le piccole e medie imprese che vorranno avvalersi del supporto del centro. La realizzazione di questa iniziativa, prevede la graduale creazione di ca. 35 nuovi posti di lavoro in via diretta, che possono raggiungere un numero variabile fra i 50 e i 70 se si considera la migliore delle ipotesi.
Un grazie particolare va alla Regione Valposchiavo per avermi dato tutte le informazioni necessarie per poter realizzare questo lavoro, al suo presidente Cassiano Luminati per avermi concesso l’intervista. Ringrazio inoltre anche il mio insegnate Lino Compagnoni per il tempo che ha dedicato alla buona riuscita del LIA.
Stefano Merlo
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