Un giovane uomo, le sue dipendenze, un lungo e faticoso percorso alla ricerca della libertà. Amici veri, sentimenti forti, paure dense e incubi spaventosi.
Una prosa schietta, aggressiva e a tratti divertente, nonostante la crudeltà della vita che racconta.
Ho amato la storia e ogni suo personaggio. Più di ogni tra cosa ho amato il modo in cui Frey usa le parole per creare mente e verità.
Un romanzo indimenticabile.
Un uomo di 23 anni si risveglia a bordo di un aereo in uno stato al confine tra la vita e la morte, in seguito a una sequenza di abusi di alcol e droghe. La famiglia, sbalordita e disperata, lo accoglie all’aeroporto di Chicago per trasferirlo in una clinica di riabilitazione del Minnesota. Qui, dopo una prima visita, un medico gli garantisce che morirà nel giro di pochi giorni se ricomincia a bere. Qui, Frey passerà due mesi spaventosi per disintossicarsi e confrontarsi con la furia interiore che da anni lo spinge a distruggersi. E soprattutto si troverà a dover fare una scelta: accettare di non vedere mai i suoi 24 anni oppure raccogliere i rottami della propria vita e agire. Il libro riporta la testimonianza di dura e sconvolgente di James Frey.
di Begoña / pagina fb
