Il museo delle penultime cose – Massimiliano Boni

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Credo che oggi sia il giorno giusto per dirvi che ho letto questo libro. Ho avuto anche la fortuna di approfondirne la conoscenza sedendo di fianco all’autore e conversando con lui.
“Il museo delle penultime cose” è un libro che sfiora l’animo umano… che lo mette a nudo. Di fronte a ciò che è stato allora e che continua ad essere. Forse davvero dalla Shoah non abbiamo imparato molto. Levi diceva che ciò che è stato può sempre accadere di nuovo… il solo pensiero mi da i brividi.
In questo libro c’è un’infinita dose di umanità e di fragilità. Attilio compare dal nulla, quel nulla che è stata la sua vita vissuta nell’ombra alla ricerca di un oblio che non viene mai concesso. Attilio è l’ultimo sopravvissuto quando ormai i ricercatori pensavano non ci fosse più nessuno di loro. Nessuno in vita a poter dire io laggiù ci sono stato. All’inferno e ritorno. Ma a quale prezzo?
Leggetelo. Con una mano sul cuore.
Per non dimenticare mai.

In un futuro non troppo lontano, tutti i sopravvissuti alle deportazioni nazifasciste sono ormai scomparsi e l’Italia è scossa da un rigurgito antisemita. In un clima ostile, Pacifico Lattes, giovane studioso del museo della Shoah di Roma, prepara un’importante mostra sugli ultimi superstiti ai campi di concentramento. Il suo minuzioso lavoro di archiviazione e conservazione però, svolto per anni dietro a una scrivania, sembra improvvisamente crollare di fronte alla notizia della possibile esistenza di un sopravvissuto ancora in vita: tra le mura di una casa di riposo di Tor Sapienza, infatti, c’è Attilio Amati, novantottenne aspro e taciturno custode di un segreto all’apparenza inconcepibile. Dall’incontro tra Attilio e Pacifico, dapprima scettico nei confronti di un vecchio il cui nome non compare sulle liste dei deportati, inizia una ricerca difficile e ostinata, un confronto serrato che porterà entrambi a riconoscersi nella dolorosa esperienza dell’altro. Un gioco inestricabile di scambi e silenzi che nasconde una drammatica «scelta di Sophie», un terribile segreto legato alla travagliata esperienza del lager.


di Yvonne / pagina fb