Molto stimolante il vernissage della mostra itinerante del premio d’architettura «Constructive Alps» 2017, tenutosi martedì sera, 31 ottobre, presso la galleria Pgi di Poschiavo. All’apertura dell’esposizione, rimasta aperta al pubblico soltanto per due giorni, c’erano Andi Götz e Giancarlo Allen, entrambi membri della giuria internazionale del premio, nonché Silvia Jost, responsabile dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale, e Cassiano Luminati, direttore del Polo Poschiavo e ospite della mostra per la seconda volta (in occasione dell’ultima edizione, nel 2015, era stata allestita presso il CTL).
Dopo una breve introduzione, nella quale ha ricordato al pubblico intervenuto che, durante il mese di febbraio di quest’anno, Poschiavo ha ospitato per due giorni la giuria, Cassiano Luminati ha passato la parola ad Andi Götz, consulente ed esperto delle Alpi. Questi ha brevemente tracciato la storia del premio per costruzioni e ristrutturazioni sostenibili nelle Alpi che, dopo essere stato istituito nel 2010 dal Principato del Liechtenstein con il nome di «Konstruktiv», a seguito di accordi stipulati fra i ministri delle nazioni della Convenzione delle Alpi (fra l’altro anche a Poschiavo nel contesto di «Alpweek» 2012), ha ora assunto una valenza internazionale molto più ampia. Se nella prima edizione, quella del 2010, a concorrere sono stati soprattutto progetti della regione del Vorarlberg, in quelle successive tutto l’arco alpino, dalla Francia alla Slovenia, è ben rappresentato. L’operazione di internazionalizzazione e coordinamento di questo premio architettonico, ha tenuto a sottolineare Götz, è potuta avvenire anche grazie al fermo sostegno della Confederazione elvetica e l’impegno messo in campo da Silvia Jost.
La parola è poi passata a Giancarlo Allen, architetto, il quale ha appassionatamente illustrato i criteri di valutazione della giuria nell’assegnazione dei premi. Poiché l’idea base è quella della sostenibilità dei progetti, l’aspetto ecologico legato ad un basso consumo energetico e ad un utilizzo sostenibile dei materiali è fondamentale. Ma Allen ha spiegato come la giuria metta sullo stesso piano anche il valore culturale, economico e sociale dei progetti in gara, ossia la tipologia costruttiva, l’impatto dell’edificio sulla regione e il miglioramento della qualità di vita per gli utenti che lo abitano. In sintesi l’insieme armonico della costruzione, che entra in dialogo con l’ambiente in cui si inserisce, in generale caratterizzato da una bassa densità demografica e dalle scarse risorse di terreno edificabile. La regione del Vorarlberg, grazie a politiche che da più di vent’anni incentivano la costruzione e la ristrutturazione sostenibile degli edifici, è capofila in questo settore e si è aggiudicata il primo premio dell’edizione 2017 per la costruzione di una scuola nel villaggio di Brand. In questo caso, analogamente al secondo e terzo posto premiati, l’utilizzo massiccio del legno come materiale di costruzione ha fatto la differenza. In qualità di membro della giuria, Allen ha avuto l’opportunità di visitare molti progetti e ha parlato del rapporto di grande empatia che viene automaticamente a instaurarsi con progettisti e committenti delle opere in concorso.
Terminata la presentazione, l’esperta di erbe spontanee Mariagrazia Marchesi, è poi riuscita a catalizzare l’attenzione e deliziare il palato dei presenti con i suoi spuntini rigorosamente 100% Valposchiavo.
La trentina di pannelli che sono stati esposti con molta cura presso la galleria Pgi di Poschiavo, ma che saranno ancora visibili in altre località delle Alpi, inducono il visitatore a gettare lo sguardo su uno spazio alpino in costante evoluzione, ma aderente alle proprie tradizioni. Uno spazio sostenibile in cui l’uomo considera le risorse ambientali molto preziose ma non inesauribili, e le gestisce con grande senso di responsabilità. Ancora una volta, quindi, il Polo Poschiavo si dimostra capace di intercettare e promuovere iniziative atte a valorizzare in modo sostenibile il territorio delle Alpi.
Achille Pola