Una vignetta vorrebbe tenere in vita il progetto Garbela

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Il mese di novembre segna i destini del progetto Garbela che, all’assemblea comunale di Brusio, trova il suo quasi definitivo capolinea dopo che, già in estate, un ricorso costituzionale lo aveva transitoriamente messo fuori gioco. Dopo lo stop conclusivo del Consiglio comunale, un misterioso volantinaggio anonimo parrebbe però volerne ridisegnare i destini.

Gaius Plinius II vs King Arthur

Anche se il ricorso inoltrato lo scorso novembre non aveva trovato l’avvallo del Tribunale amministrativo, per quanto riguarda l’emanazione di un decreto superprovvisionale volto a statuire un non luogo a procedere riguardo la votazione in assemblea del credito parziale di CHF 300’000.00 (inserito a preventivo sotto il capitolo investimenti), le vicissitudini che hanno caratterizzato gli ultimi mesi dell’area ricreativa Garbela hanno di fatto provocato una svolta definitiva nella gestione del progetto.

Scoraggiati dai forti contrasti attorno alla realizzazione dello stesso, durante l’assemblea comunale di fine novembre i promotori avevano infatti comunicato a sorpresa, per bocca del Presidente della Commissione turismo Marco Triacca, di presentare al Consiglio comunale la proposta di stralcio del progetto, mancando i presupposti per poter continuare a lavorare con serenità.

Il volantino circolato nel Comune di Brusio il giorno di Natale

Emblematiche, a tal proposito, le parole dello stesso Triacca, rilasciate al nostro giornale in un’intervista avvenuta pochi giorni dopo l’assemblea: “Nessuno di noi ha mai preteso che il progetto venisse per forza accettato; abbiamo molto rispetto per tutte le opinioni diverse dalle nostre, siamo sempre stati aperti al dialogo. Un dibattito molto acceso tra favorevoli e contrari era prevedibile, ma questo non dovrebbe mai sfociare in attacchi gratuiti o in illazioni infondate. Serve rispetto, per tutti”.

Nella sua ultima seduta di dicembre, il Consiglio comunale di Brusio ha quindi dato seguito alla proposta della Commissione Turismo, scrivendo pertanto definitivamente la parola fine sul progetto. Si chiude così una lunga storia iniziata nel lontano 2002, allorquando, la locale società bocciofila aveva presentato un primo progetto di rivalutazione dello spazio dove, oltre a continuare a praticare il tradizionale gioco delle bocce, era prevista anche la creazione di località per trascorrere momenti di svago e distensione in un luogo dalle caratteristiche naturali uniche ed esclusive.

Fermatosi a pochi passi dalla sua realizzazione, questo primo progetto ha nel frattempo subito diverse modifiche dal punto di vista strutturale, fino ad arrivare all’ultima versione scaturita da un nuovo concetto, elaborato da un nutrito gruppo di partner, sotto l’egida della Commissione Turismo; concetto che, dopo essere stato presentato al pubblico nell’autunno del 2015, era ora in attesa di concludere l’iter d’approvazione, per poi, se del caso, entrare nella fase realizzativa.

Il resto è storia recente e, come affermato dallo stesso sindaco Arturo Plozza, il progetto si trova ora in un cassetto, pronto ad essere nuovamente rispolverato qualora qualcuno, un giorno, fosse interessato a riprenderlo.

Ma può veramente considerarsi conclusa la partita attorno all’area ricreativa Garbela? Un misterioso volantinaggio, circolato su tutto il territorio del Comune di Brusio a cavallo tra la Vigilia di Natale e Natale, lascerebbe trasparire un inatteso strascico alla vicenda.

Con la scritta “Sì GARBELA, BASTA CUMEDI!”, che sovrasta gli antagonisti Plinio Pianta e Arturo Plozza (per l’occasione raffigurati su una locandina uno come l’ammiraglio e naturalista romano Plinio Il Vecchio e l’altro come re Artù), parrebbe che qualcuno voglia in effetti riaprire la contesa. Solo un preludio all’imminente carnevale o esiste veramente l’intenzione di riprendere quei piani ormai rinchiusi in un cassetto? La risposta ce la potrà dare questo 2017 appena iniziato.


Piero Pola