Falò premonitori

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Falò premonitore

L’ultimo rosso di sera nel cielo si era appena spento per lasciar posto all’oscurità e al divampare dei falò premonitori al Güggelstein a Pany e sull’Alpe Sassiglion in Valposchiavo.

L’Associazione per un territorio senza grandi predatori dei Grigioni e altre Associazioni per la protezione della pastorizia in altri otto cantoni, e nelle regioni alpine d’Italia, di Francia e Germania, hanno organizzato assieme questi eventi premonitori.

Il venerdì sera, contemporaneamente, divamparono 144 falò, dei quali sedici in Svizzera, quale monito foriero e di solidarietà, per il sostegno degli agricoltori e della popolazione colpita dalla diffusione incontrollata dei lupi e degli altri grandi predatori.
La tradizione secolare riguardante il bestiame da pascolo e l’economia alpestre va messa in evidenza e protetta senza compromessi.

La piaga è molto sentita

Nei paesi a noi vicini il problema ha raggiunto situazioni preoccupanti. Con i falò si vuole inviare al Consiglio d’Europa un avvenimento premonitore, per ottenere finalmente la garanzia, che s’intraprendano i passi necessari per una rapida regolazione dei contingenti di grandi predatori.

A Pany come pure sull’Alpe di Sassiglion in Valposchiavo, si sono riuniti dalle 30 alle 50 persone, per discutere, alla luce del falò, l’importante argomento della piaga causata dai grandi predatori.

Il messaggio all’indirizzo delle Autorità e dei politici è inequivocabile: si deve agire prima che sia troppo tardi! Ogni falò è stato sotto tutti gli aspetti un evento di ampio successo.


Per l’Associazione Territorio senza Grandi Predatori GR
Rico Calcagnini, Presidente

Per l’Associazione locale a Poschiavo
Il Vicepresidente: Hans Russi
L’attuario: Mario Costa