La tematica intorno a “I Sac” tiene banco anche in Assemblea comunale

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Il medico Mauro Albertini

(vedi primo articolo sull’Assemblea comunale di Brusio del 1° dicembre 2019)

Chiuso il discorso sulla fissazione del tasso fiscale, l’Assemblea si è chinata sul preventivo finanziario 2020.

Prima di passare alla lettura del documento, punto per punto, il sindaco ha precisato che nell’importo di 1,2 mio di franchi, alla voce “ammortamenti” del conto economico (che prevede un disavanzo d’esercizio di 354’250.- franchi), è già compreso il 25% di ammortamenti delle opere vecchie come prescritto dal Cantone e precedentemente illustrato nel piano finanziario. In relazione al conto investimenti egli ha poi spiegato che la cifra piuttosto elevata di 3,25 mio di franchi, pari agli investimenti netti, contiene in realtà due posizioni straordinarie: il rinnovo del municipio approvato dal popolo per urna nella scorsa primavera (CHF 780’000) e l’urgente rifacimento del tetto della scuola di Brusio (CHF 550’000).

Senza queste due cifre, ha continuato il primo cittadino, gli investimenti netti ammonterebbero a 1,9 mio di franchi: una cifra che rispecchierebbe meglio la capacità di autofinanziamento del Comune. Fra gli svariati investimenti vi sarebbero poi anche importi relativi al rinnovo degli impianti tecnologici comunali e consorziali (acqua potabile e fognatura), da eseguirsi in concomitanza con il rifacimento del manto della strada cantonale. Lavori di cui è però responsabile l’Ufficio tecnico cantonale, che, come confermato dal forestale Franco Crameri, subiranno ulteriori ritardi nel 2020 e si protrarranno ancora per diversi anni. Il fatto di realizzare o meno queste opere potrà quindi incidere sul risultato del consuntivo.

Il presidente dell’Assemblea ha quindi aggiunto che proprio negli scorsi giorni è entrata una richiesta da parte del Comune di Poschiavo per l’acquisto di una scala mobile d’occasione per i pompieri. Si tratterebbe di un impianto in dotazione ai due corpi pompieri di valle e stazionato presso i magazzini comunali di Poschiavo. L’importo a carico del Comune di Brusio, al netto dei contribuiti cantonali, è di CHF 12’000.-, che il sindaco ha proposto di aggiungere alla voce di spesa “Pompieri: acquisto macchine, apparecchiature e veicoli” del conto economico. L’Assemblea ha accettato la modifica.

Poco dopo, giunti alla voce “Formazione: grado superiore”, un cittadino ha chiesto di poter conoscere il numero esatto di scolari che frequentano la scuola secondaria di Poschiavo. Gli ha risposto direttamente il presidente del Consiglio scolastico, Marcello Rezzoli, anch’egli presente in palestra, affermando che nell’anno scolastico 2019/20 gli allievi sono 28, nel 2020/21 saranno 25, e negli anni a venire la media si aggira circa intorno ai 22/24 allievi [l’indennizzo al Comune di Poschiavo previsto nel preventivo 2020 è di CHF 360’000.-, ndr].

Alla voce “Protezione dell’ambiente: sistemazione del territorio”, dal cittadino Pietro Pola è pervenuta la domanda se, e per quale scopo, i CHF 10’000.- messi a preventivo nel 2019 per “Piani futuri ex scuole Campocologno” fossero stati utilizzati, aggiungendo la proposta di inserire una cifra analoga anche nel preventivo 2020, utilizzabile per uno studio di rivalorizzazione dell’edificio. Egli ha inoltre ribadito che esiste già, per la scuola di Campocologno, uno studio dell’architetto Andrea Zanetti del 2012, commissionato dalla ex Regione Valposchiavo in funzione del CTL. L’inserimento di quest’importo nel preventivo 2020 è stato accettato dall’Assemblea. Tuttavia il sindaco, pur spiegando che nel 2019 sono stati spesi circa CHF 4’500.- per consulenze varie, non ha chiarito l’eventuale tempistica per la realizzazione di uno studio di rivalorizzazione e ha rimandato al punto seguente dell’ordine del giorno (informazione scuole Campocologno – Li Geri) ulteriori discussioni in merito.

Un’analoga domanda è stata posta anche per la voce “Protezione dell’ambiente: concetto di sviluppo area Viadotto”, dove per il 2019 erano stati messi a preventivo CHF 46’000.-, mentre per il 2020 sono previsti altri CHF 20’000.-. Sindaco e cancelliere hanno risposto che finora i soldi sono stati solo in parte utilizzati per gli studi dell’architetto Andrea Zanetti e dell’Ufficio “STW AG für Raumplanung”, nonché per spese sostenute dalla Commissione turismo. Il consigliere Davide Migliacci, anch’egli presente in palestra, ha comunque ribadito che persiste, da parte dell’autorità comunale, la volontà di portare avanti il progetto per valorizzare l’area e regolare l’afflusso dei turisti al Viadotto con un parcheggio.

