Vi propongo questo piccolo gioiello di letteratura sudamericana della scrittrice e sceneggiatrice cinematografica Laura Esquivel. Nella sua carriera ha scritto altri tre romanzi: La legge dell’amore, Veloce come il desiderio e La voce dell’acqua.
Sin dall’inizio l’ho trovato bello, pieno di colpi di scena, intrigante, romantico e lascio al lettore scoprire i tanti simbolismi nascosti un po’ qua e là tra le righe…
Gli avvenimenti si svolgono all’epoca della rivoluzione messicana (1910-1920), a ridosso del confine tra il Messico e la California.
L’ambientazione è tipo un Western che però non lo è affatto. Il racconto ruota attorno a tre sorelle, una delle quali, grande cuoca, con i suoi piatti e manicaretti afrodisiaci ammalia e conquista tutti… Non svelo di più… buona lettura a tutti!
Fin dal loro primo incontro, poco più che adolescenti, Pedro e Tita vengono travolti da un sentimento più grande di loro. Purtroppo, a causa di un’assurda tradizione familiare, per Tita il matrimonio è impossibile: ma per umana volontà e con la complicità del destino, lei e Pedro si ritroveranno a vivere sotto lo stesso tetto come cognati, costretti alla castità e tuttavia legati da una sensualità incandescente. Una storia d’amore in cui il cibo diventa metafora e strumento espressivo, rito e invenzione, promessa e godimento, veicolo di un’inedita comunione erotica.
di Renata / pagina fb