Dall’Accademia di Brera a Poschiavo

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Si è aperta venerdì 19 luglio, all’interno dell’ampio atrio del Centro parrocchiale di Poschiavo, un’interessante mostra dal titolo «Togliersi le maschere», promossa dal Gruppo Arte Postclave e curata da Claudia Ivan, laureanda in “comunicazione didattica dell’arte” presso l’Accademia di Brera a Milano, in collaborazione con il suo compagno Jacopo Bordoni e l’Associazione Darvida.

La stagione estiva del borgo di Poschiavo sta attualmente vivendo un momento di fermento artistico particolarmente intenso. Accanto alla ricca offerta concertistica, cinematografica e di esposizioni d’arte già in cartellone, è venuta ad aggiungersi una mostra di sei giovani artisti di variegata origine, che si sono raccolti attorno all’idea di smuovere le coscienze attraverso la forza espressiva della propria arte. Abbiamo quindi incontrato Claudia Ivan, curatrice della mostra, per scoprire qualche dettaglio in più.

La curatrice ci spiega che questa esposizione in realtà è il secondo progetto che con il suo compagno Jacopo Bordoni – assieme formano il Gruppo Arte Postclave – ha realizzato, ma in realtà è il primo ad approdare davanti al pubblico. L’altro progetto, dall’altrettanto suggestivo titolo «Il mio terzo io», prevedeva l’allestimento di una mostra di due artisti in due locali separati che non è però stato possibile realizzare per mancanza di una location adatta e di tempo. Claudia Ivan sta infatti per affrontare gli esami di laurea ad ottobre.

Sul nome scelto per il gruppo artistico, Gruppo Arte Postclave, Claudia Ivan è stata pure sufficientemente chiarificatrice. Si tratta di una proposta di Jacopo – che è di Poschiavo e malgrado la sua professione di banchiere è fortemente interessato all’arte – e rivela innanzitutto la collocazione geografica in cui il gruppo intende essere attivo. Ma c’è di più: “Stiamo vivendo in un momento di individualismo sempre maggiore e mancano i gruppi d’arte; penso che questo sia il momento giusto per ricreare gruppi e ricollegare gli artisti, rompendo appunto (oltrepassando dunque la chiusura rappresentata dalla chiave in “postclave”, ndr) quest’ individualismo”.

Per quanto attiene al significato del titolo dell’esposizione «Togliersi le maschere», la studentessa di belle arti rivela di essere molto interessata anche alla filosofia, di cui grazie al suo studio all’Accademia di Brera ha approfondito la disciplina dell’estetica. Il titolo va quindi ricollegato in particolare all’insegnamento socratico e aggiunge: “Togliersi la maschera significa lottare per la giustizia di sé stessi, e quindi guardare dentro sé stessi e portare alla luce il vero “sé”; infatti il problema che abbiamo è quello di non conoscere noi stessi, e se io non conosco un pezzettino di me stessa, non potrò mai nemmeno capire il problema di un’altra persona”.

Quasi tutti gli artisti che espongono fanno parte della rete di amicizie formatesi nell’ambito dello studio di Claudia Ivan presso l’Accademia di Brera. Essi sono Elisa Balossi, Ciro Di Sabatino, Haidong Bai e Paolo Manfredi. Mentre Asia Cardellini e Massimiliano Precisi sono due autodidatti conosciuti grazie alla passione di Claudia per il collezionismo. La curatrice dell’esposizione ci svela inoltre che nel 2020 il Gruppo Arte Postclave intende ancora realizzare il progetto «Il mio terzo io», mentre per il 2021 sta già lavorando a un progetto in fieri dal titolo «Essere nella mente del corpo», di cui faranno verosimilmente parte anche artisti meno giovani.

La mostra rimarrà aperta fino al 4 agosto 2019 (tutti i giorni dalle 13.00 alle 22.00).

Tutte le opere sono in vendita e il 20% del ricavato sarà destinato all’Associazione benefica Darvida, che sostiene i bambini bisognosi in Congo e Colombia anche con adozioni a distanza. Visitando la mostra si può partecipare all’estrazione della stampa autografa dell’opera “Pinocchio” di Massimiliano Precisi, il cui ricavato verrà pure interamente devoluto a Darvida.


Achille Pola