La lettura del preventivo 2020 ha poi subìto un’altra battuta d’arresto alla voce di spesa “Azienda elettrica: certificato sulla garanzia d’origine”, ammontante a CHF 50’000.-. Qui sindaco e cancelliere hanno spiegato che si tratta della cifra concordata dal Comune con Repower per l’approvvigionamento di energia garantita proveniente da impianti valposchiavini in base al fabbisogno comunale annuo. Il costo supplementare della corrente garantita (a km 0) è di CHF 0.02 al kW/h, che però il Comune non intende fatturare al cliente finale, ma coprire con le finanze pubbliche.

A questo punto l’ex cancelliere e neoeletto consigliere comunale, Giancarlo Plozza, ha chiesto dei chiarimenti in merito. Ne è sorta una discussione che ha evidenziato come questo prodotto “100% Valposchiavo” non avrebbe nulla a che fare con quelli ecologici già offerti da Repower ad alcuni cittadini. E che il contratto di CHF 50’000.- sarebbe comunque valevole solo fino al 31.12.2020, data dopo la quale il Comune di Brusio (stando al nuovo contratto di concessione) avrà diritto a 28 GWh/annui di corrente gratuita e sarà costretto a rivedere le modalità di acquisto/vendita della corrente elettrica con Repower. Siccome, a differenza di quanto proposto a Poschiavo, con questo modo di procedere il cittadino non può scegliere se acquistare l’energia convenzionale o quella “100% Valposchiavo”, l’ex cancelliere ha quindi proposto di stralciare questa cifra di spesa dal conto economico 2020 all’Assemblea, che con 42 voti favorevoli e 37 voti contrari (il numero degli astenuti non è pervenuto) ha accettato la modifica.

Passando al conto investimenti 2020, in prima battuta il forestale Franco Crameri ha specificato che la cifra alla voce “Trasporti, progettazione strada Bitin-Bastian” riguarda anche la realizzazione di una prima tappa del progetto, che prevede l’allargamento della strada per agevolare lo scambio di autovetture e specialmente di mezzi pesanti.

Giunti poi alla voce “Gestione dei rifiuti, progettazione nuova discarica per inerti”, in rappresentanza del gruppo d’interesse “Brusiesi seriamenti preoccupati” ha preso la parola il medico Mauro Albertini, il quale ha ribadito i concetti già espressi nella serata informativa tenutasi la settimana scorsa – proprio nella medesima palestra – e a più riprese sulla stampa. In sintesi il gruppo d’interesse ritiene che il sacrificio ambientale per creare una discarica regionale nella zona “I Sac” sia troppo grande, e che il Comune di Brusio debba guardare a una soluzione comunale. Quali zone alternative per delle discariche il gruppo propone i seguenti tre siti: Castelét (previo bonifica dell’area), Motta di Miralago (soluzione transitoria) e cava sassi “Paganini Crap” sopra il poligono di tiro a Campascio.

I “Brusiesi seriamenti preoccupati”, per voce del dottor Albertini, hanno inoltre proposto all’Assemblea la messa a protocollo che i CHF 100’000.- del preventivo 2020, per la progettazione di una nuova discarica, vengano utilizzati anche per un progetto alternativo a quello regionale de “I Sac”. Il sindaco ha dichiarato di non sapere se questa sia una via percorribile dal punto di vista tecnico e politico; e il forestale, a sua volta, ha ammesso che lo stesso progetto per la discarica de “I Sac” è ancora tutto in salita, ma che sarebbe fondamentale trovare una soluzione unica sul territorio comunale.

Gli interventi di altri cittadini presenti in palestra non si sono fatti attendere: da chi ha proposto una discarica più piccola, sufficiente al fabbisogno di Brusio, a chi ha proposto che sia il comune di valle più grande ad assumersi tutti gli inerti regionali. Da un banco si è alzata una voce a sostegno di quanto detto nella precedente informazione pubblica dall’impresario di Le Prese, Arturo Pirovino, sul potenziale della Motta di Miralago come luogo di discarica; da un altro sono state rivolte accuse di mancanza di trasparenza nei confronti dell’autorità comunale. Insomma, il tema è ancora molto caldo, e l’Assemblea ha accettato a larga maggioranza la proposta di inserire a protocollo la progettazione di un sito alternativo a “I Sac”.

Al termine dell’intenso dibattito, apertosi su una sola voce del conto investimenti, il sindaco ha poi finito la lettura del documento e l’Assemblea ha quindi approvato, a larga maggioranza (senza voti contrari) e con le diverse modifiche apportate, il preventivo finanziario per il 2020.

(segue un terzo articolo)


Achille Pola