Negli ultimi otto anni 2184 rifugiati hanno trovato una nuova patria nei Grigioni. Che cosa si sa di queste persone e di come la fuga abbia influito sulla loro vita in Svizzera? La mostra multimediale “Tutt’altro che un gioco per bambini”, al Haus Arcas a Coira dal 16 maggio al 15 giugno, illustra le conseguenze di guerre, torture e fughe sulla vita dei rifugiati in Svizzera.
Nel quadro di uno studio a lungo termine, spiega in una nota odierna l’Ufficio della migrazione e del diritto civile del Cantone, il progetto comune della piattaforma interdisciplinare Face Migration e della Croce Rossa Svizzera ha accompagnato diversi rifugiati e le loro famiglie al fine di illustrare in che modo le esperienze di fuga influiscono sulla loro vita quotidiana in Svizzera.
L’obiettivo è quello di rendere comprensibili per tutti le conseguenze che queste esperienze possono avere sull’integrazione, sull’essere genitori e sulla vita dei figli. La mostra offre anche spazio per il dialogo virtuale tra persone giovani con esperienze di fuga e adolescenti cresciuti in Svizzera.
Ne deriva un’opportunità unica per confrontarsi con le conseguenze di guerra, violenza, tortura e persecuzione, conclude la nota, non solo a livello teorico ma in maniera differenziata e faccia a faccia.
Ats