Le regioni di montagna devono essere rafforzate tramite la legge

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Il Governo ha preso posizione riguardo a un avamprogetto posto in consultazione dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca concernente la Politica agricola a partire dal 2022 (PA22+). Con la Politica agricola a partire dal 2022 il Consiglio federale intende migliorare le condizioni quadro di politica agricola nei settori Mercato, Azienda e Ambiente in modo che la filiera agroalimentare svizzera possa sfruttare le opportunità future in maniera più autonoma e con maggiore margine di manovra imprenditoriale.

Il Governo accoglie favorevolmente l’intenzione di mantenere sui livelli odierni i mezzi federali da mettere a disposizione per l’agricoltura nel periodo dal 2022 al 2025 pari in media a poco meno di 3,48 miliardi di franchi all’anno. È positivo inoltre che non sia previsto né uno spostamento di pagamenti diretti tra zone di pianura e zone di montagna, né un adeguamento dei contributi per le regioni di estivazione. Per via della necessità di effettuare investimenti nelle aziende agricole, per il Cantone è molto importante poter contare su mezzi federali stabili.

Allo stesso tempo il Governo ravvisa la necessità di procedere ad alcuni adeguamenti nell’avamprogetto. Ad esempio respinge la possibilità prevista per persone giuridiche di acquistare fondi agricoli nonché l’abrogazione del numero minimo di animali da reddito per ettaro. Inoltre è contrario all’introduzione di un limite massimo dei contributi per azienda, dato che ciò avrebbe risvolti negativi sulla biodiversità. Inoltre i miglioramenti strutturali sono di importanza fondamentale per i Grigioni come Cantone di montagna. L’80 per cento di tutte le aziende grigionesi sono situate nelle zone di montagna 3 e 4. A livello svizzero negli ultimi dieci anni un’azienda su cinque attiva in queste zone ha dovuto chiudere i battenti per sempre. Per tale ragione il Governo considera molto importante che la legge preveda un rafforzamento concreto delle zone di montagna. Le condizioni di lavoro e di vita, ma anche le condizioni economiche risultano più difficili nelle zone di montagna. Gli investimenti in impianti infrastrutturali e le spese generali d’esercizio sono nettamente più elevati rispetto a quelli nelle regioni di valle.

Per tale ragione il Governo contesta l’intenzione espressa all’interno dell’avamprogetto di ridurre i contributi per i miglioramenti strutturali portandoli a un livello inferiore di quello del periodo 2008-2013. Queste riduzioni si pongono in contrasto con l’esigenza di procedere a miglioramenti strutturali. Pertanto il Governo chiede che i contributi per i miglioramenti strutturali previsti per gli anni 2022-2025 vengano aumentati di nuovo gradualmente a 90 milioni di franchi. In tale contesto occorre tenere conto del fatto che ogni franco concesso dalla Confederazione genera investimenti per 2-3 franchi nelle zone di montagna. L’efficacia di questi investimenti per raggiungere l’obiettivo di conservare gli insediamenti decentralizzati è evidente.


Cancelleria dello Stato dei Grigioni